Smog, da ottobre tornano i blocchi del traffico

Qualità dell’aria, firmato questa mattina in Regione il nuovo Accordo di Programma 2012-2015. Interventi strutturali per 35 milioni di euro per promuovere la mobilità sostenibile. L’assessore Freda: "I provvedimenti varati in questi dieci anni hanno contribuito alla progressiva riduzione degli inquinanti, importante continuare"

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LE MISURE A PIACENZA (comunicato dell’assessore all’ambiente Luigi Rabuffi)

Accordo di Programma regionale sulla Qualità dell’aria 2012-2015

In data odierna il Comune di Piacenza ha sottoscritto l’Accordo Regionale sulla Qualità dell’aria per il triennio 2012-2015 che costituisce un elemento di fondamentale importanza all’interno della strategia del Comune di Piacenza volta al risanamento della qualità dell’aria nell’area urbana, al fine di tutelare la salute dei cittadini e l’ambiente.
Rispetto all’accordo biennale 2010-2011 quello attuale presenta alcune novità sulle limitazioni alla circolazione veicolare nel periodo 1 ottobre – 31 marzo

L’area interessata dalle limitazioni resta la medesima così come le limitazioni dal lunedì al venerdì e le deroghe.

Il blocco del giovedì invece sarà attivato dal 1 ottobre al 30 novembre e dal 7 gennaio al 31 marzo con le medesime modalità degli anni precedenti. Tale blocco potrà essere revocato nel caso in cui per sette giorni consecutivi, antecedenti al martedì precedente il giovedì, non si verifichino superamenti dei 50 microgrammi PM10 sul territorio regionale.

Altra novità è costituita dalle domeniche ecologiche previste per la prima domenica di ogni mese.
Inoltre l’Accordo sottoscritto prevede misure emergenziali nel caso di superamento per 7 giorni consecutivi del valore limite di 50 microgrammi di PM10 rilevato dalle stazioni di monitoraggio di Piacenza. Tale superamento sarà comunicato da ARPA il martedì e di conseguenza sarà limitata la circolazione dei veicoli la domenica successiva, con modalità analoghe a quelle del giovedì.

Ulteriori misure emergenziali sono previste nel caso in cui gli sforamenti, a Piacenza o in un’altra provincia, perdurino per almeno 14 giorni complessivi; in questo caso, oltre al blocco della circolazione nella domenica successiva, si prevede:
– riduzione delle temperature di almeno un grado centigrado negli ambienti riscaldati;
– divieto di utilizzo di biomasse (legna, pellet, cippato, altro) in sistemi di combustione del tipo camino aperto, nelle unità immobiliari dotate anche di altri sistemi di riscaldamento;
– potenziamento dei controlli sui veicoli circolanti.

E’ importante sottolineare che l’adesione all’Accordo di Programma consentirà al Comune di Piacenza di accedere a cofinanziamenti regionali volti a realizzare misure strutturali per il miglioramento della qualità dell’aria, quali in particolare il potenziamento del trasporto pubblico e della mobilità ciclopedonale.

Ulteriori informazioni saranno fornite in conferenza stampa la prossima settimana.

IL COMUNICATO DELLA REGIONE

Interventi strutturali per 35 milioni di euro per promuovere la mobilità sostenibile e incidere in modo significativo sulla qualità dell’aria. Limitazioni alla circolazione il giovedì già a partire dal 1° ottobre e domeniche ecologiche con iniziative di educazione ambientale per i cittadini. Meccanismi chiari per rispondere prontamente alle emergenze e favorire le buone prassi. Sono queste le principali novità del nuovo Accordo di Programma per la gestione della Qualità dell’aria, firmato questa mattina da Regione, Province, Comuni capoluogo e Comuni con più di 50 mila abitanti e presentato alla stampa dall’assessore regionale all’Ambiente Sabrina Freda.

L’Accordo, che avrà durata triennale, è la strategia individuata dalla Regione e dagli Enti  sottoscrittori per affrontare l’emergenza dell’inquinamento atmosferico, in attesa di un provvedimento nazionale che faccia fronte alla particolare situazione del bacino padano. Le misure dell’Accordo intervengono soprattutto sulle polveri sottili, che sono la causa di una procedura di infrazione comunitaria nei confronti dell’Emilia-Romagna.

Il nuovo provvedimento adotta un approccio trasversale e integrato, che prende in considerazione i vari settori emissivi di sostanze inquinanti (produzione di energia, riscaldamento civile, agricoltura, industria) e stabilisce misure di intervento non solo nell’ambito della mobilità. Anche l’articolazione delle misure, strutturali, gestionali ed emergenziali, rappresenta un elemento di novità.

L’Accordo è il decimo promosso dalla Regione per affrontare con misure organiche su tutto il territorio regionale il problema dell’inquinamento atmosferico.
“L’insieme dei provvedimenti varati nel corso degli ultimi dieci anni hanno contribuito ad una progressiva riduzione dei principali inquinanti, comprese le PM10, un segnale positivo che conferma quanto sia importante continuare – ha spiegato l’assessore Freda – Quest’anno abbiamo voluto declinare una maggiore integrazione delle diverse politiche, come elemento fondante l’efficacia delle azioni. Il testo sottoscritto oggi è il frutto di un percorso a cui hanno partecipato in modo fattivo tutti gli Enti e che ha tenuto conto delle varie istanze ricevute, anche da parte delle associazioni. L’intesa si pone in continuità con le azioni adottate negli anni scorsi, ma interviene rafforzando le misure per il risanamento della qualità dell’aria”.

Misure strutturali
Il nuovo Accordo punta anzitutto sulle misure strutturali, cioè gli investimenti per incidere in modo significativo e duraturo sui problemi di qualità dell’aria che interessano il territorio regionale. Sono previsti nuovi interventi per almeno 35 milioni di euro, destinati ad infrastrutture ed opere per la mobilità sostenibile, dalla mobilità ciclopedonale ed elettrica, alle infrastrutture verdi, al rinnovo del parco autobus regionale, all’acquisizione di materiale rotabile, cui si aggiungono le altre risorse già stanziate dalla Regione per interventi che saranno realizzati nel periodo di validità dell’Accordo. Un investimento significativo, necessario per intervenire con decisione sui problemi di inquinamento atmosferico e tutelare la salute dei cittadini, pur conciliando le esigenze di vivibilità e fruibilità delle aree urbane.

Per la prima volta le misure strutturali saranno collegate in modo diretto agli impegni assunti con l’Accordo. Non solo le risorse saranno prioritariamente destinate agli Enti sottoscrittori, con una sorta di compensazione degli sforzi messi in campo, ma sono stati previsti meccanismi premianti per gli Enti che interverranno con ancora maggiore decisione attraverso misure aggiuntive.


Limitazioni alla circolazione

Sono confermati i blocchi del giovedì, già a partire dal 1 ottobre, senza modifiche delle categorie di veicoli interessati dai precedenti accordi. L’anticipazione già dal mese di ottobre si è resa necessaria in base ai dati rilevati dalle stazioni della rete regionale di monitoraggio e all’andamento meteoclimatico medio annuo, che non mostra significativi miglioramenti di condizioni nei mesi autunnali rispetto a quelli invernali. La misura si applicherà con flessibilità, cioè il blocco del giovedì può essere revocato se sull’intero territorio regionale non si sono verificati sforamenti per 7 giorni consecutivi.

Le domeniche ecologiche sono un altro elemento di innovazione apportato dall’Accordo: la prima domenica del mese sarà dedicata alla mobilità e allo sviluppo sostenibile delle città, dove accanto alle misure di limitazione della circolazione si realizzeranno iniziative di animazione e di educazione ambientale rivolte ai cittadini. I blocchi non rappresentano infatti unicamente una momentanea interruzione delle emissioni inquinanti, ma anche un momento di riflessione per i cittadini e le amministrazioni, che devono ripensare la mobilità nelle città e i servizi necessari affinché questa sia sempre meno legata al mezzo privato. Se nel corso di questi anni i blocchi del traffico hanno favorito il ricambio del parco veicolare, è indispensabile che per i prossimi anni si incentivi sempre più l’utilizzo dei mezzi pubblici.

Le misure di limitazione vengono sospese dal 1 dicembre al 6 gennaio, per tenere conto delle esigenze di cittadini e commercianti e anche perché nel periodo natalizio il traffico veicolare si riduce naturalmente per vari fattori, come ad esempio la chiusura delle scuole. La sospensione non sarà invece applicata alle misure emergenziali, ovvero ai giorni di blocco aggiuntivi che scattano dopo 7 giorni consecutivi di sforamento.

Le misure emergenziali
Sono state introdotte per individuare un meccanismo chiaro, automatico e di immediata applicabilità che sia in grado di fare fronte tempestivamente alle situazioni più critiche. Dopo 7 giorni consecutivi di superamento degli standard di qualità dell’aria in una Provincia, scatta il blocco del traffico la domenica successiva e nelle aree urbane della Provincia interessata. Se, nonostante l’attivazione di questa misura, il superamento permane per ulteriori sette giorni anche in un’altra area del territorio regionale, il blocco viene esteso a tutta la Regione e sono attivate ulteriori misure per la riduzione delle polveri: dalla riduzione di 1 °C della temperatura negli ambienti riscaldati, al divieto di utilizzo di biomasse nei caminetti aperti (quando è possibile utilizzare altri combustibili), al potenziamento dei controlli.

Un meccanismo emergenziale multi-livello, dunque, introdotto anche in risposta alla normativa nazionale che ci chiede di intervenire nel breve termine in caso di superamento dei limiti.


Le misure gestionali

L’Accordo inoltre promuove l’adozione di una serie misure gestionali, riconosciute quali buone pratiche di gestione delle città e che possono essere individuate dagli Enti locali. Si tratta di azioni che possono contribuire in modo significativo alla riduzione delle emissioni in atmosfera: dalle ZTL al mobility management, dai percorsi casa-scuola e casa-lavoro, dal risparmio energetico negli esercizi commerciali all’introduzione di punteggi premianti nei capitolati d’appalto, al lavaggio delle strade.

Da ultimo, ma non in termini di importanza, l’aspetto della comunicazione, a cui il nuovo Accordo affida un ruolo strategico, sia per quanto riguarda la diffusione dei dati ambientali che per l’incentivazione delle modalità di comportamento virtuose. Saranno realizzate campagne promozionali ed iniziative dedicate alle domeniche ecologiche, che saranno promosse sotto il logo comune di “Liberiamo l’aria” per identificare le azioni, gli enti, i soggetti pubblici e privati che vogliono porsi in prima linea e contribuire con i propri sforzi al risanamento della qualità dell’aria della nostra Regione, al rientro nei valori limite fissati dall’Europa, ma anche ad una migliore vivibilità delle nostre città.

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