Sostegno ai sacerdoti anziani e malati al centro del consiglio presbiteriale

Si è tenuto questa mattina, nella Sala degli Affreschi di Palazzo Vescovile, l’assemblea del Consiglio Presbiterale Diocesano. Ha presieduto il vescovo mons. Gianni Ambrosio; ha coordinato i lavori don Federico Tagliaferri;  ha svolto le funzioni di segretario don Paolo Camminati. 

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Piacenza – Si è tenuto questa mattina, nella Sala degli Affreschi di Palazzo Vescovile, l’assemblea del Consiglio Presbiterale Diocesano. Ha presieduto il vescovo mons. Gianni Ambrosio; ha coordinato i lavori don Federico Tagliaferri;  ha svolto le funzioni di segretario don Paolo Camminati. 
Questo l’ordine del giorno: comunicazioni di vita diocesana; presentazione e consegna della bozza sulle indicazioni pastorali riguardanti il nuovo rito delle Esequie perché venga approvata nelle zone in vista del prossimo Consiglio Presbiterale dell’11 aprile;  presentazione della proposta riguardante la nuova Casa Residenza per Anziani (CRA) “San Camillo”, facente parte del “Pio Ritiro Cerati.
 
Nelle comunicazioni sulla vita diocesana il vicario generale mons. Giuseppe lllica ha ricordati ai presenti i nomi di alcuni sacerdoti che sono ricoverati in ospedale; ha richiamato che domani sera,  8 marzo, alle ore 21, in Cattedrale il priore di Bose, Enzo Bianchi, terrà una lectio magistralis sulla costituzione conciliare Lumen Gentium mentre lunedì prossimo, 11 marzo, in San Raimondo, alle ore 20,30, il vescovo mons. Gianni Ambrosio presiederà una messa per l’elezione del nuovo Pontefice.
 
Altre comunicazioni: il 23 marzo al Corpus Domini incontro con i giovani; il 1° aprile a Bedonia è previsto un corso residenziale per i sacerdoti (prenotazione entro la Domenica delle Palme).
 
Il Vicario generale in particolare ha richiamato l’appuntamento del Giovedì Santo, 28 marzo, quando alle 9,30 in cattedrale il Vescovo presiederà la Messa Crismale; tutti i sacerdoti sono invitati. Con una lettera inviata ai sacerdoti e ai diaconi della diocesi, mons. Illica ha ricordato che con tale rito si farà  memoria dell’istituzione del sacerdozio ministeriale. Per questo ha invitato i presbiteri “ad organizzare la vita della Settimana Santa con le comunità in modo da essere presenti”. Alla fine della celebrazione è previsto  un momento di fraternità nel salone degli affreschi dell’Episcopio, per lo scambio degli auguri di Pasqua. Nell’occasione il Vescovo consegnerà a tutti i sacerdoti il nuovo “Direttorio per la vita e il ministero dei presbiteri”, appena rinnovato e pubblicato ad opera della Congregazione per il Clero. 
 
Mons. Busani ha poi presentato la bozza sulle indicazioni pastorali riguardanti il nuovo rito delle esequie perché venga esaminata nelle varie zone in vista della riunione del’11 aprile.
 
Ampio spazio è stato poi dedicato alla presentazione delle proposte, avanzate dai sacerdoti nelle singole zone pastorali rappresentate in Consiglio, sulla nuova casa di residenza per anziani San Camillo presente nella Casa del Clero, dopo i recenti lavori di ristrutturazione. Nella gestione di questa struttura sono intervenute anche modifiche dettate dalla nuova legislazione: ad esempio nella cosiddetta “casa protetta” per persone non autosufficienti non è più possibile dare la priorità ai sacerdoti, da qui la proposta di tenere due posti per persone non autosufficienti fuori dalla convenzione con l’Asl e da gestire a titolo privato. La richiesta di una valutazione di questo singolo problema, ha aperto la discussione su tutta l’assistenza ai sacerdoti anziani. Ad esempio, sintetizzando i vari contributi provenienti dalle varie zone pastorali della diocesi, vi è stato chi si è chiesto se è necessario continuare con la convenzione con l’ASL invece di pensare ad una gestione del tutto autosufficiente. 
 
Nel dibattito è da registrare anche un contributo del Vescovo che ha sottolineato come la nostra comunità diocesana aiuti i propri sacerdoti nella malattia e nella vecchiaia. Questa linea è da continuare. Nello stesso tempo mons. Ambrosio ha sottolineato l’opportunità che il parroco, ove possibile,  mantenga un legame con la propria comunità. In alcuni caso può essere necessario l’intervento anche di apporti esterni e da qui il ringraziamento che  il Capo della diocesi ha rivolto a tutti coloro che si impegnano nel settore dell’assistenza, dalla Casa del Clero, alla Madonna della Bomba e a tutte le altre istituzioni parrocchiali.
A proposito di queste ultime è stato ricordato quanto viene fatto alla casa di riposo di Pianello “Castagnetti” dove sono ricoverati alcuni sacerdoti e il bilancio umano risulta essere altamente positivo.
 
Come ha sintetizzato il coordinatore dell’assemblea, i vari contributi emersi dal dibattito possono essere così riassunti: per un sacerdote anziano che chiede di essere assistito è necessario partire dalle sue disponibilità per eventualmente integrarle; occorre anche una revisione attenta dell’intero patrimonio della diocesi ai fini dell’assistenza del clero; sono da esaminare e far conoscere le scelte attuate dal Cerati; occorre considerare anche il problema delle rette;   va valutato il numero  dei posti attualmente riservati ai sacerdoti  e valutare se sono sufficienti. In alcuni interventi sono state viste in modo critico le convenzioni attualmente in corso.
 
Il dibattito non ha ignorato nemmeno l’inquadramento del problema nell’evoluzione del tempo: la necessità dei posti in una casa protetta per il clero è da considerare sulla base del numero attuale dei sacerdoti e della loro età. Questo comporta anche la necessità che,  oltre alla Casa del Clero, tutte le altre “case”della Diocesi  impegnate nell’assistenza agli anziani siano messe in rete e questo sia per la conoscenza dei problemi sia per il risparmio nella gestione. Una maggiore conoscenza del settore può facilitare il risparmio nell’utilizzo delle risorse e nello stesso tempo può facilitare gli interessati nelle scelte. E’ un tema, come ha sottolineato don Giorgio Bosini, che è già stato proposto altre volte. Ora viene presentato all’attenzione del Consiglio Presbiterale. 
In chiusura del dibattito il vicario generale mons. Illica, riconfermando  la fiducia a tutti coloro che operano nella Casa del Clero, ha sottolineato la necessità che venga potenziata la comunicazione, ad esempio inviando a tutti i sacerdoti una lettera nella quale vengono illustrate le novità nel settore e le varie possibilità.
 

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