Pittolo, i cittadini finanziano il defibrillatore “di quartiere”

Una residente della frazione si è trasformata in venditrice "porta a porta" e ha proposto di contribuire all’acquisto di un defibrillatore, collocato dietro la chiesa di Pittolo a lato dell’ingresso del circolo ANSPI e quindi in un luogo velocemente raggiungibile

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Come è noto nella nostra provincia è attiva l’iniziativa voluta dal reparto di cardiologia dell’ospedale di Piacenza chiamata “Progetto Vita” e attualmente presieduta dalla dottoressa Daniela Aschieri. Il suo scopo è quello di promuovere la diffusione di un apparecchio sanitario chiamato “defibrillatore” mediante il quale è possibile ripristinare la normale attività pulsatoria di un cuore entrato in fibrillazione. In città e provincia i defribillatori installati sono ormai quasi 400 e il numero è destinato a salire ulteriormente.

Il loro acquisto spesso è reso possibile grazie all’iniziativa di istituzioni locali, ditte o enti privati, altre volte sono gli stessi abitanti di una comunità ad intervenire. E’ quello che è successo a Pittolo dove una residente, con lodevole iniziativa personale, si è trasformata in venditrice “porta a porta” e ha proposto di contribuire all’acquisto di un defibrillatore.

I Pittolesi hanno risposto con vero senso civico e in poco tempo è stata raccolta la somma necessaria per acquistare l’apparecchio e organizzare il corso per l’abilitazione al suo uso. Per mantenere il più a lungo possibile l’efficienza della batteria incorporata, il defibrillatore è stato inserito in una teca riscaldata collocata dietro la chiesa di Pittolo a lato dell’ingresso del circolo ANSPI e quindi in un luogo velocemente raggiungibile. Per completare l’opera però era necessario che tutti gli abitanti della zona fossero a conoscenza di quanto accaduto; il Parroco don Gino Costantino ha fatto la sua parte dandone notizia al termine della messa domenicale e alcuni pittolesi si sono assunti il compito di consegnare, sempre “porta a porta”, l’avviso della presenza a Pittolo del defibrillatore oltre all’elenco delle 19 persone abilitate al suo uso e domiciliate nel territorio.

“L’augurio – spiegano i promotori – è che altre comunità seguano l’esempio di Pittolo dove l’acquisto in comunione del defribillatore ha contribuito a rafforzare i legami fra i residenti. Piacenza perderà anche la sua provincia ma si distingue per un ’iniziativa degna di essere imitata da altri”.

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