L’incontro con il papa. “Siamo davanti alla storia” LE FOTO e IL VIDEO foto

Le testimonianze dei pellegrini piacentini a Roma davanti a papa Benedetto XVI durante il bagno di folla in piazza S. Pietro. Nelle foto il pontefice mentre transita nella piazza e qui sotto il commenti dei piacentini giunti a Roma

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Questa mattina l’incontro dei pellegrini piacentini a Roma con papa Benedetto XVI durante il bagno di folla in piazza S. Pietro. Nelle foto e nel video il pontefice mentre transita nella piazza e qui sotto il commenti dei piacentini giunti a Roma.

Monsignor Anselmo Galvani: E’ stato un incontro straordinario di tanta gente con un papa molto amato e molto stimato. Sono contento di essere venuto ed aver sentito le sue parole, illuminanti sulla vitalità della chiesa. Noi aspettiamo il nuovo papa che speriamo ci aiuti come questo nell’evangelizzazione.

Marco Rigolli: E’ stata un’emozione molto forte essere stati qui perché siamo entrati nella storia, abbiamo assistito a un evento che si è verificato solo una volta ogni 800 anni. Per un credente e stato poi sentire come sia importante sentire la parola di Dio. È’ forte questo contrasto tra un papa che si dimette per il venir meno delle forze, dovute all’età, e l’entusiasmo arrivato dai tanti giovani che hanno scaldato la piazza.

Luigi Oddi: e’ stata un’esperienza straordinaria, per la partecipazione della gente, molto affettuosa, e mi sembra che il papa abbia poi ben sottolineato questo aspetto nel suo messaggio, in cui ha ringraziato i fedeli che si sono rivolti a lui in questi giorni come se fosse un fratello. È stato poi importante il messaggio lasciato a tutti noi: nessuno e’ solo, la Chiesa non appartiene a nessuno, solo a Cristo.

Mauro Sangermani: e’ stato più bello di quello che si potesse aspettare. È stato molto emozionante, perché il papa ha spiegato con molta sincerità le sue motivazioni, comprese pienamente dalla piazza che lo ha applaudito più volte durante il suo discorso. Molto contento di aver aderito a questa iniziativa della Diocesi. Da bambino sono cresciuto con figure di papi molto ieratici, invece Benedetto con le parole pronunciate oggi si è’ mostrato molto umano, non al di sopra di nessuno. Ha dimostrato un’umanità uguale a quella di Giovanni Paolo II, pur in un modo diverso.

Barbara Sartori: La frase che mi ha colpito di più e’ stata “io non scendo dalla croce”. Oggi papa Benedetto XVI ha spiegato meglio la sua decisione, e questa frase e’ una risposta a chi gli ha fatto notare la diversità della sua scelta da quella compiuta da Giovanni Paolo II. Mi ha poi colpito l’atmosfera della piazza, con la gente che gli ha testimoniato affetto e vicinanza: anche qui e’ stato smentito chi gli contestava appunto di essere freddo rispetto a Wojtyla. Benedetto non ha avuto paura nel mostrarsi uomo con le sue fragilità, ribadendo che la sua non e’ una fuga, quello che ci sta dicendo e’ che “posso essere più utile in altro modo, sarò ugualmente in prima linea”.

Don Giuseppe Basini: Emozioni molto forti, per la sua umanità. Non ha avuto paura di mettere a nudo quello che ha vissuto in questi 8 anni, e quello che ha vissuto in questa ultima fase che l’ha portato a compiere la sua decisione. È’ stato molto semplice e diretto, nei suoi confronti proviamo una grande gratitudine, e’ un papa che ha lasciato un segno forte nella Chiesa.

Francesca Cattaneo: Il suo discorso andrebbe utilizzato per meditare, come se fosse una preghiera. Mi ha colpito la profondità delle sue parole, e’ evidente che grazie alla preghiera e alla riflessione quello pronunciato oggi e’ il suo lascito spirituale alla Chiesa.

Bianca Luppi: Mi ha colpito tantissimo l’affetto dimostrato da tutte le persone presenti in piazza, di tutte le età. C’erano bambini che sventolavano bandierine e adulti con le lacrime agli occhi. Mi ha poi colpito uno striscione, con lo slogan: sei il nonno della chiesa. C’è una sfumatura diversa rispetto a papa Giovanni Paolo II, Ratzinger e’ sempre stato inteso come molto intellettuale o razionale, e invece è’ riuscito ad ispirare lo stesso affetto dei nonni: ha dato tutto quello che poteva dare e deve essere accettato nella sua fragilità.

Paola De Micheli all’ultima udienza di Papa Benedetto XIV: “La sua umiltà sia di insegnamento a tutti, anche alla politica”

La parlamentare piacentina del Partito Democratico Paola De Micheli ha assistito da Piazza San Pietro all’ultima udienza generale di Papa Benedetto XVI, ecco il suo commento. “E’ stato un momento emozionante e di vera espressione di fede. Tra la gente in piazza San Pietro si coglieva un profondo senso di rispetto e di comunione affettuosa con il papa in preghiera”.

“In questi giorni di faticosa ripartenza – afferma Paola De Micheli – delle istituzioni ho pensato al grande gesto di umiltà del papa ed alla profonda serenità che traspariva dal suo sguardo sotto i riflettori di tutto il mondo. In un paese dominato da egoismi e narcisismi, da Benedetto XIV è arrivato un insegnamento profondissimo, quello del senso del limite”.??“Di fronte alla difficile situazione in cui si trova l’Italia, il mio auspicio è che a tutti, anche al mondo politico, arrivi questo insegnamento del Santo Padre. Solo l’umiltà della fede, l’amore per la comunità e lo spirito di servizio ai più bisognosi sono il faro nella vita privata e in quella pubblica. Ci sia di insegnamento anche per affrontare il faticoso inizio della terza repubblica e faccia riflettere qualche opportunista: perchè prima di tutto viene la comunità”.

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