Undici eroi morti per il ritorno dei Misfatto L’INTERVISTA

Presentazione del disco venerdì 11 novembre al Teatro Trieste 34, anteprima al Baciccia mercoledì 9 novembre 2011: ospite d’onore Marco Rancati

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I Misfatto tornano sulla scena con 11 eroi morti, il nuovo disco che promette un forte impatto ad iniziare dal titolo. Abbiamo incontrato il leader del gruppo gragnanese Gabriele Finotti alla vigilia dei due concerti di presentazione: l’11 novembre al Teatro Trieste 34 con partecipazione di Marco Rancati, e anticipazione acustica al Caffè Letterario Baciccia il 9 novembre.

Per prima cosa vorremmo capire meglio la genesi del titolo
"11 è il numero della svolta. 11 è il numero che associo alla frase “apri gli occhi”. 11 sono tutte le forme gemelle del nostro corpo e della natura. Undici eroi morti è l’album che unisce le parole di un rocker in continuo conflitto con la realtà guerrafondaia che lo circonda e la voglia di esprimere in libertà l’urlo del rock più sanguigno. In Italia sembra tutto a posto ed anche i nostri morti nelle missioni di pace, o presunte tali, sembrano tratte da una fiction o da un film, ma non dalla crudele realtà. In Italia scorre tutto in maniera irreale finché non ci si accorge di una falla che è sempre stata aperta, ma nessuno vuole colmare. Siamo il paese delle dighe che si rompono. Ma gli undici eroi morti non sono tutto ciò. Sono forse gli eroi di guerra? Non lo so…forse… Gli undici eroi morti probabilmente sono i civili innocenti che non scelgono il loro destino di morte, anche se mai esplicitamente l’album musicale gioca a carte scoperte".

11-11-11, anche la data della presentazione dell’album non è stata scelta a caso. Sono così importanti i numeri per i Misfatto?
"I numeri sono troppo importanti in questo progetto per essere svelati solo adesso, e non tra qualche anno. Stelle gemelle cadenti, ad esempio, parla dell’11 settembre 2011 e di tutti coloro che sono morti ad occidente e ad oriente per la guerra del futuro che colpisce sempre più subdolamente e cinicamente i civili innocenti di tutto il mondo. Ora aspettiamo di passare ad una guerra di religione, così nessuno potrà più fermarli e le strade saranno ricoperte di tanti inutili eroi morti. Ho calcolato che ogni ora al giorno ne muoiono 11".

Morte e distruzione sembrano i fili conduttori del vostro ultimo lavoro
"E’ innegabile, sin dall’incipit di Dead heroes, che celebra l’attesa funerea di chi aspetta chi non ritorna, come i cuccioli smarriti di una madre che se ne è andata per sempre. L’urlo II amplifica l’idea del dolore, ispirandosi ad un’ icona del XX secolo, il quadro di Munch-l’urlo. I giorni della memoria inseguono una giustizia tragica verso la liberazione etica, ed etnica soprattutto, che tutti i popoli sterminati recriminano nei secoli passati,  da quello ebraico nella seconda guerra mondiale, alle ultime selezioni di razza nei Balcani, ma senza dimenticarsi di tutti gli indiani d’America".

Non poteva mancare Caosduemila, un pezzo datato 2008, che segna prepotentemente il percorso artistico del gruppo
"Caosduemila, la canzone, non poteva mancare e con lei il suo evidente slancio prog-rock. Il lancinante e spietato caos delle note e dei numeri non può liberarsi dalla matassa che ricopre la creazione dell’universo e tutto il movimento rimasto diventa la cantilena che fa …”la vita si corica stanca…nel letto del tempo…nel letto del caos…duemila.”

Ovviamente 11 sono le canzoni sull’album nella sua versione in cd. Ma esiste anche una versione in vinile?
"Certo, si chiamerà Eleven Dead Heroes e uscirà subito dopo Undici erori morti. Vengono trasposte in inglese 4 significative canzoni che parlano di miti della storia e della loro espressione romantica ma vittoriosa solo nel tempo, esaltando la loro figura di personaggi sconfitti a metà. Non viene fatto un lavoro di esatta traduzione dal pezzo italiano a quello inglese ma un connubio letterario – musicale tra Gabriele Finotti e David Stockdale, che porta ad un mescolamento delle carte sonore che tornano tutte al loro posto. Infatti L’Urlo diventa Goddess, Filo Acrobata diventa Faithful Queen, Casoduemila diventa What was taken e Incudine è Perpetual. Alla conquista del mondo occidentale significa comunicare anche all’Europa che l’Italia crede sempre nel rock degli anni 70 e 90, condito da testi poetici,surreali e onirici".

Appuntamento venerdì 11 novembre al Teatro Trieste 34, anteprima al Baciccia mercoledì 9 novembre 2011.

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