Piacenza Bene Comune sabato inaugura il point di Solenghi

Il centro rinasce dal centro. E’ da qui che Piacenza Bene Comune, la lista civica fatta da cittadini per i cittadini, vuole partire per aprirsi alla città: dal centro storico. Più precisamente dal suo point collocato in quello che, ora, è un angolo di città, in pieno centro, poco frequentato, ma che fino a qualche anno fa era un luogo di ritrovo per tutti i ragazzi e le compagnie piacentine, teatro di manifestazioni estemporanee e momenti di confronto: la galleria del Politeama o “sotto Coin”.

Piacenza Bene Comune: “Sotto Coin”, ci ritroviamo tutti lì
 
Il centro rinasce dal centro. E’ da qui che Piacenza Bene Comune, la lista civica fatta da cittadini per i cittadini, vuole partire per aprirsi alla città: dal centro storico. Più precisamente dal suo point collocato in quello che, ora, è un angolo di città, in pieno centro, poco frequentato, ma che fino a qualche anno fa era un luogo di ritrovo per tutti i ragazzi e le compagnie piacentine, teatro di manifestazioni estemporanee e momenti di confronto: la galleria del Politeama o “sotto Coin”.
Sabato Piacenza Bene Comune inaugura la sua sede. Un punto di incontro per i candidati, i volontari e i simpatizzanti, ma soprattutto per i cittadini.
«Vogliamo che questo sia il point di tutti i piacentini. Come in un salotto di casa, chi vuole conoscerci, parlarci, confrontarsi o semplicemente raccontarci la sua storia ci troverà qui. Noi siamo cittadini tra i cittadini con le nostre storie, i nostri impegni sociali e le nostre passioni. Lavoreremo al fianco dei piacentini per far sentire la nostra voce, che è la vostra voce».
 
Il point di Piacenza Bene Comune verrà inaugurato sabato 31 marzo alle 18,30. Un momento di festa, con aperitivo, per conoscerci  meglio e far ritornare “sotto Coin” un posto vivo.

Piacenza Bene Comune, gli under 30: «Mettano i tavoli in piazza Cavalli e facciano lì il Consiglio»
 
Integrazione, lavoro e movida “sicura”. Sono questi i primi temi affrontati nel primo incontro del team di under 30 della lista civica Piacenza Bene Comune che alle prossime elezioni amministrative sosterrà Piero Solenghi.
A confronto Marcella Genovese, Federico Rossi e Iara Meloni.
«Cosa voglio da un’Amministrazione? Coerenza, ma sembra che questa parola sembra essere scomparsa dal dizionario». Un esordio che lascia poco spazio all’immaginazione quello di Marcella, a cui si sono affiancati Federico e Iara. Sul piatto tre temi fondamentali: diritto al lavoro, integrazione sociale e la vita notturna piacentina in agonia.
Una Piacenza disegnata a toni chiaro scuri dal punto di vista di chi è il futuro della città. Il lavoro. Sempre più una conquista piuttosto che un diritto. Il verbo sembra essere “accontentarsi”. Lo specchio dei giovani a Piacenza è fedele a quello della Nazione: «Ci vuole fantasia e spirito di adattamento». «Le scelte che si pongono di fronte ai giovani oggi sono principalmente due: fare quello che piace scegliendo di non guadagnare cifre che permettano di affrancarsi dalla famiglia, o scegliere di accontentarsi di uno o due lavori più redditizi ma che non sono “il lavoro della vita”». E’ l’analisi di Marcella.
Idee chiare sull’integrazione, un valore irrinunciabile che deve passare prima di tutto dall’abbattimento delle diversità. «Basta etichettare una festa – sottolinea Marcella – Se creo un evento chiamandolo concerto di musica africana, il rischio è che non si riesca a coinvolgere l’intera cittadinanza. Ci vogliono feste capaci di coinvolgere tutta la cittadinanza senza etichette e classificazioni. L’integrazione è un obiettivo difficile da raggiungere, ma i mezzi ci sono. Prima di tutto bisogna smetterla di parlare di noi e di loro».
«La sicurezza deve passare attraverso l’inclusione non come repressione – aggiunge Federico – La chiave è il dialogo, ma non un dialogo unilaterale. Non si può convivere se non ci si viene incontro».
«Il cambiamento deve essere globale – aggiunge Iara – Vanno abbattuti i pregiudizi che sono in tutti noi. Anche io, a mio modo li ho, ma cerco di non farmi travolgere e non farmi influenzare. Cerco di conoscere prima di farmi un’opinione» come fa una amministrazione anche illuminata l’integrazione sarà sempre problematica. Il problema rimane. C’è da lottare molto più alla base a livello globale. Io ce li ho i pregiudizi come tutti, ma cerco di contenermi e non farmi influenzare
Quella proposta dai giovani di Piacenza Bene Comune è una politica che sia come quella applicata nell’antica Grecia. «I politici devono camminare nelle stesse scarpe dei cittadini, ma non solo. Devono camminare nelle stesse strade e nello stesso modo. Stessi diritti e doveri per tutti e soprattutto stessi stipendi: devono fare i conti con salari da 1100 euro al mese. Mettano i tavoli in piazza Cavalli e facciano lì il Consiglio».
Una Piacenza meno dormiente e più notturna è, infine, quello che vorrebbero i giovani candidati della lista civica che sostiene Piero Solenghi alle prossime elezioni amministrative. Un divertimento “sicuro a monte” sul modello londinese: convenzioni tra tassisti e Comune per prezzi agevolati nei fine settimana ma anche locali gestiti direttamente dall’Amministrazione che raccolgano i giovani nel divertimento e nella formazione.

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