Atlantis, seconda notte sul tetto. Oggi l’incontro in Provincia foto

E in programma oggi pomeriggio in Provincia a Piacenza l’incontro sul destino dello stabilimento Atlantis di Gropparello per tentare di riallacciare il dialogo tra le parti. Intanto continua la protesta dei sei lavoratori che da lunedì pomeriggio sono saliti sul tetto della fabbrica

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E in programma oggi pomeriggio in Provincia a Piacenza l’incontro sul destino dello stabilimento Atlantis di Gropparello per tentare di riallacciare il dialogo tra le parti. Intanto continua la protesta dei sei lavoratori che da lunedì pomeriggio sono saliti sul tetto della fabbrica in dismissione. “Auspico – ha spiegato l’assessore provinciale al Lavoro Andrea Paparo – che si trovi presto un accordo che preveda la maggior tutela possibile per i lavoratori. Per raggiungere questo obiettivo, a fronte di un costante impegno delle istituzioni, è necessario che tutti i soggetti coinvolti mantengano un atteggiamento corretto e disteso”.

Dopo il mancato accordo della fine di dicembre, tornano dunque a riunirsi intorno ad un tavolo – oltre all’Amministrazione provinciale – la Regione Emilia Romagna, il gruppo Azimut-Benetti Spa, Confindustria Piacenza, le organizzazioni sindacali (Femca-Cisl, Filctem-Cgil e Uilcem- Uil) e le Rsu aziendali. Il vertice costituirà l’occasione per discutere e valutare percorsi alternativi alla mobilità, come ad esempio, sulla base degli impegni sottoscritti al ministero dello Sviluppo economico, l’attivazione della cassa integrazione straordinaria di 24 mesi per riorganizzazione del Gruppo.

“Siamo ancora in presidio permamente davanti ai cancelli di Atlantis – spiega Mara Bertocchi, rsu Atlantis -, e il morale dei nostri colleghi in protesta sul tetto è buono, hanno passato la notte come meglio hanno potuto. Rispetto all’incontro di oggi pomeriggio non siamo ne’ ottimisti ne’ pessimisti. Ci aspettiamo che vengano mantenuti gli impegni presi: l’attivazione di una cassaintegrazione straordinaria e previsto un piano sociale equo”. 

La protesta sul tetto dello stabilimento di Sariano

AGGIORNAMENTO SERA – I sei manifestanti sul tetto di Atlantis si preparano a trascorrere la seconda notte al freddo. Secondo quanto riferiscono, l’azienda ha concesso che venisse loro portata una stufetta alogena per riscaldarsi un po’ nel giaciglio improvvisato fatto di coperte e sacchi a pelo. Insieme alla stufetta è arrivato anche qualcosda da mangiare. “Non scendiamo – ribadisce Franco Pucci – fino a quando non sarà raggiunto un accordo. Per farci coraggio incitiamo i nostri colleghi, che ci seguono vicino ai cancelli. Anche loro trascorreranno la notte al freddo. Rivolgiamo un appello a chi abita in zona: serve legna da ardere, vecchi bancali, per alimentare i falò dei compagni, che continuano la protesta insieme a noi”. 

AGGIORNAMENTO POMERIGGIO
– “Ci hanno portato qualche pezzo di pizza i colleghi, così abbiamo mangiato qualcosa”. A parlare è Franco Pucci, uno dei sei lavoratori dell’Atlantis di Sariano di Gropparello che da ieri si trovano sul tetto dello stabilimento, per chiedere che si riapra una prospettiva per la produzione. “Ci stiamo scaldando – aggiunge – con un secchio nel quale abbiamo messo a bruciare un po’ di legna. C’è freddo ma siamo determinati a stare qui fintanto che non ci sarà qualche risultato dalla trattativa con l’azienda”. La protesta dunque prosegue almeno fino al vertice in Provincia programmato per domani che dovrebbe riallacciare le fila del dialogo e trovare soluzioni per i lavoratori ai quali è stata prospettata la chiusura della fabbrica e la fine della produzione delle imbarcazioni. 

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