Primarie Pdl, confronto a tre su lavoro, sicurezza e sviluppo foto

I tre candidati hanno sottoscritto il patto elettorale che li vincola al sostegno del vincitore delle primarie di domenica. Il coordinatore del Pdl, Tommaso Foti, ha simbolicamente stracciato il documento. "Non è necessario - ha detto - qui si è tra gentiluomini e gentildonne". 

Ultimo appuntamento di campagna elettorale delle primarie del Popolo della Libertà, nella sala della Circoscrizione n. 3 in Via Martiri della Resistenza 8 a Piacenza. E’ l’occasione per i 3 candidati alle primarie, Andrea Paparo, Daniela Ghinelli e Carlo Mazzoni di ribadire le proprie motivazioni in vista dell’appuntamento elettorale di domenica 25 marzo e di confrontarsi a livello programmatico sulla propria visione di città. Il giornalista Marcello Pollastri modera il dibattito. 
 
I tre candidati hanno sottoscritto il patto elettorale che li vincola al sostegno del vincitore delle primarie di domenica. Il coordinatore del Pdl, Tommaso Foti, ha simbolicamente stracciato il documento. “Non è necessario – ha detto – qui si è tra gentiluomini e gentildonne”. 

Marcello Pollastri chiede ai candidati come è andata questa campagna per le primarie. Per tutti è tre è stata un’esperienza positva, che ha consentito un confronto diretto con gli elettori. “Il 25 marzo – dice Ghinelli – deve essere un giorno molto importante per i piacentini, e bisogna cercare coinvolgere quanta più gente possibile. E’ giunto il momento di cambiare”. “Le primarie non sono solo quelle del Pd – aggiunge Mazzoni -, dove con 5 euro si è comprata la possibilità di primeggiare. Io preferisco perdere con un amico, che vincere così”. “Ho visto tanto entusiasmo – conclude Paparo – e tanta voglia di cambiare rispetto all’attuale amministrazione. Queste primarie devono essere un’occasione da non perdere”. 

LAVORO  Con Andrea Paparo Pollastri si sofferma sul tema del lavoro. “Non è accettabile, per quanto riguarda la logistica si sia sviluppata senza nessuna governance da parte del Comune – afferma Paparo – così come non accetterei che un assessore, come ha fatto Brambati, faccia i picchetti davanti alle aziende con i sindacati di base. Purtroppo la crisi continuerà a mordere per diverso tempo, e non credo proprio che gli anni migliori siano davanti a noi. Bisogna tenere alta l’attenzione sul fronte del lavoro non solo da un punto di vista quantitativo (posti di lavoro) ma anche qualitativo (condizioni contrattuali e di lavoro). Ad esempio è necessario vigilare affinché, nel settore della logistica, non arrivino cooperative spurie, spesso ricettacolo di interessi della criminalità organizzata”. 

MERCATO Daniela Ghinelli invece si sofferma sul mercato cittadino. “Il mio obiettivo principale è di renderlo il più piacentino possibile – afferma – per dare nuova vitalità a un appuntameto molto sentito. Credo che sia necessario per l’amministrazione pubblica cercare di trovare soluzioni di buon senso, ad esempio per quanto riguarda la disposizione dei banchi, coinvolgendo tutte le parti interessate, come gli ambulanti e i residenti”. 

SOCIETA’ PARTECIPATE E’ il tema su cui si sofferma Carlo Mazzoni. “Il Comune di Piacenza vede una partecipazione in 3 società – afferma – Iren, Seta e Piacenza Expo. In questi casi noi siamo stati vittime di un disegno della Regione Emilia Romagna che ha tolto il controllo ai territori locali dei propri servizi. Noi vogliamo pagare tariffe eque per servizi efficienti. Nel caso di Piacenza Expo, credo sia necessario guardare verso Milano per trovare nuovi stimoli. Basta anche alla logica di vedere le partecipate come “parcheggio” per gli amici e degli amici”. 

SICUREZZA – “Purtroppo – interviene Daniela Ghinelli – Piacenza non è più una città sicura. Il sindaco aveva promesso che avrebbe aumentato il numero dei vigili urbani, ma a me non sembra che sia così. Credo che per cambiare le cose sia necessario implementare il servizio dei vigili di quartiere, e a promuovere maggiormente l’0educazione civica delle scuole, insegnando così il rispetto fin da piccoli”. 

SVILUPPO ECONOMICO – “Non ho ricette – mette subito le cose in chiaro Mazzoni – ma credo sia necessario mettere in rete tutti i soggetti che si occupano di sviluppo economico a Piacenza, e fare squadra insieme all’amministrazione, con momenti di incontro periodici. Sul fronte della logistica, credo che si debba dire basta ad insediamenti che consumano solo terreno, mentre potrebbero prevedere ache centri direzionali ed offrire così posti di lavoro qualificati. Piacenza ha tutte le carte in regola per un rilanci, come delle ottime università, che non sono però ancora perfettamente integrate con il territorio”. 

NUOVE TECNOLOGIE – “Mi sto occupando di questo tema – dice Paparo – insieme ad un gruppo di lavoro fatto di giovani. Le nuove tecnologie possono semplificare i rapporti con la pubblica amministrazione, mettendo in rete una serie di servizi. Per questo è necessario implementare le infrastrutture telematiche, per aumentare la connettività e, ad esempio, il wifi, o i pagamenti on line. Non credo che sarà mai possibile avere un vigile ad ogni angolo di strada, ma sarà possibile predisporre in modo più efficace dei sistemi di videosorveglianza e di geolocalizzazione. Non solo, si potranno introdurre i servizi di telesoccorso per gli anziani, già adottati in via sperimentale in alta Valtidone, e si potrebbero allestire delle postazioni pubbliche per il telelavoro”. 

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