Castello di Paderna cornucopia di Frutti antichi LE FOTO foto

Davvero una splendida giornata di sole ha fatto da cornice, sabato 6 ottobre, all’esordio della XVII edizione di “Frutti Antichi”, rassegna promossa dal FAI – Fondo Ambiente Italiano e realizzata in collaborazione con il Castello di Paderna e il Comitato FAI di Piacenza.

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Davvero una splendida giornata di sole ha fatto da cornice, sabato 6 ottobre, all’esordio della XVII edizione di “Frutti Antichi”, rassegna promossa dal FAI – Fondo Ambiente Italiano e realizzata in collaborazione con il Castello di Paderna e il Comitato FAI di Piacenza.
 
“La mostra cresce sempre più – ha spiegato la padrona di casa Cristina Parisio (che, con il marito Pierluigi Pettorelli ha restaurato e gestisce il castello di Paderna, splendida location di “Frutti Antichi”) – ed ormai è diventata una delle più importanti d’Italia in questo settore”. Oltre 180 gli espositori (in aumento rispetto al passato come dimostra la collocazione di stand nell’area di rimboschimento adiacente al castello) che, con i loro prodotti, sottolineano la bio-diversità in quando valore essenziale; e fanno di Paderna un punto di incontro e di confronto per operatori, studiosi e istituzioni che hanno come obiettivo la ricerca e la salvaguardia delle essenze antiche e dimenticate, l’educazione all’ambiente ed il rinnovamento del patrimonio vegetale, con particolare attenzione alle peculiarità territoriali locali.
 
Mentre il parco è riservato ai florovivaisti (con particolare attenzione al recupero e alla conservazione delle essenze antiche), nei cortili trovano spazio i produttori biologici, gli artigiani più particolari, l’editoria e gli attrezzi da giardinaggio. Tra le novità, estremamente apprezzate dal pubblico, ci sono i frutti/sculture in ceroplastica di Paola Nizzoli Desiderato (nate recuperando un’antica tecnica seicentesca); una coinvolgente mostra di rare biciclette antiche, provenienti da due collezioni private, attrezzate per i più disparati mestieri (da quella del sarto con ferro da stiro e macchina da cucire a quella del fabbro con annessa piccola officina); un vivace stand dove i bambini possono giocare ai giochi del passato ed imparare grazie ai laboratori didattici. Ancora: una ricchissima varietà di cereali (tra cui una rara di orzo che arriva sino a tre metri di altezza).
 
L’incasso della manifestazione, visitabile anche domenica 7 ottobre dalle 9 alle 18.30, sarà destinato al recupero del Bosco di San Francesco ad Assisi. “Da due anni il FAI – ha spiegato la segretaria organizzativa Claudia Marchionni – promuove il restauro di questo bene. Ora stiamo raccogliendo fondi per valorizzarlo al meglio”. L’ingresso a “Frutti Antichi” costa 7 euro; è gratuito per bambini fino a 12 anni e per chi si iscrive al FAI in occasione della manifestazione (per informazioni su costi, orari e sulle conversazioni e presentazioni in programma è possibile consultare i siti www.fruttiantichi.net o www.fondoambiente.it).

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