Teatro Municipale, sabato torna “I Lombardi alla prima crociata” FOTO foto

Nell’ambito delle celebrazioni per Piacenza Primogenita, al teatro Municipale va in scena "I lombardi alla prima crociata", opera verdiana messa in scena da Fondazione Teatri insieme agli Amici della Lirica, con la collaborazione dell’Accademia di daza "Domenichino da Piacenza" e Ofi. 

Nell’ambito delle celebrazioni per Piacenza Primogenita, al teatro Municipale va in scena “I lombardi alla prima crociata”, opera verdiana messa in scena da Fondazione Teatri insieme agli Amici della Lirica, con la collaborazione dell’Accademia di danza “Domenichino da Piacenza” e Ofi. 

Dopo la prima andata in scena gioved’ì sera, l’opera sarà rappresentata nuovamente al Municipale sabato 26 novembre. “I lombardi alla prima crociata” rientra nelle produzioni patriottiche di Verdi, ed è per questo stata scelta per la programmazione delle celebrazioni dei 150 anni dell’unità d’Italia. Una scelta che viene motivata anche dalla storia stessa di Piacenza, che ospitò nel 1095 il conclio che diede il via alla prima crociata.

L’allestimento di questa produzione dei Lombardi fatto di scene e di proiezioni – curato per la regia da Alessandro Bertolotti coadiuvato dallo scenografo e costumista Artemio Cabassi – ha voluto nella sua essenzialità, ricordare anche questo particolare, unitamente al tema politico racchiuso dall’opera senza poi trascurare la storia intima dei personaggi. In particolar modo il dramma dei due giovani: Giselda ragazza cristiana sinceramente innamorata di Oronte musulmano. Una storia moderna carica di significati strettamente legati alla realtà vissuta da Verdi che non ha caso attraverso la sua opera invita ad una riflessione sul senso della religione, sugli eccidi cui il furore religioso porta. Ed è proprio dalla bocca di Giselda che esce furibonda e lacerata la cabaletta ove lancia il suo grido: “No!…giusta causa non è d’Iddio / la terra spargere di sangue umano / E’ turpe insania, non senso pio/ che all’oro destasi del musulmano!/ Queste del cielo non fur parole…/No, Dio non vuole! No, Dio nol vuol”.

I Lombardi richiedono un cast vocale di tutto rispetto composto da due tenori, qui interpretati da Alessandro Fantoni (Arvino) e Ivan Magrì (Oronte). Questo allestimento, tutto piacentino, conta anche su Stefanna Kybalova (Giselda), Andrea Patucelli (Pagano), il mezzosoprano piacentino Stefania Ferrari (Viclinda), Davide Baronchelli (Pirro); Matteo Monni (Priore), Daniele Cusani (Acciano) e Francesca Paiola Arena (Sofia) Michele Paturzo (Fosco, ruolo ‘muto’). Accanto a Bertolotti lavorerà lo scenografo e costumista Artemio Cabassi; le coreografie di Giuseppina Campolonghi sono interpretate dal corpo di ballo formato dalle allieve dell’Accademia di danza “Domenichino da Piacenza”;  le luci sono realizzate da Paolo Panizza; partecipano inoltre il Coro del Teatro Municipale di Piacenza con il suo maestro Corrado Casati e l’Orchestra Filarmonica Italiana diretta Gioele Muglialdo.

Ad oggi l’opera verdiana è andata in scena al Municipale di Piacenza cinque volte: nel 1945 alla presenza della dedicataria la Duchessa Maria Luigia d’Austria; nel 1848, 1863, 1885 , 1995. Movimenta fu la recita del 1863 “per una violenta polemica tra il critico Galloni del “Corriere Piacentino” ed il tenore Ghislanzoni che sfociò in un duello all’arma bianca”

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