Manovra, approvati quattro emendamenti di Paola De Micheli (Pd)

“Quello svolto in commissione è stato un lavoro molto intenso - spiega la parlamentare piacentina - ma che ha portato importanti frutti: questo è solo l’inizio di un percorso di riforme strutturali, le più importanti delle quali sono pensioni e fisco".

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“Il lavoro delle Commissioni Bilancio e Finanze ha migliorato il testo del primo decreto salva-Italia. Oggi mi sembrano più chiari alcuni punti sostanziali. La nuova versione risponde meglio a quegli obiettivi di equità, rigore e crescita per i quali il Pd sostiene con grande convinzione questo governo”. Lo afferma la parlamentare piacentina del Partito Democratico Paola De Micheli, che ha visto approvati quattro suoi emendamenti presentati nella Commissione Bilancio della Camera di cui è componente.

Le richieste di modifica passate riguardano l’ampliamento delle categorie delle caldaie riconducibili all’incentivo del 55% sul risparmio energetico, il passaggio delle partecipate dell’Anas a Fintecna, un emendamento sulle liberalizzazioni commerciali per porre un limite di natura “ambientale” alle aperture domenicali degli esercizi commerciali, in caso di eventuali blocchi del traffico o targhe alterne; e infine un emendamento di natura tecnica.

“Quello svolto in commissione è stato un lavoro molto intenso, ma che ha portato importanti frutti: questo è solo l’inizio di un percorso di riforme strutturali, le più importanti delle quali sono pensioni e fisco. Un fisco che si carica maggiormente sul patrimonio (anche quando detenuto all’estero) e in prospettiva si alleggerisce su lavoro e imprese. Inoltre la riforma delle pensioni è stata resa più equa dall’ innalzamento della soglia di indicizzazione e dalla riduzione del maxiscalone per i lavoratori più colpiti. Ricordiamo che ci sono, in manovra, oltre 5 miliardi per la crescita, tra defiscalizzazioni e nuovi investimenti, donne, giovani. E tanti che non avevano mai contribuito oggi pagano, basti pensare alle pensioni d’oro o ai tetti agli stipendi dei manager pubblici. Rimane ancora tanto, tantissimo, lavoro da fare in poco tempo, con correzioni e riforme, ma la strada imboccata è quella giusta”.

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