Coldiretti: “2012 positivo”. Aumenta l’occupazione nel settore agricolo foto

I nostri prodotti sono sempre più amati all’estero: cresce l’export di pomodoro, vino e grana padano verso Usa e Paesi dell’Est

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Dal mondo agricolo, nonostante la crisi, arrivano segnali di speranza. Basti pensare che l’occupazione nel settore, a Piacenza, è cresciuta passando dai 5830 occupati a tempo determinato del 2011 a 6050 del 2012 mentre è rimasto indeterminato, 765, quello di operai agricoli a tempo indeterminato. A fare il quadro il valore della produzione agricola piacentina e l’indotto sociale del comparto, nella mattinata di mercoledì 19 dicembre, è stata la Coldiretti Piacenza nel corso della conferenza “L’agricoltura che fa l’Italia”.

“L’anno 2012 – ha detto il presidente di Coldiretti Piacenza Luigi Bisi – è andato bene nonostante questa crisi tranciante, terribilmente aggressiva nei confronti dell’economia. I numeri dell’agricoltura, nonostante le innegabili fatiche, sono aumentati: questo significa che è un settore importante della società e del sistema economico. Tutti gli indicatori sono positivi rispetto alla redditività dei diversi settori”. Si guarda al 2013 con fiducia, quindi, nonostante la cautela: “Trasmettiamo ottimismo ed allo stesso tempo prudenza – ha concluso.

“L’export dei prodotti piacentini – ha detto il direttore di Coldiretti Piacenza Massimo Albano – è stato l’elemento di positività maggiore. I prodotti di qualità e di eccellenza sono riconosciuti in tutto il mondo, quindi, dobbiamo lavorare nella direzione di portarli, sempre di più, al di fuori dei confini nazionali”. I prodotti più amati, all’estero, sono il nostro pomodoro (“la qualità di Piacenza e Parma – ha detto Albano -, per terreno e clima, è superiore a tutti gli altri che ci sono nel mondo”), il vino (“soprattutto quello frizzante”) e poi il grana padano (“ha un traino fortissimo negli Usa e nei Paesi dell’Est”). Per questo è necessario tutelare la loro unicità: “Cominciano a “copiare” questi prodotti – ha aggiunto Albano – tanto che si parla di un danno di 60milioni di euro di falsi”.

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