Anticipo pagamenti Pac, Sidoli (Confagricoltura): “Necessaria massima tempestività”
L‘anticipo dei pagamenti PAC è stato chiesto a gran voce da Confagricoltura sin da quest’estate ed ottenuto grazie al riconoscimento da parte della Commissione Europea dello stato di crisi per la siccità che ha inflitto danni milionari all’agricoltura del nostro Paese.
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Il 10 settembre Agea, l’ente pagatore, ha finalmente diramato la circolare applicativa. L’erogazione comincerà a partire dal 16 ottobre”. Lo scopo è quello di aiutare gli agricoltori a far fronte ai problemi di liquidità dovuti alle condizioni eccezionali causate dalla crisi economica in corso, unita alle condizioni climatiche sfavorevoli. Il via libera è stato dato dal Comitato di Gestione dei pagamenti diretti, che ha accolto positivamente l’iniziativa della Commissione. La deroga consentirà di versare l’anticipo dei pagamenti al settore agricolo a partire dal 16 ottobre anziché dal 1° dicembre, data abituale. Il Comitato ha poi approvato una deroga eccezionale per gli agricoltori delle regioni dell’Italia del nord (Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto) colpite dal terremoto di maggio, che dovrebbero così aver potuto ricevere i pagamenti a partire dallo scorso 1° agosto. Quest’ultima misura speciale consentirà all’Italia di anticipare il 50% dei pagamenti diretti non solo agli agricoltori dei 113 comuni colpiti dal terremoto, ma anche ai produttori lattieri che riforniscono i comuni interessati. In base al limite fissato, prima del 16 ottobre potranno essere anticipati al massimo 40 milioni di euro.
In riferimento al pagamento dell’anticipo che avverrà da metà ottobre, i regimi interessati, invece, sono quelli del pagamento unico e, con riferimento all’articolo 68, gli aiuti alla superficie legati al premio per avvicendamento, al premio per danae racemosa e al premio per la barbabietola da zucchero. Sono esclusi i settori di intervento per i quali è necessario procedere, al fine del completamento dei controlli di ammissibilità, all’acquisizione di dati che saranno disponibili dopo il 31 dicembre o che necessitano di un’integrazione documentale. “La circolare – spiega Sidoli – fa espresso riferimento alla necessità di controllare la conformità delle richieste di contributo prima di procedere al pagamento anticipato e precisa che non è possibile pagare l’anticipo in questione qualora in una domanda, distintamente per ciascun regime di sostegno, vi sia una discordanza superiore al 20% tra il dichiarato e quanto effettivamente accertato. La preoccupazione più che legittima, ora – sottolinea Sidoli – è che si proceda celermente senza gli intoppi burocratici e ci impegniamo sin da ora per un attento monitoraggio della situazione perché – conclude Sidoli – il pagamento anticipato di parte del premio PAC non risolverà i problemi delle aziende, ma è un aiuto non di poco conto in un momento in cui c’è estremo bisogno di liquidità”.
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