Giornata Fai di Primavera, anche la Chiesa del Carmine tra i gioielli da scoprire

Eretta dai Carmelitani nel 1334 in stile gotico e restaurata, nei secoli successivi, secondo lo stile barocco, la chiesa di S. Maria del Carmine venne chiusa al culto per la prima volta nel 1746, sotto il dominio borbonico, quando fu utilizzata come ospedale militare

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Ci sarà anche la chiesa di Santa Maria del Carmine, tra i tesori della città che si potranno visitare sabato 23 e domenica 24 marzo nell’ambito della XXI edizione della Giornata di Primavera del Fai, organizzata con la collaborazione dell’Amministrazione comunale. Incentrata sul “concetto sociale di piazza”, l’iniziativa avrà il proprio fulcro in piazza Cittadella, dove gli studenti del liceo Colombini e dell’istituto Mattei di Fiorenzuola saranno i ciceroni d’eccezione per tutti coloro che vorranno prendere parte alle visite gratuite in programma.

Definita “museo all’aperto della vita di Piacenza”, l’area di piazza Cittadella custodisce un patrimonio artistico e architettonico di pregio che, sottolinea l’assessore alla Cultura Tiziana Albasi, “merita di essere conosciuto e valorizzato. Da sempre il Comune sostiene l’attività del Fai, ma quest’anno lo facciamo, se possibile, ancor più volentieri, perchè ci offre l’opportunità di guardare con occhi diversi un luogo che per molti è solo di passaggio, ma che vorremmo restituire ai piacentini come spazio da vivere e fruire appieno”. In particolare, tra le 12.30 e le 17 di sabato 23 marzo e dalle 10 alle 17 (orario di inizio dell’ultima visita, in entrambi i casi) di domenica 24, sarà possibile ammirare edifici solitamente inaccessibili: i chiostri della chiesa di San Sisto all’interno della caserma Nicolai, le scuderie ducali di Maria Luigia d’Austria, oggi incluse negli spazi della caserma Bixio e il complesso religioso del Carmine.

Eretta dai Carmelitani nel 1334 in stile gotico e restaurata, nei secoli successivi, secondo lo stile barocco, la chiesa di S. Maria del Carmine venne chiusa al culto per la prima volta nel 1746, sotto il dominio borbonico, quando fu utilizzata come ospedale militare. Cinquant’anni più tardi divenne una caserma e nel 1805, con la soppressione dell’ordine dei Carmelitani, venne dapprima adibita a stalla per i cavalli, quindi ospitò il macello pubblico che sarebbe rimasto operativo per quasi novant’anni. Adibita, in seguito, a magazzino di proprietà comunale, nel 1981 e nel 2008 è stata sottoposta a interventi di consolidamento statico. “Oggi – aggiunge l’assessore Albasi, che prenderà parte alla visita guidata delle 16.30 – il recupero di questo prezioso patrimonio cittadino è tra gli obiettivi prioritari del nostro mandato amministrativo”.

La prospettiva delle scuole sul ruolo e sul futuro di piazza Cittadella verrà presentata alle autorità e al pubblico sabato 23, alle 10, attraverso filmati, letture, poesie e fotografie.  L’iniziativa di promozione del territorio del Fai si snoderà anche in piazza Borgo, che si potrà visitare con la guida degli accompagnatori culturali dell’associazione sia sabato 23 che domenica 24, con orario continuato dalle 10 alle 17 (orario di inizio dell’ultima visita). Foto da ripensandopiacenza.blogspot.it

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