Il Piacenza Rugby attende Bologna al Beltrametti

Questa volta l’avversario che si frappone tra noi e i tanto ambiti 3 (il numero ritorna) punti, è la selezione di uomini d’origine gallica che prende il nome di Bologna

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LA PRIMA CONTRO LA MAGGIORE: DERBY EMILIANO PER IL PIACENZA

In America si pensa porti fortuna, insieme al tredici. In occidente, come si sa, è considerato “il numero perfetto”, numero base della natura per i pitagorici insieme al sette. Per il Piacenza, semplicemente il cardinale che indica la terza giornata di campionato. E quindi, la ripresa delle ostilità, la terza tappa per la scalata alla stagione di quest’anno.

Questa volta l’avversario che si frappone tra noi e i tanto ambiti 3 (il numero ritorna) punti, è la selezione di uomini d’origine gallica che prende il nome di Bologna. Piacenza, colonia romana, contro Bononia. Al tempo dei nostri progenitori Romani da Piacenza partirono le truppe per la conquista definitiva della città e conseguentemente della Gallia Cispadana.
Domenica, dopo due millenni, al Piacenza toccherà l’arduo compito di portare di nuovo a termine la gloriosa conquista, e di riaffermare (certo, in semplice ambito rugbistico, ma è lo spirito che conta) il controllo di Roma sui coraggiosi bolognesi.

Come duemila anni fa, i bolognesi contrapporranno alla nostra squadra una formazione che punta tutto sulla velocità e le capacità della sua unità di fanteria leggera, nel tentativo di scardinare le nostre difese. Al modo dei Romani, invece, il Piacenza si presenta con l’organizzazione ben rodata dei suoi pesanti pretoriani di mischia, ma con un obiettivo ben preciso, com’era tradizione bellica: affrontare a viso aperto l’avversario anche nei suoi punti più forti, per dimostrare la propria completa supremazia. E le legioni degli “uomini leggeri” dovranno dimostrare di essere all’altezza. Per citare l’Arte della Guerra: “controllo nella forza, forza nella debolezza”.

Sulla carta, quindi, questa rappresenta una bella sfida, per i nostri ragazzi: come ho detto prima prendendomi qualche licenza, i trequarti del Bologna saranno la vera arma della squadra, e il nostro reparto non potrà essere da meno; dovrà mettere in campo, per l’intera partita, l’abilità che ha dimostrato di avere, per sostenere il lavoro enorme a cui sarà chiamata anche la mischia. Lasciare il meno possibile la palla in mano ai bolognesi sarà quindi l’obiettivo finale da raggiungere. Solo in questo modo, e con una difesa molto attenta ovviamente, verranno neutralizzate le potenzialità del forte reparto allargato avversario.

Insomma, la partita si presenta con ottime referenze, che sembrano far presagire un gran divertimento, per il pubblico.
Ma, e questo è fondamentale, richiederà soprattutto grande impegno da parte della squadra. Se è vero che quest’anno si farà meglio, bisogna iniziare a dimostrarlo da subito. Le prime partite hanno dato idea che il cambiamento sia in atto, ma è con l’umiltà e la perseveranza che si raggiungono le mete (o, in questo caso, la meta).
Un piccolo segnale ci arriva dallo spogliatoio: domenica scorsa, dopo un viaggio di ritorno da Cecina un po’ spento, i ragazzi hanno promesso di vincere anche questa, per rifarsi e “giocare” un terzo tempo da manuale. Come dicono nel college di Rugby, “ci impegneremo nel gioco come nel bere”.

Una partita da vedere. Ovviamente, come sempre, all’arena del Beltrametti, ore 15.30.

Luca Baracchi

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