Diario argentino. La prima puntata: la partenza e il volo foto

Il giorno della partenza è arrivato. Ecco le foto e il racconto della primissima giornata della 22esima staffetta ciclopodistica della pace, dell’amicizia e della solidarietà che porterà i marciatori piacentini a compiere un impegnativo tour dell’Argentina di circa 5mila km

Il giorno della partenza è arrivato. Ecco le foto e il racconto della primissima giornata della 22esima staffetta ciclopodistica della pace, dell’amicizia e della solidarietà che porterà i marciatori piacentini a compiere un impegnativo tour dell’Argentina di circa 5mila km, ancora una volta guidati dall’instancabile Pino Spiaggi. Nella foto la comitiva in procinto di salire sui bus per l’aeroporto: oggi la tabella di marcia prevede il volo da Milano a Roma e poi dalla capitale a Buenos Aires. Vi racconteremo giorno per giorno le tappe della staffetta con foto e corrispondenze di Prospero Cravedi.
Roma 12 gennaio
 
Siamo all’aereoporto di Fiumicino in attesa di volare verso Buenos Aires, dopo essere partiti da Milano alle 11. Subito capiamo che la nuova avventura sarà lunga e faticosa sia per le 15 ore di volo che per gli oltre 5.300 km da percorrere.   Inoltre il volo che ci portera’ a destinazione e’ in ritardo di circa due ore.
Durante l’attesa, mentre l’altoparlante annuncia in continuazione arrivi e partenze da ogni parte del mondo, pensando che con ogni probabilita’ questo viaggio in Argentina sara’ l’ultima delle avventure internazionali, la nostra mente spazia nel mondo dei ricordi fino a quando, nel lontano 1991, affrontammo con entusiasmo e, al tempo stesso con timore, la prima delle staffette internazionali: la “PIACENZA – MOSCA”.
Da allora, anno dopo anno, il nostro gruppo di chilometri ne ha percorsi parecchi in ogni parte del mondo: in Europa, negli Stati Uniti (Alaska compresa), in Canada, in Australia, in Sud Africa.  Ovunque abbiamo incontrato, oltre alle Autorita’, tantissime persone di origine italiana e, soprattutto, di provenienza emiliano-romagnola.
Non potremo mai dimenticare l’entusiasmo, il calore, la felicita’ manifestata dai nostri connazionali ad ogni incontro: incontri che in noi hanno lasciato un segno indelebile.
Come si diceva, il viaggio in Argentina sara’ l’ultimo e, il fatto di non poter piu’ apprezzare, vivere quei meravigliosi momenti d’incontro, ci riempie di tristezza.
Non ci resta altro che il pensiero di quello che sara’ l’ultimo incontro: quello con gli italo-argentini.
La speranza, e’ ovvio, e’ quella di poter chiudere questa nostra lunga, annosa avventura nel migliore dei modi. Ne siamo certi, sara’ un successo.In attesa della partenza ,abbiamo modo di rileggere il programma della nostra avventura, e capire come spendere al meglio i tre giorni che passeremo a Buenos Aires, che con oltre  tredici milioni di abitanti e’ una delle piu’ grandi metropoli del mondo.

Il nostro albergo e’ proprio in centro, a pochi passi dalla Casa Rosada, ufficio e sede della presidente Cristina Kirchner, che proprio in questi giorni e’ stata operata da un tumore alla gola, a poca distanza  Plaza de Mayo diventata famosa oltre perche ’ricorda l’ indipendenza  di Buenos Aires dalla Spagna, e per i raduni ogni giovedi delle Madres della Plaza de Mayo in memoria dei loro figli desaparecidos, vittime delle atrocità commesse a cavallo degi anni settanta, durante la cosidetta Sporca Guerra.