Bene Comune: “Ex Acna, recupero o nuova criticità?”

Comunicato di Piacenza Bene Comune sul raggiunto accordo tra Comune e proprietà sull'area Ex Acna

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Comunicato di Piacenza Bene Comune sul raggiunto accordo tra Comune e proprietà sull’area Ex Acna
 
Area ex Acna: Recupero di una zona degradata o ulteriore criticità per la città?
 
«Ora si può ripartire», citava ieri la Libertà facendo riferimento all’avvenuto accordo tra proprietà e Comune per intervenire sull’area ex Acna oggetto di un lungo e oneroso contenzioso.
Ma ripartire in quale direzione? Si chiedono i candidati della lista civica Piacenza Bene Comune che sostengono Pier Angelo Solenghi aspirante sindaco alle prossime elezioni amministrative del 6 e 7 maggio
«Quale sarà il futuro dell’ex Acna? – chiede la candidata Laura Chiappa a nome della squadra – Sarà un’importante parte della città, più verde, più valorizzata nei suoi aspetti architettonici, monumentali e paesaggistici, più usufruibile dai molti cittadini che non hanno dimenticato la vecchia idea di fare di via Tramello il secondo Facsal di Piacenza, oppure per farne in ulteriore momento di speculazione e di criticità per la città?
«Questo è il punto. Diversi anni fa si fece una grossa discussione in città e una vera battaglia in consiglio comunale per evitare una maxi speculazione che tendeva ad aprire un’altro fronte di cementificazione in una zona agricola e fertile a Ca’ degli Ossi ai margini della Besurica in cambio di un progetto devastante sull’area della ex Acna, ma bloccata questa idea di ulteriore consumo di suolo è rimasto un progetto che rischia di creare ulteriori e gravi problemi in una parte della città particolarmente sensibile e vulnerabile.
«E’ infatti previsto sull’area, una volta bonificata dalla vecchia presenza di una delle industrie più inquinanti in assoluto, la costruzione di diversi palazzi ed abitazioni (ma ne abbiamo ancora bisogno?) nonché, udite, udite di un supermercato che attirerà ulteriore traffico ed inquinamento in una zona già pesantemente interessata da questi fattori negativi per la vivibilità e la salute dei cittadini. Pensiamo a via Borghetto, via San Bartolomeo, via Cattaragna e zone limitrofe ulteriormente invase da nuovo traffico ed ovviamente via Tramello destinata, non già a luogo di svago al servizio della città e tutela di un patrimonio irripetibile come le mura Farnesiane, ma definitivamente vocata a strada di grande traffico per poter portare più clienti al nuovo centro commerciale .
«Non sarà così? – concludono Laura Chiappa e Pier Angelo Solenghi – Lo vorremmo con tutto il cuore, ma le premesse per un risvolto negativo della vicenda ci sono tutte e la storia delle amministrazioni di destra e sinistra che hanno governato negli ultimi quindici anni ci fanno poco sperare in una soluzione al servizio dei cittadini e non di pochi».

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