Al Palabanca il giuramento degli allievi agenti FOTORACCONTO foto

Mattinata di festa per i 192 allievi agenti del 182° Corso, che nella cornice del “Palabanca” di Piacenza, alla presenza delle massime autorità civili, militari e religiose e davanti ad amici e parenti, hanno prestato “Giuramento” di Fedeltà alla Repubblica. Il periodo di formazione, della durata di un anno, è stato suddiviso in due semestri, con al termine l’acquisizione della qualifica di Agente di Pubblica Sicurezza e di Polizia Giudiziaria. 

Il corso, che si chiuderà il 29 marzo, consentirà ai 192 frequentatori, giunti da ogni parte d’Italia e tutti provenienti da un’esperienza di servizio nelle Forze Armate quali militari in ferma breve, di essere immessi nei ruoli dell’Amministrazione della P.S. e di raggiungere, a giuramento effettuato, le rispettive sedi di assegnazione in Uffici e Reparti del territorio nazionale. Alla cerimonia, allietata dalla Fanfara Musicale della Polizia di  Stato, e con la presenza della Bandiera Nazionale del Corpo, hanno preso parte anche numerosi studenti degli istituti scolastici piacentini.

Polledri: “Impegno della scuola di polizia per formare gli agenti della municipale”

Un impegno della scuola di Polizia di Stato, a Piacenza, anche nella formazione dei futuri agenti di Polizia Municipale. Ne ha parlato questa mattina il candidato sindaco Massimo Polledri alla festa per il giuramento dei nuovi poliziotti formati alla scuola piacentina. Polledri ne ha discusso con il prefetto Luigi Mone, direttore centrale degli Affari generali del ministero dell’Interno, al termine della cerimonia.

“La nostra città – ha affermato Polledri – potrebbe diventare un polo di eccellenza per la formazione delle Polizie municipali anche di altre città e di altre regioni. D’altra parte, qui le professionalità e le strutture non mancano”. Polledri, negli anni scorsi, si era impegnato con successo, con altri colleghi, riuscendo a evitare la chiusura dell’istituto di viale Malta. La scuola di Polizia è uno dei “centri di efficienza all’interno del quale si può pensare di creare sinergie con la città”.