Ztl “morbida”, Reggi a Parietti: “Le auto in centro non migliorano gli affari” 

Il sindaco Roberto Reggi risponde alla proposta del presidente dell’Unione Commercianti Alfredo Parietti di allentare i divieti di transito veicolare nella Ztl urbana nel periodo natalizio, avanzata con una lettera al Comune di Piacenza. Dal primo cittadino arriva una chiusura

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Il sindaco Roberto Reggi risponde alla proposta del presidente dell’Unione Commercianti Alfredo Parietti di allentare i divieti di transito veicolare nella Ztl urbana nel periodo natalizio avanzata con una lettera al Comune di Piacenza. Dal primo cittadino arriva una chiusura netta.

“Aprire il centro alle auto non migliorerebbe la situazione” 

 
“Ho letto con sorpresa stamani la nota del presidente dell’Unione commercianti Alfredo Parietti. Chiede la riduzione dell’orario delle limitazioni al traffico nella Zona a traffico limitato. Questo, a suo dire, per porre rimedio alla crisi che in questi mesi ha colto, tra gli altri, anche il settore del Commercio con particolare riferimento ai negozi di vicinato”. E’ questo lo stupore del primo cittadino di fronte all’articolo apparso stamani sulla stampa locale in cui lo stesso Parietti, a nome di vari Comitati delle vie del centro, chiede all’Amministrazione di accorciare la durata di accensione delle telecamere che sorvegliano l’ingresso della Ztl.
“Come Amministrazione comunale in questi anni, e il presidente Parietti dovrebbe esserne a conoscenza – sostiene il primo cittadino – abbiamo compiuto lo sforzo della valorizzazione urbanistica del centro e della qualità della vita in una zona tra le più suggestive della nostra città, consentendo l’accesso e la sosta nella Ztl solo ad alcune categorie di persone tra cui i residenti, ai titolari di posti auto privati e a chi svolge servizi socio assistenziali o di rifornimento dalle 8 alle 19. E pare francamente una forzatura ridurre l’orario e consentire un accesso indiscriminato alla Ztl in un periodo come quello a ridosso delle festività natalizie, in cui il centro cittadino vedrà una presenza massiccia di persone per gli acquisti dei regali. Diventa difficile immaginare la compresenza tra le auto in transito, soprattutto nei giorni festivi e prefestivi, e le tante famiglie che invaderanno pacificamente il centro: è evidente che si creerebbe un ulteriore disagio e, perché no, una “conflittualità”, tra chi passeggia e fa le spese natalizie e le auto che attraverserebbero un centro storico mai così gremito di gente. 
A Piacenza, come in tutte le città più antiche, è un annoso problema quello dello squilibrio tra le auto in transito e la disponibilità di spazi di sosta su strada. Per risolvere la questione ed evitare il carosello di mezzi alla ricerca di un irreperibile spazio disponibile, l’Amministrazione comunale ha scelto di investire, grazie alla collaborazione tra pubblico e privato, nella costruzione di strutture interrate per il parcheggio.

Oggi le strutture realizzate a ridosso dello Stradone Farnese offrono una disponibilità complessiva di oltre mille posti auto, cui si aggiungeranno, entro pochi anni, altri posti nel parcheggio sotterraneo che sarà realizzato in piazza Cittadella. Ma già oggi è possibile lasciare l’auto a poche centinaia di metri da piazza Cavalli e  raggiungere il cuore della città in pochi minuti a piedi. Senza dimenticare il serio problema dell’inquinamento atmosferico, proprio in questi giorni i dati ci parlano di uno smog salito alle stelle e di una situazione molto grave che sta assumendo i caratteri di un’emergenza sanitaria, tant’è che molte città in tutt’Italia stanno finalmente imitando i provvedimento attuati da anni dalle città capoluogo dell’Emilia Romagna per contrastare l’aumento delle polveri sottili; anche per questo intasare il centro di auto non mi sembra una bella idea.

Penso pertanto – conclude il sindaco – che si debba proseguire favorendo, grazie anche al presidio della Polizia Municipale, una vivibilità delle strade del centro cittadino evitando che Suv e auto facciano del nostro centro storico un’occupazione indebita e poco edificante che finirebbe col deprimere, quello sì, il commercio, che potrebbe essere valorizzato dall’introduzione di ulteriori vie completamente pedonalizzate”.

 

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