Le Rubriche di PiacenzaSera - Camminate piacentine

Camminate piacentine: il torretto di Monte Santo foto

Un fortilizio medievale tra i boschi della bassa Val Nureper la seconda tappa della rubrica dedicata ai percorsi a piedi nel territorio piacentino

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La seconda escursione nel piacentino che vi proponiamo ha come scenario il territorio di Ponte dell’Olio,  che racchiuso fra la sponda destra del Nure e i solchi formati dai torrenti Riglio e Ogone ha un aspetto prevalentemente collinare, e raggiunge i 677 metri nel suo rilievo maggiore, quello del Monte Santo.

I Romani si installarono in questa zona (Pagus Placentinus ferraticanus) per sfruttare le miniere di ferro, rame e talco dei monti circostanti. Qui passava la strada che collegava Piacenza a Velleia, scendeva nella Lunigiana e arrivava a Lucca. L’invasione longobarda ridusse la fiorente attività commerciale, ripresa nel X secolo quando ricominciarono gli scambi tra Piacenza e Genova. La prima offriva prodotti agricoli, in particolare grano; l’altra sale, spezie, agrumi e soprattutto olio: da qui il nome odierno del paese, che soppiantò l’antico Ponte Albarola.

In questo periodo, furono costruiti fortilizi a difesa del passaggio dei mercanti, su preesistenti avamposti romani; e proprio sul monte Santo, tra boschi di castagni, noccioli, faggi, arbusti di biancospino e rosa canina, svetta il rudere della torretta d’avvistamento di un castello, edificato nel X secolo sui resti di una fortificazione romana, e appartenuto nel XIII secolo al Comune di Piacenza, poi agli Anguissola e ai Visconti.

Il Torretto, come viene definito sulla cartografia ufficiale, è la meta di una facile camminata, che parte da Cassano, antica frazione di Ponte dell’Olio, posta a 371 metri sul livello del mare e a 24 km da Piacenza. L’itinerario ha uno sviluppo lineare di circa 7,5 km, di cui 1 km su asfalto ed il resto su sterrato o sentiero; ha un dislivello complessivo di circa 300 m, raggiungendo la quota massima a 630 metri sulle pendici del monte Santo; può essere percorso in ogni stagione in circa 1 ora e 45’. La totale assenza di segnaletica (fatta eccezione per alcune tracce di vernice bianco-rossa del CAI non più soggette a manutenzione), aggiunge il fascino della scoperta ad una passeggiata che presenta solamente un paio di tratti in discesa su fondo molto sconnesso e ripido, peraltro non pericolosi né esposti.

DESCRIZIONE

Camminando su strada asfaltata si arriva in breve alla frazione di Querceto, dove si apre un amplissimo panorama verso il castello di Riva, il borgo di Ponte dell’Olio e la pianura; si prosegue poi su uno stradello nel bosco in salita, per uscire allo scoperto nei pressi di Vigneto. Si imbocca un’altra sterrata che attraversa campi coltivati e poi si immerge nuovamente nel bosco, per raggiungere la carrareccia di crinale, da cui la vista spazia verso le valli dei torrenti Ogone e Riglio, punteggiate di piccoli centri abitati, chiese e boschetti. Incrociata la strada asfaltata che collega gli abitati di Cassano e Monte Santo, si risalgono le pendici del monte omonimo, immersi in un fitto bosco, fino a quando si giunge alla radura posta alla base del colle su cui sorgono i ruderi.
Ancora pochi minuti di sentiero e si arriva al Torretto, in posizione dominante ma circondato da fitta boscaglia, e ai resti diroccati dell’antico castello. Su sentiero inizialmente ripido e sconnesso si scende in direzione sud, verso Biana, finché si inverte la direzione imboccando una bella mulattiera in piano che corre a mezza costa, alta sul corso del Nure che si intravede a sinistra tra gli alberi. Raggiunto il piccolo abitato di Casazza, su sterrato si perviene a Rampi, e quindi su asfalto si ritorna a Cassano e al parcheggio.

NOTIZIE UTILI

La località di partenza è priva di negozi. E’ presente il ristorante Da Renato (tel. 0523/878353); nel piccolo abitato di Vigneto si trova l’agriturismo Il Sole e La luna (tel. 333/6964236).
All’altezza delle prime case di Querceto, pochi minuti dopo la partenza, si trova sulla sinistra una fontanella.

La mappa

La scheda

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