Piacenza Bene Comune aderisce al manifesto per la Cultura

«La cultura l’abbiamo nel nome della lista, “Piacenza Bene Comune”: la cultura è un bene comune importantissimo». Così hanno esordito i candidati della lista civica che sostiene Pier Angelo Solenghi che ieri hanno presentato l’adesione al manifesto culturale lanciato da Il Sole24 ore

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Comunicato stampa della lista Piacenza Bene Comune

«La cultura l’abbiamo nel nome della lista, “Piacenza Bene Comune”: la cultura è un bene comune importantissimo». Così hanno esordito i candidati della lista civica che sostiene Pier Angelo Solenghi alle prossime elezioni amministrative che ieri hanno presentato l’adesione al manifesto culturale lanciato da Il Sole24 ore. Accanto ai candidati Pietro Chiappelloni e Giovanni Zavattoni era presente anche Domenico Ferrari Cesena.

«La cultura è un bene comune non esclusivo, “il cui possesso o godimento da parte di un soggetto non esclude il possesso o il godimento da parte di altri”: anzi, la cultura è un bene che cresce più viene consumato. Non solo. La cultura “è una materia prima”, come titolava il Sole 24 Ore; non un semplice settore economico, “ma anche uno dei più grandi, superiore per fatturato ai principali comparti del manifatturiero e alla maggior parte dei comparti del terziario avanzato”: per esempio già nel 2005 in Europa il settore culturale si attestava a un livello doppio di quello dell’industria automobilistica. La produzione culturale e creativa è uno dei più promettenti terreni di coltura della nuova ondata imprenditoriale di prima generazione.

Ma, prima di tutto, la cultura è uno strumento di crescita, crescita personale e crescita collettiva. E’ uno strumento per l’integrazione e l’inclusione, e quindi per la sicurezza. Potrebbe già bastare questo per dire che la cultura è fondamentale per una nazione e per una città. Ciononostante, in Italia la cultura è il primo settore a subire tagli. Questo non ha senso.

I tagli alla cultura non servono a fare quadrare i bilanci, al contrario la cultura crea ricchezza: uno studio sull’Opéra di Lione ha calcolato che per ogni euro di sovvenzione pubblica c’è una ricaduta positiva di tre euro. A Piacenza, un candidato consigliere comunale del Pdl dichiara incredibilmente che “sociale e cultura sono spese che non portano un valore aggiunto nel futuro della nostra città” dicendo che loro invece si dedicheranno “a quelli che sono gli investimenti fruttuosi”.

Noi ci dichiariamo assolutamente convinti che sociale e cultura sono un valore aggiunto per il futuro della nostra città e della nazione. Per questo Piacenza Bene Comune, la lista civica indipendente di Piacenza, accoglie l’appello lanciato dal domenicale del Sole 24 Ore di mettere la cultura al centro della campagna elettorale, aderendo al Manifesto per la Cultura, sintetizzato nello slogan: “Niente cultura, niente sviluppo”.

I 5 punti del Manifesto sono questi:
1) UNA COSTITUENTE PER LA CULTURA. Niente cultura, niente sviluppo. Cultura e ricerca, secondo l’art. 9 della Costituzione, sono i capisaldi che vanno salvaguardati e procedono insieme.
2) STRATEGIA DI LUNGO PERIODO.
3) COOPERAZIONE TRA MINISTERI.
4) L’ARTE A SCUOLA E LA CULTURA SCIENTIFICA a tutti i livelli educativi.
5) PUBBLICO-PRIVATO, SGRAVI ED EQUITA’ FISCALE.

Al Manifesto hanno aderito migliaia di semplici cittadini e personalità della cultura come Claudio Abbado, Daniel Barenboim, Marco Bellocchio, Vinicio Capossela,
Vincenzo Cerami, Toni Servillo…

Naturalmente nei punti del Manifesto ci sono anche proposte dirette a un livello politico superiore, ma Piacenza Bene Comune intende tradurre al meglio queste idee nell’azione amministrativa locale. Per questo mette a disposizione dei cittadini il suo programma cultura, che è aperto ed in continuo approfondimento.

Un programma di denuncia e di tutela, per cambiare le cose che non vanno: a Piacenza crollano o vengono demoliti edifici di archeologia industriale, cascine storiche, palazzi antichi, e le segnalazioni rimangono inascoltate dai nostri politici Questa è cultura che scompare. A Piacenza, arrivano enti da altre città a gestire spazi importantissimi della nostra cultura, a scapito di realtà locali.

Ma soprattutto un programma di crescita, con iniziative utilissime e a costo zero come il coordinamento degli eventi culturali, con il supporto al turismo sia esterno sia interno, con la valorizzazione delle realtà culturali piacentini, dai gruppi dilettantistici e amatoriali ai professionisti, fino a grandi eventi di portata locale ma anche nazionale e internazionale, come una mostra dedicata alla Madonna Sistina e ai suoi angioletti famosi in tutto il mondo e tante altre idee.


Piacenza Bene Comune incontra Guido Viale

La lista civica Piacenza Bene Comune incontra Guido Viale. Il celebre scrittore ed economista italiano, autore di svariati libri di ricerca economica e sociale, sarà ospite della lista civica che sostiene il candidato sindaco Pier Angelo Solenghi, venerdì 4 maggio alle 17 alla casa editrice Vicolo del Pavone in via Giordano Bruno 6 per l’incontro “Un’altra politica, un’altra economia…cominciamo dal territorio”. Una ricetta che Piacenza Bene Comune ha posto tra i  cardini del proprio programma elettorale e in cui crede fermamente.

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