Bersani si candida da Bettola: “Siamo l’unica speranza del paese” IL VIDEO foto

Il segretario del Pd Pierluigi Bersani a Bettola per lanciare la sua campagna per le primarie del centrosinistra. Dopo la tappa al distributore della famiglia, il discorso davanti a un migliaio di persone                    

“Le foglie nuove possono venire solo se ci sono le radici”. E’ questa la frase simbolo, che assurgerà subito nell’olimpo delle celebri metafore figurate bersaniane, del discorso del segretario nazionale del Pd che ha tenuto dal suo paese natale, Bettola, in provincia di Piacenza.  IL VIDEO INTEGRALE A FONDO PAGINA

La mattinata di Bersani è iniziata con un bagno di folla (e di cronisti, presenti tutte le testate nazionali, dalla Rai a Mediaset passando da Sky e La7) proprio sotto alle tettoia del distrubutore di benzina ormai più famoso d’Italia, quello già gestito dal padre, e che il segretario del Pd ha scelto come luogo simbolo per far partire la sua campagna delle primarie del centrosinistra.

“Il coraggio dell’Italia” lo slogan prescelto e Bersani nel suo discorso in piazza Colombo, davanti a un migliaio di persone, ha toccato più volte le corde del coraggio e del rischio. Non un “discorsone – ha subito precisato dopo esser salito sul piccolo palchetto rivestito di moquette verde con sfondo null’altro che la piazza del suo paese – checchè ne dicano i comunicatori”, ha esordito Bersani, che ha subito fatto cenno alle sue origini bettolesi, per affermare che per lui la politica non “è mai stata un sentiero tracciato, bensì un’avventura”.

Ad ascoltarlo tanti militanti comuni e nessun big del partito, c’erano i suoi collaboratori più stretti, Roberto Speranza, Tommaso Giuntella e Alessandra Moretti, e poi il presidente della Regione Emilia Romagna Vasco Errani, il suo collega toscano Enrico Rossi, la parlamentare piacentina Paola De Micheli, il collega Maurizio Migliavacca, e ancora il consigliere regionale Marco Carini e il segretario provinciale del Pd Vittorio Silva.

I concetti del discorso di Bersani sono stati ribaditi dalle 14,30 su Rai Tre, durante la trasmissione di Lucia Annunziata “In mezz’ora” collegata in diretta con il segretario proprio dalla pompa di benzina più famosa d’Italia. (vedi foto)

Qui sotto vi offriamo la cronaca puntuale della mattinata bettolese del segretario 

Ore 11,45 Pierluigi Bersani inizia il suo discorso in piazza Colombo a Bettola. “Prima di dire cosa faró di importante, ho voluto dire chi sono. Il Bersani più vero è questo: ecco perché sono voluto partire da qui, dal distributore e dall’officina di mio padre. Le foglie nuove possono venire solo se ci sono le radici, e da quel distributore è venuto l’insegnamento fondamentale, che prima di tutto viene la vita delle persone. Poi andrò al Cern di Ginevra dove lavorano tanti italiani, e voglio ricordare che l’istituto di ricerca è stato fondato da un italiano, un certo Edoardo Amaldi, fisico di Carpaneto Piacentino, un paese a 30 km da qui”. “Prenderemo la forza – ha proseguito il segretario del Pd – dalla gente perbene che vuole cambiare e che vuole equità. Alla politica tocca lo sforzo di rendere credibile un’idea si cambiamento, per questo la prima cosa da fare è quella di rompere il muro tra i cittadini e la politica, ci vogliono norme precise per estendere i diritti e per far ripartire il paese”. 

“Io favole non ne racconterò, non sono capace. Se c’è qualcuno che vuole le favole scelga un altro. Se questi 10 anni non avessero sgovernato il nostro paese non saremmo in questa situazione. Noi siamo stati determinanti per mandare a casa Berlusconi, che ci ha portato a un passo dal precipizio greco. Tutte le mattine mi fanno il prelievo per misurare il tasso di “montismo”, ma Monti lo abbiamo voluto e sostenuto noi, anche perchè la destra in parlamento è scomparsa, basti pensare che le ultime fiducie il governo le ha conseguite soprattutto grazie ai voti del Pd”.

“Sulla legge di stabilità c’è qualcosa da aggiustare, vedremo le carte e diremo la nostra. Questo non vuol dire toccare il rigore e lo abbiamo messo nero su bianco nella carta d’intenti siglata per le primarie, ma dobbiamo fare molte riforme in più e il tasso di cambiamento di cui ha bisogno il Paese non si misura certo con la distanza o vicinanza al governo Monti. La politica in Europa va cambiata perchè serve una nuova agenda europea e qui dentro va messa una nuova agenda italiana con al centro un tema su tutti, il lavoro”. 

“Ai bettolesi chiedo una testimonianza. A volte mi mettono addosso giacche che non sono mie, quella del burocrate o quella del politicante. Ma la politica per me non è mai stato un sentiero segnato, ma un’avventura difficile e a volte dolorosa. Il primo comizio l’ho tenuto davanti al bar Colombo, proprio in questa piazza e c’erano solo 20 persone. E l’ansia non era tanto quella del comizio, quanto quella di tornare a casa e sentire cosa dicevano i miei. Il messaggio che voglio dare nel quinto anniversario dalla nascita del Pd è che è ancora un piccolo bambino ma  oggi quel bambino è il primo partito del paese, è l’unica speranza del nostro paese, seppur con i suoi limiti e i suoi problemi”. 

Bersani chiude l’intervento citando Enrico Berlinguer. “Voglio infine dirvi la necesstà di salvare una certa idea di politica, quella di un leader 100mila volte migliore di me, nessuno ne ha saputo esprimere una migliore: la politica è restare fedele agli ideali della mia gioventù: resterò bettolese e italiano”. Alla fine del discorso il saluto con amici e conoscenti e sul palco è salito il sindaco di Bettola Sandro Busca, che ha ricevuto il ringraziamento pubblico della piazza.

LA PASSEGGIATA A BETTOLA E L’ASSALTO DI CRONISTI E AMICI

ll camper di Renzi non sta nell’autofficina? “Faremo una deroga” – Il segretario del Pd Pierluigi Bersani è arrivato davanti al distributore dell’Esso, subito accolto da una folla sostenitori. Dopo aver fatto un giro all’interno della vecchia autofficina del padre, accompagnato dal cugino, ha scambiato alcune battute con i giornalisti. A chi ha fatto notare che il camper di Renzi non sarebbe riuscito a salire sul “ponte” dell’officina, Bersani scherzando ha detto “faremo una deroga”. 

E’ stato duplice l’appuntamento per il segretario del Partito Democratico, uscito alle 11 dalla casa di famiglia di fronte al distributore di benzina e all’autofficina gestita per tanti anni dal padre. Qui il primo assalto dei cronisti di tutte le testate locali e nazionali e il saluto dal forte valore simbolico agli amici di una volta, proprio sotto alla tettoia della pompa di benzina. Tanta la gente in attesa davanti al distributore, compreso l’attuale gestore Gabriele Malvermi. Il quale dice che l’area è ancora di proprietà della famiglia Bersani: la pompa è stata momentaneamente chiusa per consentire il passaggio di Bersani, ma Malvermi non l’ha presa male, tutta pubblicità per il suo impianto che ha in gestione da due anni e mezzo. Compare anche una maxi chiave inglese, con lo slogan “Costruiamo il futuro”. A inseguire Bersani ma soprattutto parenti e amici anche il celebre Zoro, Diego Bianchi, che non ha voluto mancare l’appuntamento bettolese.


PiacenzaSera.it ha seguito in DIRETTA STREAMING tutta la seconda parte dell’iniziativa. 

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Anche sul web l’iniziativa sta suscitando interesse e partecipazione, sia su Facebook, che su Twitter dove viene utilizzato l’hashtag #tuttiabettola
Domenica il profilo dei comitati Bersani dell’Emilia-Romagna, @erxbersani trasmetterà l’evento in diretta twitter.

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