Centrale unica 118. Scintille tra Lusenti, Anpas e Croce Rossa foto

Non ci stanno i referenti di Anpas e Croce Rossa di Piacenza a mandar giù le osservazioni dell’assessore regionale Carlo Lusenti, in particolare quel riferimento all’accorpamento delle centrale del 118 e sul fatto che "chi è contrario non sa di cosa parla". 

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Non ci stanno i referenti di Anpas e Croce Rossa di Piacenza a mandar giù le osservazioni dell’assessore regionale Carlo Lusenti, in particolare quel riferimento all’accorpamento delle centrale del 118 e sul fatto che “chi è contrario non sa di cosa parla”. Osservazione inaccettabile per chi opera nel soccorso tutti i giorni. Intuendo la diversità di vedute, il presidente della conferenza socio sanitaria Massimo Trespidi, ha dato la parola a Paolo Rebecchi (Anpas) e a Domenico Grassi (Croce Rossa), e non sono mancate le scintille. 

“Si fa riferimento a centrali importanti per il soccorso, come quella della Romagna e di Milano, e ai loro risultati. Ecco, noi vorremmo che queste osservazioni fossero suffragate da dati, mettendo a confronto quelli riguardanti il 118 di Piacenza – dice Rebecchi – con quelli di altre realtà cui fa riferimento l’assessore. Visto che non stiamo parlando di aspetti economici, questi dati dovrebbero essere riferiti a indicatori qualitativi rispetto alla situazione attuale Si dice poi che l’accorpamento non riguarderà il volontariato, voglio ricordare che Piacenza è stata la prima realtà in Emilia Romagna ad accreditare il volontariato per il soccorso, e che il 118 siamo anche noi e vorrei sapere a questo proposito la differenza di costo media della gestione di un’ambulanza in Romagna e a Piacenza. Chiediamo dati concreti, che siamo disponibili a condividere con tutti i cittadini”. 

“Altro punto qualificante di Piacenza è Progetto Vita e gli interventi con codice blu (che richiedono l’intervento di un defibrillatore). Con la centrale unica, non si corre il rischio di veder diminuire le ore per la gestione di questo servizio? – chiede sempre Rebecchi  -. Ripeto, chiediamo dati precisi, che siamo pronti a condivere con la cittadinanza in un momento pubblico, con analisi suffragate anche da economisti”. 

Domenico Grassi da parte sua si è detto contrario alla creazione di una sorta di “call center” del 118. Gli operatori del soccorso piacentino sono in stretto contatto con i volontari e non si limitano a smistare chiamate, spesso invece fornendo anche aiuto e supporto telefonico a chi è sul posto. Una centrale unica potrà fare altrettanto?

L’assessore Lusenti si è detto disponibile a fornire tutti i numeri e i dati necessari, incaricando il direttore generale dell’Asl di Piacenza, Andrea Bianchi, di inoltrarli poi a Anpas e a Croce Rossa. L’assessore però ha chiesto, “in cambio”, di poter avere maggiori informazioni su Progetto Vita. L’esperienza di Piacenza è conosciuta, così come la diffusione capillare di defibrillatori. Lusenti ha chiesto pertanto di avere dati precisi sulle persone salvate e gli interventi che si sono dimostrati risolutivi. 

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