“Dead of Night”, stasera la presentazione al Baciccia

Stasera, mercoledì 13 marzo, alle ore 21, la libreria Fahreneit 451 di via Legnano (http://fahrenheit451piacenza.com) ha organizzato al Baciccia la presentazione dell’esordio letterario a lunga distanza di Pietro Gandolfi, giovane scrittore piacentino, intitolato “Dead of Night”.

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Stasera, mercoledì 13 marzo, alle ore 21, la libreria Fahreneit 451 di via Legnano (http://fahrenheit451piacenza.com) ha organizzato al Baciccia la presentazione dell’esordio letterario a lunga distanza di Pietro Gandolfi, giovane scrittore piacentino, intitolato “Dead of Night”. 
Si tratta di una raccolta di sei racconti edita da UniversItalia, all’interno della collana Horror Project.
Perché di orrore si tratta.
 
Un orrore a noi vicino, tangibile, che sconvolge la notte di Santa Lucia o nascosto nelle fitte cortine di nebbia padana, o dell’entroterra ligure – come nel caso del primo racconto (“Nebbia a Triora”), che narra di immaginifiche streghe dedite al gang bang – oppure in squallidi locali per alcolizzati alle prese con delusioni d’amore (“L’arte della sottrazione”, puro splatterpunk), o ancora nella classe di un adolescente solitario che non perde tempo con i coetanei ma che studia il modo di riportare in vita il cadavere di suo zio per vincere il premio di scienze (“Il Progetto di Jeremy”): sorprendenti le analogie con l’ultimo Tim Burton… così come nella cover goticheggiante.
 
La lettura è gradevole e appassionante, anche per i non esperti del genere: “Più si va avanti e più le storie sembrano uscire con facilità. I personaggi si scrivono da soli, perché sono tutti riflessi della personalità di chi li crea”, racconta lo stesso Gandolfi in un’intervista al sito horrorproject.fan-club.it, nella quale inserisce tra i ringraziamenti il rimpianto Vittorio Curtoni, tra i maestri dell’horror in Italia (dove non gode di una grande tradizione, a differenza di quelli anglosassoni).
 
I riferimenti li cita lui stesso, nel corso dell’intervista: “Dentro si può trovare di tutto, dallo Splatterpunk a Richard Laymon, da Clive Barker ad autori più classici come Lovecraft, fino alle atmosfere di tanti film di ieri e di oggi, anche se nel mio caso le ispirazioni partono dal New Horror degli anni ’70 e ’80 di autori come Romero e Hooper, ma anche di quel cinema successivo al duemila che sembra ricordare bene che l’horror principalmente deve fare male e dare fastidio”.
 
L’autore si nutre da sempre di letteratura, fumetti e cinema dell’orrore e ha iniziato a scivere per “estrapolare dalla propria psiche malata la Storie. Senza le storie saremmo tutti un po’ più tristi”. 
 
Oltre che per la letteratura splatter, ha una grande passione per la musica e con lo pseudonimo di Lord è anche il leader della “Epic Metal band Bringer of War”, che suona un genere fra l’Epic, il Doom e il metal classico. Tra i suoi progetti futuri, un romanzo e un film a quattro mani con l’amico regista Giuliano Albertelli.
 
Il suo primo racconto è contenuto nell’antologia “Il Paese dell’Oscurità” (2012, UniversItalia), curato da Luigi Boccia che firma anche la prefazione (“Tecnologia e Rivoluzione”) alla raccolta “Dead of Night”: “Fastidio. Paura. Delirio. Orrore. Tensione. Inquietudine. Orribili creature e nuovi universi. Ecco gli ingredienti che sono alla base di questo libro di sangue (…) perché nonostante la tecnologia ormai pervade ogni angolo della nostra intimità ed esistenza, l’oscurità che ci circonda, è intorno a noi, e non c’è nulla che possiamo fare se non fermarci ad ascoltare le sue voci sussurranti…”
 
Il volume costa 12 euro, ed è in vendita online e in libreria.
 

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