Via Roma Città Aperta “Profughi separati dalle famiglie”. L’assessore Palladini “Non è vero”

Fa discutere, su Facebook, l’appello lanciato da Paolo Maurizio Bottigelli di Via Roma Città Aperta, in merito alla situazione di due famiglie attualmente ancora ospitate al Ferrhotel di Piacenza

Fa discutere, su Facebook, l’appello lanciato da Paolo Maurizio Bottigelli di Via Roma Città Aperta, in merito alla situazione di due famiglie attualmente ancora ospitate al Ferrhotel di Piacenza. Bottigelli scrive che il Comune si farà carico delle mamme e dei figli attualmente presenti nella struttura, mentre i papà saranno obbligati a cercare un’altra sistemazione, di fatto separando le famiglie. 

La risposta dell’assessore Palladini: “Il Comune lavora per tutelare l’integrità dei nuclei familiari”
“Una denuncia allarmistica e totalmente infondata, rispetto alla quale mi sento in dovere di fare alcune precisazioni”: così l’assessore al Nuovo Welfare Giovanna Palladini commenta le notizie diffuse circa la presunta separazione tra i componenti dei due nuclei familiari (ciascuno con un bambino nato nella nostra città), giunti a Piacenza in seguito all’emergenza nordafricana e tuttora residenti al Ferrhotel.

“Secondo le ultime indicazioni ministeriali ricevute – spiega l’assessore – le famiglie con figli minorenni arrivate in Italia tra i profughi sono considerate categoria vulnerabile e, in quanto tali, affidate ai Comuni che sono chiamati a farsi carico della loro integrità. L’Amministrazione si è già attivata, a questo proposito, per individuare la soluzione più adeguata: abbiamo presentato alla Prefettura il relativo progetto di accoglienza, che sarà comunque attivato entro pochi giorni, e avviato l’iter per la richiesta dei finanziamenti necessari”.

“Voglio ribadire – conclude Giovanna Palladini – che entrambe le famiglie sono attualmente seguite dai Servizi Sociali comunali e che il nostro intento, peraltro mai messo in discussione né in via ipotetica né nei fatti, è proprio quello di garantire l’unità dei nuclei, certo non di procedere a indiscriminate disgregazioni. Spiace constatare, ancora una volta, come una vicenda umana drammatica, che richiede sensibilità, attenzione e concretezza nelle risposte, si presti invece a diventare oggetto di polemiche strumentali e prese di posizione non documentate”.

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