Cena pro Amop il 31 agosto a Pontenure

Pontenure si mobilita per sostenere la ricerca contri i tumori sul Piacentino. L’amministrazione comunale, di concerto con le associazioni locali, ha organizzato una grande cena benefica a favore di Amop.

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Pontenure si mobilita per sostenere la ricerca contri i tumori sul Piacentino. L’amministrazione comunale, di concerto con le associazioni locali, ha organizzato una grande cena benefica a favore di Amop.
 
L’obiettivo è quello di sostenere l’aggiornamento di tutte le figure professionali (medici, infermieri, operatori socio sanitari, psicologi, tecnici) che seguono il malato durante il percorso terapeutico.
 
L’iniziativa, che si terrà il 31 agosto nel campo sportivo di Pontenure, è stata presentata da Luigi Cavanna, direttore del dipartimento di Oncoematologia, Angela Fagnoni, sindaco di Pontenure, Romina Piergiorgi, presidente Amop. 

“E’ ormai da 5 anni che organizziamo questa manifestazione – spiega il sindaco Fagnoni – grazie al contributo delle tantissime associazioni che operano sul territorio di Pontenure. La presenza dei nostri cuochi garantisce la qualità della cena: antipasti, primo e dolce con acqua e vino, dietro a un contributo di 25 euro. Il ricavato della serata sarà consegnato la sera stessa al dottor Cavanna. Ho intenzione di inviare altri amministratori dei Comuni di Piacenza, chiedendo anche a loro di organizzare un evento simile nei loro paesi. Questa cena non è solo un’occasione di convivialità, ma è anche un modo tangibile di sostenere realtà attive nel nostro territorio nel campo della ricerca scientifica”. 

Le adesioni sono ancora aperte, per chi volesse partecipare è necessario prenotarsi, in modo da consentire una migliore organizzazione. Le adesioni devono pervenire direttamente all’Amop, o agli Affari Generali del Comune di Pontenure. 

Il comunicato stampa

Pontenure si mobilita per sostenere la ricerca contri i tumori sul Piacentino. L’amministrazione comunale, di concerto con le associazioni locali, ha organizzato una grande cena benefica a favore di Amop.
 
L’obiettivo è quello di sostenere l’aggiornamento di tutte le figure professionali (medici, infermieri, operatori socio sanitari, psicologi, tecnici) che seguono il malato durante il percorso terapeutico. Attraverso l’Associazione malato oncologico piacentino, qualsiasi cittadino può contribuire alla ricerca nella nostra provincia e a incrementare le opportunità di cura per le oltre mille persone sul nostro territorio che ogni anno si ammalano di tumore.
 
La cena benefica è in calendario per venerdì 31 agosto alle ore 21 al campo sportivo comunale di via Garibaldi. La serata prevede intrattenimenti in vernacolo a cura della Filodrammatica Pontenurese e musica.
 
La prevendita dei biglietti (€ 25.00) sarà possibile in Comune (in orario di apertura al pubblico), in Oncologia (0523.302385/ 302254) e attraverso i volontari delle associazioni. La prenotazione è obbligatoria entro il 25 agosto.
 
“Per noi – sottolinea il sindaco Angela Fagnoni – è diventato un appuntamento ormai tradizionale e ci sembra molto importante poter contribuire all’attività di Amop. Auspichiamo che altri comuni, come già avvenuto in questi anni, si attivino per organizzare iniziative come questa. Serve il contributo di tutti”.
 
Amop è un’associazione di volontariato che da anni investe sulle risorse umane della sanità piacentina, con l’obiettivo di poter contribuire sempre di più a qualificare le cure ai pazienti. Il salvadanaio del sodalizio è stato svuotato a dicembre scorso, quando sono stati donati 250mila euro al dipartimento di Oncoematologia dell’Ausl di Piacenza. Adesso occorre quindi riempirlo, per dare una mano a chi ogni giorno lavora in prima linea con i malati.
 
“Negli anni abbiamo imparato – sottolinea la presidente Romina Piergiorgi – quanto sia importante investire anche sul patrimonio umano, richiamando a Piacenza giovani medici che si sono specializzati in oncologia in grandi ospedali con esperienze specialistiche anche all’estero”. “Con il nostro apporto abbiamo cercato di portare più umanità nelle cure dei malati – spiegano i volontari – quel valore aggiunto di umanità che il personale, pur facendosi in quattro, non riesce sempre a dare per la molteplicità delle mansioni”.
 
“In un momento di crisi come quello che stiamo vivendo oggi – osserva Luigi Cavanna, direttore dipartimento Oncoematologia – investire nel nostro territorio in ricerca, innovazione e nei giovani permette una cura sempre migliore e qualificata per i malati oncologici”. I pazienti sono in continuo aumento: ogni anno si registrano più di mille nuovi casi sul Piacentino. Però si guarisce anche di più, si salva un maggior numero di vite e ci si può curare vicino a casa, grazie alla rete oncologica territoriale ormai ben sviluppata dall’Ausl di Piacenza”.
 
La cena – è stato ribadito – ha sempre un risvolto anche terapeutico: i pazienti sono ospiti degli organizzatori, così come il personale sanitario. L’atmosfera è quindi piacevole e permette a tutti di confrontarsi anche al di fuori dell’ambiente ospedaliero.

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