Sul monte Penna, gita per sfuggire al gran caldo

Una giornata da trascorrere tutta attorno a una delle vette principali dei nostri Appennini. A cavallo tra le provincie di Piacenza, Genova e Parma. Dove nascono i fiumi Taro e Ceno, all'ombra di faggete ad alto fusto, laghetti, conche glaciali e leggende

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IN FUGA DAL GRANDE CALDO DEL PROSSIMO WEEKEND, AL RIFUGIO DEL MONTE PENNA

Escursione alla portata di tutti nei boschi del Parco Regionale dell’Aveto, con pranzo in rifugio e possibilità di pernottare

Una giornata da trascorrere tutta attorno a una delle vette principali dei nostri Appennini. A cavallo tra le provincie di Piacenza, Genova e Parma. Dove nascono i fiumi Taro e Ceno, all’ombra di faggete ad alto fusto, laghetti, conche glaciali e leggende.
Per il gruppo “Guide Ambientali Escursionistiche Val Taro e Val Ceno” è il turno della Coop Diaspro Rosso di Bardi di garantire la presenza fissa durante tutte le domeniche estive presso il rifugio CAI “Faggio dei Tre Comuni”.

Per garantire escursioni in sicurezza con guide esperte e assicurate, in grado di valutare le capacità e i ritmi di ogni componente del gruppo accompagnato, raccontare, spiegare e rispondere a qualsiasi curiosità sui territori esplorati.

Partenza alle ore 9 dal Passo del Chiodo, che si raggiunge seguendo le indicazioni per Santo Stefano d’Aveto da qualsiasi direzione si arrivi: basta raggiungere il Passo del Tomarlo, ad esempio da Piacenza tramite Ferriere, da Borgotaro e Bedonia tramite le frazioni bedoniesi di Alpe o Anzola. Raggiunto il passo del Tomarlo (senza più seguire le indicazioni per S.Stefano altrimenti ci si arriva davvero) a sinistra occorre seguire l’indicazione “Foreste del Monte Penna” e dopo 3 km circa si arriva al Passo del Chiodo (posizione su Google Maps).

Radunato il gruppo e date le prime indicazioni la guida darà inizio all’escursione. Oltrepassata la conca glaciale detta “La Nave” si passerà vicino alla salita ferrata del Penna, per svoltare e salire sul Monte Trevine, scendendo al rifugio in tempo per il pranzo, con sosta strategica durante le ore più calde. Attraverso una scorciatoia si ripartirà verso le sorgenti del Taro e quindi verso il passo dell’Incisa dove verrà valutata un’eventuale salita verso il Monte Penna, per poi proseguire verso il laghetto glaciale alla base del Penna stesso, nella zona della Casermetta Forestale, prima di ritornare alle macchine al Passo del Chiodo e dopo aver compiuto un percorso ad anello di circa 11,5 chilometri totali (13 nel caso della salita al Penna) con un dislivello di soli 320 metri per un totale di circa 750 metri di salite e altrettante discese.

La durata prevista è di circa 8 ore, per un cammino di 5 ore circa. Bambini da 8 anni abituati alle escursioni ma è importante sapere che i minori di 18 anni devono essere obbligatoriamente accompagnati da persona garante e responsabile. Ovviamente l’escursione può essere effettuata con bambini più piccoli portati negli zaini-portantina appositi.
Il costo di partecipazione, pranzo compreso, è di 25 euro a testa, con un bambino (fino a 10 anni) gratuito ogni 2 adulti paganti.
Si può pernottare al Rifugio dalla sera prima per 15 euro a testa, usufruendo della “formula gruppi” che prevede un pernottamento gratuito ogni 4 paganti. Sconti speciali SOCI CAI come da convenzione (tesseramento anche in Rifugio).

Equipaggiamento obbligatorio:
– calzoni lunghi leggeri ma resistenti
– scarponi da escursionismo con suola in buone condizioni
– giacca a vento e/o mantella impermeabile
– almeno 1 litro d’acqua a testa, possibilmente in borraccia termica

Consigliati: zainetto, occhiali da sole, copricapo, creme solari, una felpa in caso di vento o maltempo.

Ogni altro dettaglio su: http://trekking.diasprorosso.com

Informazioni e prenotazioni (entro sabato 30 giugno 2012 ore 17,30): cell. 388.1059331
e-mail: trekking@diasprorosso.com

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