Mazzette in cambio di appalti. In manette dirigente piacentino del Comune di Parma

Ivano Savi è accusato di concussione. Avrebbe truccato appalti pubblici attraverso mazzette, intascandosi "importi rilevanti, stimabili in diverse decine di migliaia di euro".

Non si ferma lo tsunami che a partire da questa estate ha travolto il Comune di Parma. Questa mattina a finire in manette sono stati due dirigenti di Stt, la holding comunale per la trasformazione del territorio che gestisce decine di appaliti. Gli arrestati sono il piacentino Ivano Savi e Stefania Benecchi, accusati di concussione. La Guardia di finanza li ha arrestati dopo lunghe indagini coordinate dal pubblico ministero Paola Dal Monte. Secondo la Procura i due truccavano gli appalti pubblici attraverso mazzette, intascandosi “importi rilevanti, stimabili in diverse decine di migliaia di euro”. Leggi la notizia www.parmasera.it

APPALTI TRUCCATI – Secondo le accuse i due chiedevano pesanti mazzette – si parla di decine di migliaia di euro – in modo da garantire ad alcuni imprenditori locali ma anche nazionali l’assegnazione di importanti opere pubbliche che Stt gestiva per conto del Comune. “E’ stato appurato – scrivono i finanzieri – che gli indagati hanno posto in essere molteplici condotte fraudolente inficiando, così, la correttezza di gare pubbliche già eseguite ed ancora in corso di esecuzione, tenutesi per la realizzazione di importanti opere infrastrutturali (WELFARE COMMUNITY CENTER  –  W. C. C.  ed altri)  nel territorio del Comune di Parma”.

IL METODO – Il metodo scoperto dalla Guardia di finanza era semplice me efficace. I due avevano creato un società di comodo a loro direttamente riconducibile ma schermata da una finanziaria milanese che gli permetteva di mettersi in tasca decine di migliaia di euro “al solo fine di favorire imprenditori costretti a versare dette somme, camuffate da consulenze, per garantirsi l’aggiudicazione di appalti per decine di milioni di euro”.

LE CASE IN MONTAGNA
– Gli inquirenti sono riusciti a ricostruire anche in che modo i due arrestati utilizzavano i soldi: compavano case in “note località scistiche (in Val di Fassa) per un valore di circa un milione di euro”. Si tratta di due appartamenti che sono stati sequestrati.

CHI SONO GLI ARRESTATI
Ivano Savi: geometra, direttore tecnico di Stt,  è nato nella provincia di Piacenza, classe ’64, noto professionista locale e funzionario pubblico. Percepiva uno stipendio di 140mila euro all’anno e a giugno era stato sospeso dall’incarico dalla Procura per l’inchiesta sull’ex scalo merci.
Stefania Benecchi: già responsabile del settore finanze del Comune di Parma oggi direttore finanziario di Stt. Nativa della provincia di Parma, classe ’71, funzionario pubblico. Percepiva da Stt  uno stipendio di oltre 140mila euro l’anno

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