Elsa Morante e il Novecento, incontro ai Filodrammatici

L'associazione cittàcomune organizza, per giovedì 15 novembre alle 21 ai Filodrammatici, una serata dedicata alla scrittrice Elsa Morante, nel centenario della nascita. 

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L’associazione cittàcomune organizza, per giovedì 15 novembre alle 21 ai Filodrammatici, una serata dedicata alla scrittrice Elsa Morante, nel centenario della nascita. 

ELSA MORANTE E IL NOVECENTO
Ne parla e discute con i presenti
Alfonso Berardinelli
 
Elsa Morante nasce a Roma nel 1912 e trascorre la sua infanzia nel popolare quartiere di Testaccio. Sostanzialmente autodidatta, sin da ragazzina ama scrivere fiabe e poesiole, che illustra con propri disegni. Negli anni Trenta collabora a varie riviste con note di costume e nel 1941 sposa Alberto Moravia. Si impone all’attenzione generale con il romanzo “Menzogna e sortilegio”, del 1948, a cui segue nel 1957 “L’isola di Arturo”. Grandi critici cominciano ad occuparsi della sua opera, da Giacomo Debenedetti a Cesare Garboli a György Lukács, che la giudica «uno dei massimi talenti di scrittore che io conosca». Dopo la raccolta di versi “Alibi” (1958) e i racconti dello “Scialle andaluso” (1963), nel 1968 pubblica “Il mondo salvato dai ragazzini”, una sorta di manifesto politico costruito con modalità espressive insolite e diversificate. Nel 1974 esce “La Storia”: il romanzo ottiene un grande successo di pubblico e provoca un serrato dibattito estetico e politico, non solo tra addetti ai lavori. Nel 1982 pubblica “Aracoeli”, l’ultimo romanzo. La Morante trascorre i restanti anni della sua vita in una clinica romana, dove muore alla fine del 1985. Nel 1987 sono raccolti in volume “Pro o contro la bomba atomica”, da una conferenza con questo titolo del 1965) i suoi più importanti scritti saggistici.
 
Alfonso Berardinelli ha insegnato Letteratura contemporanea all’Università di Venezia fino alle dimissioni volontarie nel 1995. Ha pubblicato tra l’altro: “Il critico senza mestiere” (Il Saggiatore, 1983), “La poesia verso la prosa” (Bollati Boringhieri, 1994), “L’eroe che pensa” (Einaudi, 1997), “La forma del saggio” (Marsilio, 2002 e 2008) e, con H. M. Enzesberger, “Che noia la poesia” (Einaudi, 2006). Tra i suoi ultimi libri: “Casi critici. Dal postmoderno alla mutazione” (Quodlibet, 2007); “Poesia non poesia” (Einaudi, 2008). Nel 2011 è uscito da Quodlibet “Diario”. 1985-1993, riproduzione fotografica integrale dell’omonima rivista redatta a quattro mani da Berardinelli e Piergiorgio Bellocchio.
 

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