Un Gazze’ essenziale conquista il Fillmore

In attesa del sold out dei redivivi Litfiba, buon successo di pubblico per la tappa piacentina dell’european tour 2013 di Max Gazze’, ieri sera al Fillmore di Cortemaggiore.

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In attesa del sold out dei redivivi Litfiba, buon successo di pubblico per la tappa piacentina dell’european tour 2013 di Max Gazze’, ieri sera al Fillmore di Cortemaggiore.
Preceduto da una brevissima esibizione della cantautrice Serena Abrami – sola sul palco con la sua chitarra e la sua voce interessante, peccato le abbiano lasciato poco più di cinque minuti… – lo show e’ iniziato verso le undici con alcuni brani dall’ultimo, ottimo lavoro dell’artista romano, “Sottocasa”: “E tu vai via” e “La mia libertà”. 
Giacca nera e t-shirt dei Who, Gazze’ e’ accompagnato da una band ridotta all’essenziale ma davvero rumorosa: Ferrari alle tastiere, Micalizzi alle percussioni e Baldo alla chitarra elettrica; quest’ultimo ha un aspetto poco rock, sembra più un muratore con un po’ di pancia, ma e’ un musicista sorprendente. Il sound serrato e compatto, da club, in alcuni casi funziona e trascina il pubblico del Fillmore, in altri rischia di annacquare o trasfigurare quella vena surreale e un po’ naif che lo contraddistingue da sempre. La partenza comunque, come spesso accade nei live, e’ da diesel: la band fatica a trovare le alchimie giuste e i fan rimangono freddini.
La scaletta si apre presto ai successi del passato, e le cose si mettono al meglio: “Vento d’estate”, “Il timido ubriaco”, “A cuore scalzo”, “La nostra vita nuova” – con un bell’intro al sintetizzatore, in stile seventies – e poi “Il solito sesso”, durante la quale Gazze’ si diverte a maltrattare il suo basso.
Nella seconda meta’ del concerto vengono presentati altri pezzi del repertorio ormai quasi ventennale, sino all’immancabile e trionfale chiusura con i due reduci da Sanremo: “I tuoi maledettissimi impegni” e la title-track, in bella versione. Tra i bis: “Mentre dormi”, dolce ninna nanna tratta dalla colonna sonora di Basilicata Coast to’ Coast, e i classici “La favola di Adamo ed Eva” e “Una musica può fare”.
 
Giovanni Battista Menzani

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