Atlantis, la crisi si fa nera: licenziati tutti e 180 i dipendenti
Una lettera di informazione preventiva è stata consegnata ai sindacati: licenziati tutti e 180 i dipendenti dello stabilimento di Sariano di Gropparello. La decisione della proprietà Azimut Benetti conferma la volontà di dismettere lo stabilimento piacentino
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Una decisione che la proprietà, nei giorni scorsi, non aveva nascosto, e i sindacati hanno indetto una giornata di sciopero di 8 ore.
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Cavalli (Lega): “Sdegno e rabbia, becere logiche da usa e getta”
“E’ grande lo sdegno e la rabbia per la decisione dell’Atlantis di licenziare i 180 dipendenti di Sariano di Gropparello. Per anni l’azienda ha formato e si è avvantaggiata della professionalità e competenza di abili artigiani della nautica che oggi non esita a definire ‘esuberi’. Questo è il modo di fare impresa che non ci piace. La crisi non può essere una giustificazione di queste becere logiche da ‘usa e getta’”.
Così il consigliere regionale della Lega Nord Stefano Cavalli all’indomani della comunicazione preventiva di licenziamento ai 180 dipendenti Atlantis di Sariano di Gropparello.
“Esprimo la mia massima solidarietà a tutti i lavoratori – dice Cavalli –. Indigna pensare che questo violentissimo taglio al personale sia stato calato come una mannaia sulla testa dei dipendenti, sia stato assunto come decisione d’imperio dai vertici aziendali e non renda ragione degli anni di onorato servizio di uno stabilimento d’eccellenza. Stupisce inoltre che gli appelli istituzionali siano stati totalmente ignorati e che nemmeno l’annunciato coinvolgimento del ministero dello Sviluppo economico sia servito a far desistere la dirigenza dai propositi di licenziamento. Purtroppo, casi come quello dell’Atlantis ancora una volta ci fanno guardare con grande ammirazione (e malcelata invidia) al modello tedesco, dove i rappresentanti dei lavoratori partecipano alla gestione delle imprese, dove un’azienda come la Volkswagen nel 1993 superò una crisi nera preferendo a 30mila licenziamenti l’adozione della ‘settimana corta’, dove il sistema cosiddetto ‘duale’ di alternanza scuola – lavoro ha minimizzato la disoccupazione giovanile, attestata all’8 per cento, contro il 34 per cento italiano”.
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