Parietti (Commercio) “Fondamentali Baia del Po e parcheggio in Cittadella”

Intervento di Alfredo Parietti, presidente di Unione Commercianti di Piacenza

Intervento di Alfredo Parietti, presidente di Unione Commercianti di Piacenza

L’Unione Commercianti, ormai da un triennio, guarda con preoccupazione ed estrema attenzione il centro storico di Piacenza, che innegabilmente attraversa momenti di difficoltà molto marcati, che mettono in crisi la sopravvivenza degli oltre 700 esercizi commerciali che lì operano con passione e professionalità.

Alla crisi dei consumi, si affiancano politiche e decisioni non sempre in sintonia con le esigenze degli operatori, ma spesso anche e soprattutto dei consumatori – frequentatori del centro medesimo.

In questo contesto da alcuni anni è maturata nella pubblica amministrazione (Comune di Piacenza) ed in modo particolare nelle Associazioni di categoria, la convinzione che il futuro del centro storico cittadino dipenderà ineluttabilmente dalla capacità di fare squadra per presentare proposte e progetti credibili e perciò capace di intercettare eventuali canali di finanziamento (regionali, statali, ma soprattutto europei) in grado di trasformare in realtà questi progetti con ricadute positive per Piacenza.

In questo contesto si inquadra il progetto pilota di Piacenza Vision 2020 “La Baia del Po’”, un progetto teso a riqualificare un’area importante e strategica del centro storico della nostra città, l’idea è quella di far diventare questa parte a nord una cittadella della cultura e dell’arte, ma non solo, uno spazio ideale per la collocazione anche di attività amministrative quali gli Uffici comunali di Piacenza. Dal 2009 l’Unione Commercianti si è fatta testimone di questo progetto, collaborando con l’Arch. Marcello Spigaroli, ma soprattutto promuovendo una serie di incontri con le Associazioni di categoria che sono sfociati in un “protocollo d’intesa” sottoscritto a maggio del 2009 da tutte le Associazioni quali: Unione Commercianti, Confindustria, Confesercenti, Confartigianato (U.P.A. e L.A.A.), Confagricoltura, Coldiretti, Legacoop e Confcooperative.

Da questo dialogo costruttivo e per certi aspetti nuovo per Piacenza, fra le categorie si aggiunga la collaborazione e la condivisione del progetto medesimo con l’amministrazione comunale e la piena sintonia con la Curia. Partendo appunto da questa condivisione del “progetto bandiera” che individua nella destinazione di ordine culturale la funzione primaria da ipotizzare per tutta l’area del Comparto Nord, col tempo si sono inserite altre importanti funzioni (dal commercio all’artigianato, dal residenziale alla ricettività per i turisti) e la possibilità, ancora in fase di verifica, di collocare nella Caserma Nicolai gli uffici comunali, mantenendo questo importante attrattore di persone nel centro storico.

In questo contesto si inquadra molto bene, ed è da noi condivisibile la proposta formulata dal Presidente della Camera di Commercio Ing. Giuseppe Parenti, relativa alla collocazione nell’ampia area militare in questione (circa 80.000 mq.) di un Museo delle macchine agricole, oggi in possesso di privati cittadini che le hanno gelosamente custodite e salvate dal trascorrere degli anni.

Inserire nella “Baia del Po” detto Museo sarebbe una valorizzazione non solo di un comparto storico che ha prodotto eccellenti imprenditori locali, ma soprattutto, utilizzare queste aree militari senza scopi speculativi, mettendo in rete le varie ed eccellenti strutture museali che già insistono in quella zona strategica della nostra città.

E’ di facile comprensione notare, quindi, come tale immensa zona di Piacenza necessiti di essere recuperata, ma soprattutto restituita alla città e, di questa al vicinissimo centro storico (Piazza Cavalli dista da quest’area non più di 3/5 minuti a piedi).

L’Unione Commercianti, grazie all’impegno della dirigenza, ritiene di grande interesse il dibattito che da qualche anno vede impegnata la città a ragionare intorno ad un’idea progettuale la cui visione di fondo è quella di una città che vuole tornare a guardare anche a nord del proprio territorio comunale, riallacciando un rapporto con il lungo fiume, a Piacenza da sempre trascurato.

Affrontare, quindi, il tema del ripensamento della città a nord, crediamo che permetta di elaborare ragionamenti che si sviluppano a partire dal cuore della città (Piazza Cavalli) e si possono articolare nel coinvolgimento di Piazza Casali (con la valorizzazione della Chiesa del Carmine e la modernizzazione del Mercato Coperto), del Farnese, del Daturi, di San Sisto, utilizzando le dismettibili aree militari anche per fini scolastici (palestre, laboratori, ecc) o per servizi ausiliari a quelli sanitari della vicina AUSL di Piazzale Milano. In questo scenario assume particolare importanza anche la riqualificazione di Piazza Cittadella, oggetto oggi di un intervento che prevede strutture a favore della mobilità quali parcheggi che andrebbero a colmare la mancanza di posti auto nella zona Nord di Piacenza, intervento che ci vede concordi proprio perché riteniamo da tempo, che per poter rilanciare il commercio nel centro storico sono indispensabili alcune condizioni quale la facilità di accesso per chi viene dalla vicina Lombardia, ma soprattutto la possibilità di parcheggiare a pochi minuti dal salotto buono di Piacenza, e siamo certi che in un’area così ampia si possa egregiamente risolvere il problema.

Inoltre, l’intervento in Piazza Cittadella, potrebbe essere determinante per riqualificare la piazza medesima, ideando una giusta cornice a Palazzo Farnese oggi un po’ soffocato dalla stazione degli autobus.

In conclusione, nel futuro, ci attendono grandi ed impegnative sfide volte alla riqualificazione urbanistica di una zona nord vitale per il rilancio non solo del commercio nel centro storico ma anche del turismo nella nostra città, quindi, aver acceso un proiettore ed illuminata la zona nord di Piacenza, significa che l’amministrazione pubblica e le forze economiche hanno compreso che solo con progetti e competenze condivise si possono cogliere le migliori opportunità e realizzare progetti vitali che in caso contrario condannerebbero questa porzione di Piacenza all’incuria ed all’abbandono.

Alfredo Parietti, Presidente Unione Commercianti Piacenza

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