La Cittadella del lavoro si presenta: “Giovani protagonisti” foto

Un polo di aggregazione a trecentossessanta gradi, come si evince dalle parole dell’assessore Beltrani. "E’ un’opera aperta, uno spazio da costruire. Il nostro progetto di massima comprende l’utilizzo degli spazi, a disposizione dei giovani attraverso l’aggregazione, al fine di permettere relazioni e scambi"

Un’opera aperta. La Cittadella del lavoro e della creatività di Piacenza (Spazio 2, via XXIV Maggio 51/53) è stata così ribattezzata alla sua presentazione, un incontro informale e di scambio di idee tra i ragazzi interessati, le associazioni e i rappresentanti delle istituzioni: Paola Beltrani, assessore alle Politiche giovanili, il dirigente di settore Giuseppe Magistrali, gli assessori allo Sviluppo Economico e alla Partecipazione e al Lavoro, Francesco Timpano e Luigi Rabuffi, e assessori degli altri comuni coinvolti (Rottofreno, Gossolengo, Pontenure). Nelle intenzioni dell’amministrazione piacentina, Spazio 2 dovrà rappresentare un incubatore di impresa giovanile e per attività di co-working (condivisione di locali e servizi), ma anche la casa dei temi legati all’associazionismo.

Un polo di aggregazione a trecentossessanta gradi, come si evince dalle parole dell’assessore Beltrani. «E’ un’opera aperta, uno spazio da costruire. Il nostro progetto di massima comprende l’utilizzo degli spazi, a disposizione dei giovani attraverso l’aggregazione, al fine di permettere relazioni e scambi. La nostra volontà è di fare dei giovani dei protagonisti attraverso lo sviluppo di nuove idee. Dipenderà dalle loro capacità creative e imprenditoriali. Ora lo spazio è aperto, lo si riempia di contenuti».

Un’iniziativa che comprende la collaborazione di altri comuni, al momento Gossolengo, Pontenure e Rottofreno. Per la gestione di Spazio 2, ha ricordato Beltrani, sarà istituito un bando per la concessione amministrativa, con linee raccordate tra le varie amministrazioni interessate e che saranno stabilite in base agli stimoli provenienti dai ragazzi stessi. Spazio 2 vede già la presenza delle associazioni. Rabuffi ricorda che a Piacenza ve ne sono «più di 300».  «Pensiamo – dice – che l’associazionismo, già presente in questii edifici da anni, possa garantire un proficuo scambio anche generazionale».

La Cittadella, per la giunta, può diventare un fattore fondamentale per porre Piacenza tra le capofila dell’innovazione. «E’ un lavoro strategico e di lungo periodo. – spiega Timpano – la regione sta programmando i fondi strutturali per il 2014-2020 e per la prima volta alle filiere tradizionali è stata aggiunta quella dell’industria culturale creativa. Piacenza vuole anticipare i tempi in questa filiera e forse lo sta già facendo. Sarà un terreno fondamentale per il futuro». Anche nell’ottica, è spiegato, della possibilità di partecipare ai bandi di finanziamento locali, regionali, nazionali ed europei.

Filippo Lezoli

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