Alpini, dodici ore di sfilata. Chiude Piacenza FOTO e VIDEO foto

Continua senza sosta da dieci ore la sfilata delle delegazioni di alpini di tutta Italia. Forte il ritardo: in questi momenti sta sfilando Bergamo: manca ancora parte della Lombardia e l’Emilia Romagna, Piacenza compresa.

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L’ammainabandiera – L’epilogo dell’adunata, in Piazza Cavalli, ha visto tanti alpini e altrettanti piacentini uniti nel momento dell’ammainabandiera sottolineato dalle note dell’Inno di Mameli cantato all’unisono dai presenti. Quindi il passaggio di consegne tra Piacenza e Pordenone, con le parole del sindaco Paolo Dosi che prima hanno ringraziato chi ha reso possibile la riuscita dell’evento, quindi i piacentini che, ha garantito il primo cittadino, si sono comportati in maniera encomiabile, anche se l’applauso più lungo e sentito è stato proprio quello per gli alpini. «Grazie Piacenza, sarebbe bello riuscire a realizzare un’adunata come la vostra» con queste parole, invece, il sindaco di Pordenone Claudio Pedrotti ha anticipato il passaggio della stecca da Piacenza alla città friulana, gesto rituale compiuto subito dopo dai rappresentanti dell’Ana, una sorta di abbraccio fraterno che chiude l’adunata all’ombra del Gotico e inquadra all’orizzonte quella del 2014.

IL VIDEO –
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Aggiornamento ore 20.45 –
Dopo quasi dodici ore di sfilata passa sotto le tribune di piazzale Libertà la delegazione emiliano romagnola, e infine quella di Piacenza, dietro lo striscione “Piacenza la Primogenita”. Poco distante il gonfalone di Pordenone, città che il prossimo anno ospiterà l’87esima edizione dell’Adunata degli Alpini.

È ormai l’imbrunire quando la sezione piacentina degli alpini è pronta in via Farnesiana per la sfilata. Un attimo di confusione per il passaggio di un’autoambulanza a sirene spiegate che divide in due il gruppo, poi con le 141 bandiere al seguito, a ricordo dei centoquarantuno anni del corpo degli alpini, si contano i passi sino a Piazza Cavalli.
Un evento che è andato oltre le attese di tutti, come confida il sindaco Paolo Dosi. “È andata bene. Anzi, molto bene”. Almeno 50.000 automobili si sono riversate nella nostra cittá, circa 3.500 autobus, un migliaio in più di quelli attesi, per una cifra di visitatori che va oltre le 400.000.
Un evento che entra a far parte di diritto della memoria storica dei piacentini.

Ore 19 – Continua senza sosta da dieci ore la sfilata delle delegazioni di alpini di tutta Italia. Forte il ritardo: in questi momenti sta sfilando Bergamo: manca ancora parte della Lombardia e l’Emilia Romagna, Piacenza compresa.

E’ partita la grande sfilata, evento clou dell’86esima adunata degli Alpini a Piacenza. A Piazzale Libertà sono presenti le tribune d’onore, ma lungo tutto il percorso (da via Farnesiana fino a via Genova, attraverso lo stradone Farnese) una grandissima folla di piacentini assiepa le transenne. Tra i primi striscioni, il ricordo ai due marò detenuti in India, un messaggio d’affetto per papa Francesco (“di famiglia di alpini” come ha ricordato lo speaker), il riepilogo della “Solidarietà alpina”, con l’ammontare del sostegno alle opere benefice compiute dalle Penne nere. Particolarmente caloroso il sostegno della folla verso i “veci”, gli alpini reduci di guerra, e le crocerossine.

(A fondo pagina la diretta video da piazzale Libertà)

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Presenti numerose autorità alla sfilata, tra cui la vicepresidente del Senato Valeria Fedeli. Per lei una delle prime uscite pubbliche. “Il corpo degli alpini – ha dichiarato – è un esempio di grande umanità e disponibilità. E’ un dovere per me portare il saluto di tutti gli italiani. E’ stato importante salutare alcuni feriti di missioni all’estero: la loro presenza oggi qui è una prova importante del loro coraggio. Spero che nelle giovani generazioni ci sia la possibilità di riflettere sul significato di solidarietà degli Alpini, in un momento così particolare per l’Italia. Le Penne nere ci rendono orgogliosi come italiani”. Presenti in Tribuna d’onore insieme al presidente dell’Associazione Nazionale Alpini Corrado Perona, anche il presidente della Regione Emilia Romagna, Vasco Errani; il Capo Dipartimento della Protezione Civile Nazionale, Franco Gabrielli; il sindaco Paolo Dosi; il presidente della Provincia, Massimo Trespidi, il comandante delle Truppe Alpine, gen. Alberto Primicerj; il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Ammiraglio Luigi Binelli Mantelli e il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Gen. C.A. Claudio Graziano e il ministro della Difesa, Mario Mauro che delle Penne Nere ha detto: “Sono un esempio per uscire dalla crisi”.

Poi, citando il beato Don Carlo Gnocchi, cappellano della Tridentina in Russia, il ministro ha detto: «Nel libro Cristo con gli alpini, don Carlo ha scritto: “ gli alpini sono uomini degni di Dio”; non esistono parole migliori».

La sfilata è stata aperta da due reparti in armi del 1° Reggimento di artiglieria da montagna con la bandiera di guerra; poi hanno sfilato le sezioni all’estero dell’ANA e a seguire tutte le Sezioni italiane.

Gli alpini argentini presenti hanno portato un enorme striscione dedicato a Papa Francesco con scritto: “Gli alpini salutano Papa Francesco, Pontefice dal gesto semplice… praticamente alpino” .

Un modo per ricordare anche le tradizioni alpine della famiglia Bergoglio: era infatti un sergente del Battaglione Gemona, Giovanni Bergoglio, cugino del Papa, sopravvissuto alla guerra di Grecia e all’affondamento della nave Galilea che lo riportava in Italia.

400 mila persone erano presenti a Piacenza, la sfilata è stata trasmessa in streaming sul sito www.ana.it al quale si sono collegati visitatori di 73 Paesi, più di 100 mila gli accessi nella mattinata di domenica. Boom di fan anche sulla pagina facebook dell’associazione che ha raccolto in breve tempo 68 mila “Mi piace”.

Bilancio “straordinariamente positivo” per il sindaco Paolo Dosi. “Sapevamo potevano esserci disagi, ma il beneficio provato nel condividere questi tre giorni è immenso. La città è stata trasformata: abbiamo un’immagine della piacentinità come riservata e a volte chiusa. Grazie all’Adunata ci siamo mostrati aperti e spontanei autenticamente: la comunità piacentina non sospettava nemmeno di avere queste caratteristiche che ora vorremmo utilizzare al meglio per superare questo momento di crisi”.

Nel fotoservizio di Prospero Cravedi le migliori immagini della sfilata dell’Adunata degli alpini di Piacenza.
Nelle immagini di Foto Digital Discount i volti dell’Adunata 2013
La diretta video dell’Adunata (per gentile concessione di Ana.it)

L’ordine di sfilamento.

1° SETTORE: Inizio sfilamento ore: 9
– 1ª Fanfara militare;
– Reparto alpino di formazione con bandiera.
– Gruppo ufficiali e sottufficiali delle Truppe alpine in servizio.
– Gonfaloni di: Regione Emilia Romagna, Provincia di Piacenza, Comune di Piacenza, tutti i Comuni della Provincia di
Piacenza.
– Rappresentanza “Pianeta Difesa”.
– 2ª Fanfara militare.
– Labaro dell’Associazione Nazionale Alpini.
– Stendardo U.N.I.R.R.
– Stendardo Istituto Nastro Azzurro.
– Alpini decorati, mutilati e invalidi su automezzo.
– Rappresentanza equipaggio NAVE ALPINO 
– Rappresentanza I.F.M.S. e militari stranieri.
– C.C.I.O. (Centro Coordinamento Interventi Operativi) della P.C.
– Rappresentanza Crocerossine.
– Ospedale da Campo.

2° SETTORE: Presumibile inizio sfilamento ore: 9,30
– Alpini di ZARA – FIUME – POLA.
– Sezioni all’estero: SUD AFRICA – ARGENTINA – AUSTRALIA – BRASILE – CANADA – NEW YORK –
COLOMBIA – CILE – URUGUAY – BELGIO – LUSSEMBURGO – GRAN BRETAGNA NORDICA – GERMANIA
-BALCANICA CARPATICA DANUBIANA – FRANCIA – SVIZZERA.
– Rappresentanza dei militari ex leva per ventennale “Operazione Albatros”
3° SETTORE: Presumibile inizio sfilamento ore: 10,15
– Protezione Civile 4° Rgpt.
– Sezioni del Centro Sud e isole: SICILIA – SARDEGNA – BARI – NAPOLI – LATINA – ROMA – MARCHE –
MOLISE – ABRUZZI.
– Sezioni della Toscana: FIRENZE – PISA/LUCCA/LIVORNO – MASSA CARRARA.
4° SETTORE: Presumibile inizio sfilamento ore: 11,30
– Protezione Civile 3° Rgpt.
– Sezioni del Friuli – Venezia Giulia: TRIESTE – GORIZIA -CARNICA – GEMONA -CIVIDALE – UDINE –
PALMANOVA – PORDENONE.
– Sezioni del Trentino-Alto Adige: BOLZANO – TRENTO
– Sezioni del Veneto: CADORE -BELLUNO – FELTRE – VITTORIO VENETO – VALDOBBIADENE –
CONEGLIANO – TREVISO – VENEZIA – PADOVA – ASIAGO – MAROSTICA -BASSANO DEL GRAPPA –
VALDAGNO – VICENZA – VERONA.
5° SETTORE: Presumibile inizio sfilamento ore: 14,30
– Protezione Civile 1° Rgpt.
– Sezioni della Liguria: IMPERIA – SAVONA- GENOVA – LA SPEZIA.
– Sezione della Valle d’Aosta: AOSTA.
– Sezioni del Piemonte: CUNEO – MONDOVI’ – CEVA – SALUZZO – VAL SUSA – PINEROLO – TORINO –
DOMODOSSOLA – OMEGNA – INTRA – ACQUI TERME – ALESSANDRIA – CASALE MONFERRATO –
IVREA – ASTI – VALSESIANA -BIELLA – VERCELLI – NOVARA.
6° SETTORE: Presumibile inizio sfilamento ore: 17
– Protezione Civile 2° Rgpt.
– Sezioni della Lombardia: TIRANO – SONDRIO -COLICO – LUINO – VARESE -COMO – LECCO – MONZA –
MILANO – PAVIA -CREMONA -BERGAMO -BRESCIA – VALLECAMONICA – SALO’.
– Sezioni dell’Emilia Romagna: BOLOGNESE ROMAGNOLA – MODENA -REGGIO EMILIA – PARMA –
7° SETTORE: Presumibile inizio sfilamento ore: 19,30
– Sezione PIACENZA.
– Gonfalone Comune di Pordenone con striscione ARRIVEDERCI A PORDENONE
– Gruppo di 141 Bandiere a ricordo dei 141 anni del Corpo degli alpini.
– Rappresentanza del Servizio d’Ordine Nazionale.
N.B. : I riferimenti orari sono puramente indicativi e potranno subire variazioni in più o in meno anche in misura
significativa.

La presentazione. Si chiude oggi, con l’evento clou della sfilata degli alpini, l’86esima adunata delle penne nere a Piacenza. PiacenzaSera.it seguirà la manifestazione in diretta web.
Saranno gli Alpini in servizio presenti in città ad aprire la grande sfilata dietro alla Bandiera di Guerra e ad un reparto di formazione del 1° reggimento di artiglieria da montagna. Molti di loro, al termine dello sfilamento ripercorreranno a ritroso il lungo serpentone, forse anche più di una volta, per sfilare nuovamente con qualche Gruppo dell’Associazione Nazionale Alpini in cui si riconoscono, con cui collaborano o in cui semplicemente ci gli amici conosciuti negli anni passati in caserma.

Sfilerà “con i suoi ragazzi” il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale Claudio Graziano, sfilerà il Comandante delle Truppe Alpine, Generale Alberto Primicerj, sfileranno tutti. 
E’ la natura Alpina; durante il servizio si condivide tutto, i momenti belli come quelli brutti, ci si sorregge a vicenda e si divide il peso dello zaino quando la fatica ti fa piegare le ginocchia; un legame forte e sincero, che poi, finito il servizio, si assotiglia naturalmente un po’, senza però scomparire e basta davvero poco per sentirlo di nuovo forte; come più volte ribadito in questi giorni, chi è stato Alpino lo rimane tutta la vita e allora… impossibile rimanere immobili in tribuna guardandoli semplicemente “i veci” sfilare.

I dettagli. Alla parata, che di solito dura tutta la giornata, possono partecipare soltanto gli alpini, suddivisi in sezioni di appartenenza (le prime a sfilare sono le sezioni estere, l’ultima sezione è quella della città ospitante), accompagnato da numerose fanfare. L’ammassamento degli alpini è previsto verso le 8 e 30 in corso Europa, la resa degli onori si terrà presso la tribuna a piazzale Libertà. La sfilata proseguirà lungo lo stradone Farnese, Corso Vittorio Emanuele, Piazzale Genova, via Genova, Piazzale Medaglie d’Oro.

 
Le uniche altre persone ammesse alla sfilata sono le autorità politiche locali e nazionali che prendono parte alla manifestazione (ministri, sindaco, presidente della provincia e Regione). Il pubblico è posto ai lati della strada. Tra gli ospiti attesi, il ministro della Difesa Mario Mauro.

Il saluto del ministro della Difesa Mario Mauro. 

Alpini d’Italia,

 
in occasione della vostra 86ª Adunata Nazionale desidero porgere a voi tutti il saluto caloroso del Governo,  delle Forze Armate e mio personale.
 
Per l’ospitalità con la quale ha accolto oggi le Penne Nere provenienti da ogni parte d’Italia, d’Europa e del Mondo, rivolgo un’espressione di sentita gratitudine all’Amministrazione comunale di Piacenza, prima tra le città italiane a votare, il 10 maggio 1848, la sua annessione al Piemonte, meritando da re Carlo Alberto di Savoia l’appellativo di ‘primogenita’.
 
Desidero, inoltre, esprimere il mio più vivo apprezzamento all’Associazione Nazionale Alpini, al suo Presidente, Corrado Perona, a tutti i Soci, e a quanti hanno a cuore le Penne Nere, per l’impegno profuso nell’organizzare la manifestazione odierna, divenuta ormai tradizione tra le più belle e sentite del nostro Paese.
 
È, quello odierno, un evento unico, che rafforza i vincoli fra le Forze Armate e gli Italiani, ravvivando sentimenti condivisi quali l’amor di Patria e il senso del dovere. Onestà e solidarietà, scelte come parole simbolo di questa Adunata, sono valori che gli Alpini contribuiscono a mantenere vivi nella coscienza collettiva nazionale, anche attraverso il ricordo dei tanti Caduti, di ieri e di oggi, al cui sacrificio rendiamo doveroso omaggio.
 
Un esempio, il loro, fatto di dedizione assoluta e di fedeltà alle Istituzioni, patrimonio irrinunciabile di questi Soldati tanto amati nei quali gli Italiani profondamente si riconoscono. Protagonisti di pagine di straordinario valore nella storia nazionale – dall’Ortigara nella Grande Guerra, alle steppe del Don nel secondo conflitto mondiale, fino alle odierne basi avanzate nell’Ovest dell’Afghanistan – le Penne Nere hanno onorato il nome dell’Italia e, spesso, suscitato l’ammirazione del nemico.
 
Ovunque chiamati, i nostri Alpini hanno risposto all’appello senza riserve e con riconosciuta efficienza, in Patria e nelle missioni per la pace, per il mantenimento della sicurezza e della stabilità internazionale.
 
Un impegno che li vede, oggi, protagonisti anche nelle attività di soccorso alle popolazioni e di tutela ambientale svolte dalla Protezione Civile dell’ANA e, in varie forme, dai numerosi volontari dell’Associazione.
 
Cari alpini, a voi tutti giunga l’affetto degli Italiani e l’augurio di un pieno successo della manifestazione.

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