“Chi li ha visti?”, mostra dedicata al recupero dei rifiuti a Fiorenzuola

“Chi li ha visti?” è il titolo della mostra dedicata al recupero dei rifiuti in esposizione fino al 18 maggio nel chiostro del Comune di Fiorenzuola. La mostra è il frutto di una ricerca condotta dalla regione Emilia-Romagna, Arpa (Agenzia Regionale Prevenzione e Ambiente) e Conai (Consorzio Nazionale Imballaggi). 

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 “Chi li ha visti?” è il titolo della mostra dedicata al recupero dei rifiuti in esposizione fino al 18 maggio nel chiostro del Comune di Fiorenzuola. La mostra è il frutto di una ricerca condotta dalla regione Emilia-Romagna, Arpa (Agenzia Regionale Prevenzione e Ambiente) e Conai (Consorzio Nazionale Imballaggi). 
“Prendendo spunto dalla mostra che invito tutti i cittadini a visitare – spiega il sindaco di Fiorenzuola Giovanni Compiani – il nostro obiettivo deve essere quello di arrivare a una sorta di autosufficienza comunale del ciclo dei rifiuti. Da un lato occorre incrementare con forza la quota di raccolta differenziata e dall’altro arrivare al loro riutilizzo pressoché totale. Gli esempi virtuosi in questo senso non mancano, non resta che seguirli”. 
 
Dalla ricerca “Chi li ha visti?”, riassunta in otto pannelli espositivi di grande impatto visivo, emerge che la quasi totalità di ciò che noi destiniamo alla raccolta differenziata trova una nuova vita e viene reintrodotta nel ciclo produttivo, contribuendo a diminuire lo spreco di risorse e di energia. 
“Abbiamo accettato con grande entusiasmo di ospitare questa mostra – osserva Sara Felloni, assessore all’Ambiente del Comune di Fiorenzuola – in linea con le scelte adottate dalla nostra Amministrazione comunale in tema di raccolta differenziata e recupero dei rifiuti. Gli otto pannelli espositivi fanno capire come tanti oggetti che ogni giorno ci passano tra le mani nascondano un passato da rifiuti. Sottolineano l’importanza della raccolta differenziata, il primo passo fondamentale per recuperare risorse utili a produrre nuovi oggetti ed energia. E rappresenta un ulteriore stimolo a differenziare i rifiuti in modo corretto”. 
 
I dati in esposizione sono eloquenti: in riferimento al 2009, in provincia di Piacenza delle 21.218 tonnellate di carta  raccolte (74 kg pro capite), ne sono state recuperate il 99%; delle 5.625 tonnellate di imballaggi in plastica raccolte (20 kg pro capite), ne sono state recuperate il 58%; delle 2.947 tonnellate di acciaio e alluminio raccolti (10,2 Kg pro capite), ne sono stati recuperati il 98%; delle 11.088 tonnellate di vetro raccolte (38 kg pro capite), ne sono state recuperate il 90%; delle 9.826 tonnellate di legno raccolte (34 kg pro capite), ne sono state recuperate il 100%; delle 11.235 tonnellate di umido raccolte (34 kg pro capite), ne sono state recuperate il 94%; delle 20.073 tonnellate di verde raccolto (70 kg pro capite), ne sono state recuperate il 99%.
Ma in che cosa si trasformano i nostri flaconi o i nostri giornali?
 
Tre scatole di scarpe si possono trasformare in una cartelletta di cartoncino, mentre 20 bottiglie di plastica possono diventare una morbida coperta di pile. Dai barattoli di acciaio e alluminio possono nascere carrelli per la spesa e biciclette. Senza contare che 10 kg fra umido e sfalci da giardino possono concimare un metro quadro di terra.
Dopo essere stata in esposizione presso la Terza Torre della Regione Emilia Romagna, il Comune di Zola Predosa (BO), il CEAS Casa Monti di Alfonsine (RA) e il Comune di Fiorenzuola d’Arda (PC), dal 28 maggio all’8 giugno toccherà alla sede della Provincia di Ravenna.
 
 

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