Tarquini (5 Stelle): “Sui rimborsi ai partiti serve onestà intellettuale”

"A luglio - scrove la capolista - i partiti riceveranno una tranche di rimborsi così distribuiti: PD 58 milioni di euro, PDL 68 milioni di euro, Lega 18 milioni di euro, 11 milioni di euro per UDC, 11 milioni di euro per IDV, e via di seguito gli altri. Impossibile per il cittadino verificare fatture e rimborsi"

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Intervento di Barbara Tarquini – capolista Movimento 5 Stelle Piacenza

Sono stata al liceo Gioia per un’iniziativa lodevole da parte dell’Istituto cittadino che ha permesso ai ragazzi di organizzare un’assemblea convocando alcuni giovani candidati delle liste per le elezioni comunali, lo scopo conoscitivo dell’incontro prevedeva una breve presentazione dei candidati con esposizione di alcuni punti del programma sul tema giovani per poi aspettare le domande dalla platea di ragazzi pressoché tutti minorenni.

Alla domanda di un alunno circa i bilanci preventivi delle campagne elettorali presentati dai vari partiti e movimenti politici, alcuni candidati hanno pensato di bypassare la risposta diretta, omettendo le cifre che i loro partiti avevano comunicato al comune nel momento della presentazione della propria lista, ma addirittura qualche candidato ha raccontato come parsimoniosamente abbia pagato personalmente i propri ’santini’ elettorali limitando al massimo le spese. Qualcuno ha addirittura sottolineato come i finanziamenti ai partiti siano nati per permettere ai ’poveri disgraziati’ (testuali parole) di partecipare alla vita politica del paese, diversamente solo i ricchi come Berlusconi ne avrebbero avuto accesso. Non finisce qui, ’bisogna stare attenti’ dice l’ennesimo rappresentante di partito ’a quelli che fanno populisticamente critiche ai finanziamenti ai partiti, perché questi servono per il lavoro sul territorio, per informare la gente, pagare chi sta nelle sedi di partito.. Distinguiamo i costi della politica dai costi della democrazia’. Ecco, questa è una bella idea: facciamo che quelli della politica li pagate voi!

Ma dei ragazzi che si attivano per capirne di più non si meriterebbero un po’ di onestà intellettuale?

Ricordando che il Movimento 5 Stelle di Piacenza ha preventivato 1000 € di bilancio per la campagna elettorale, vorremmo spiegare come riusciamo a portare avanti i nostri valori attraverso una propaganda politica non solo autofinanziata ma low cost: manifesti di propaganda indiretta riciclati (abbiamo utilizzato manifesti avanzati dalle elezioni regionali, personalizzandoli con la scritta ’politica a costo zero’), stampe di materiale per banchetti quasi interamente in bianco e nero che forse non rende come la quadricromia ma per chi sa e vuole leggere l’obiettivo è raggiunto, nessun pagamento di consulenze esterne, nessun affitto di point elettorali (quindi nessun pericolo di multe per affissioni abusive come invece sta capitando ad altri, ci auspichiamo quindi che la Polizia Municipale renderà noto ai cittadini l’importo delle multe comminate ai partiti trasgressori delle regole), nessun mezzo di trasporto motorizzato ma una bicicletta con un pannello che grazie alle gambe degli attivisti gira per tutta la città, internet come principale mezzo di divulgazione informativo, tanti volontari che si fanno contagiare dalla voglia di cambiamento e che mettono a disposizione tempo, risorse  e che donano ciò di cui abbiamo necessità ed in ultimo Beppe Grillo che da sempre sostiene il nostro impegno civile con un tour massacrante di città in città.

Davanti ad una platea di minorenni, due candidati di partito hanno accusato il Movimento 5 Stelle di aver incassato i rimborsi elettorali della regione Emilia Romagna: invito i suddetti candidati a visualizzare il link http://trasparenza.emiliaromagna5stelle.it/index.php?option=com_content&view=article&id=6 così da prendere visione non solo dei rimborsi rifiutati dai nostri consiglieri (1milione di € in 5 anni per l’Emilia Romagna) ma anche da quelli risultati assai graditi alle tasche dei loro partiti. Quante occasioni perse per dimostrare la propria onestà! Ci chiediamo invece di poter consultare i bilanci degli altri partiti che hanno incassato milioni di euro dei nostri soldi e di cui non si ha nota di come vengano spesi. A luglio i partiti riceveranno una tranche di rimborsi così distribuiti: PD 58 milioni di euro, PDL 68 milioni di euro, Lega 18 milioni di euro, 11 milioni di euro per UDC, 11 milioni di euro per IDV, e via di seguito gli altri. Impossibile per il cittadino verificare fatture e rimborsi. D’altronde è la legge che non pretende.

Una domanda: ma se per partecipare alle elezioni servono soldi, noi come facciamo ad essere qui? Ah già: noi siamo l’antipolitica.

Il Movimento 5 Stelle ringrazia per l’ennesimo autogol.

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