Atlante del bianco: spettacolo per imparare ad ascoltarsi

L’opera, nata da un’idea di Virginio Sieni, ha come unico protagonista Giuseppe Comuniello, giovane ballerino non vedente.
Lo spettacolo, delicato e potente allo stesso tempo, non è un’opera sulla disabilitá ma sull’importanza dell’ascolto di noi stessi.

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Al Teatro Comunale Filodrammatici é andato in scena Atlante del Bianco#2, secondo appuntamento della stagione con Teatro Danza.
L’opera, nata da un’idea di Virginio Sieni, ha come unico protagonista Giuseppe Comuniello, giovane ballerino non vedente.
Lo spettacolo, delicato e potente allo stesso tempo, non è un’opera sulla disabilitá ma sull’importanza dell’ascolto di noi stessi.

Giuseppe, attraverso la danza, ci guida in un percorso che ci porta a riconsiderare la nostra percezione dello spazio e del nostro corpo.
“Lo spettacolo é un invito a considerare le proprie sensazioni in modo completo, senza limitarsi all’uso della vita” spiega Giovanni Taverna, presidente provinciale  dell’Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti, che della rappresentazione ha percepito solo i rumori.

Nel finale dello spettacolo Giuseppe ha chiamato sul palco un volontario dal pubblico; in quel momento é il ballerino non vedente a guidare fisicamente lo spettatore,vedente, in una passeggiata al buio sul palco: i ruoli si sono ribaltati. Questo è l’invito di Giuseppe a essere con lui nel percorso di riscoperta dello spazio e del corpo.

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