Festival Beat a Salso, da stasera approda nell’area live foto

Il Festival Beat, nella serata di oggi (venerdì 28 giugno), si sposta nell'area live di Ponte Ghiara. Dopo le feste di ieri al Devil's Den ed al Cantuccio nel pomeriggio 

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Il Festival Beat, nella serata di oggi (venerdì 28 giugno), si sposta nell’area live di Ponte Ghiara. Dopo le feste di ieri al Devil’s Den ed al Cantuccio nel pomeriggio appuntamento letterario, alle ore 18, alla pasticceria Desireè di Largo Roma con la presentazione del libro “Talkin’about Festival Beat”: Luca Frazzi intervista e rivive con i suoi ospiti le edizioni passate del Festival Beat riprendendo i contenuti del Libro “18 anni di Festival Beat” edizioni Tsunami. Rock’n’roll spritz party, alle ore 18.30, al Fontana Cafè di Piazza Del Popolo con la Festival Beat Dj’s Crew. Ancora un appuntamento in città alle ore 19: al Devil’s Den Pub di viale Patrioti si esibiranno i Senzabenza.

Alle ore 20 apriranno le porte dell’area live di Ponte Ghiara (ingresso 15 euro) dove, ANCHE IN CASO DI PIOGGIA (L’AREA è ATTREZZATA CON PALCO COPERTO E TENSO-STRUTTURE), suoneranno i Cyborgs (ore 21.30), i messicani Los Infieno (ore 22), le tedesche Mentalettes (ore 23), e, a mezzanotte, il cantante inglese ARTHUR BROWN. Al termine delle esibizioni allnighter party con la Festival Beat Dj Crew. Nell’area, come da tradizione, verrà allestito l’expo del vintage.

LE SCHEDE DEI GRUPPI

ARTHUR BROWN (UK)
Avete capito bene: lui, quello di Fire. Un nome che ha fatto la storia del rock calcherà il palcoscenico del Festival Beat per rinverdire i fasti del suono più teatrale degli anni sessanta. Col suo elmo in fiamme, lo sguardo infernale e tutto l’armamentario che l’ha reso celebre, il nostro capitano di lungo corso (uno che la golden age del rock l’ha attraversata tutta, e da protagonista) dimostrerà che l’età non conta, quando dentro arde ancora il sacro fuoco del rock’n’roll. Fire, 45 anni dopo, saprà ancora incendiare il pubblico del Festival, pronto a spellarsi le mani per quel pezzo da novanta che di nome fa Arthur e di cognome Brown.

CYBORGS (ITA)
Una realtà italiana in forte ascesa, i misteriosi Cyborgs. Due soli elementi mascherati (e appassionati di fantascienza) che però fanno casino per dieci. Dopo aver battuto i palchi di mezza Europa col loro blues-punk minimale, dopo aver aperto per mostri sacri come Jeff Beck, John Mayall e Johnny Winter, i Cyborgs approdano al Festival Beat per far capire a tutti che un certo suono sta alla base di tutto ciò che di duro, grezzo e roots è venuto dopo. Il loro è l’ABC del blues in salsa moderna, un suono cinico e cattivo: siete avvisati.

LOS INFIERNO (MEX)
Dopo i Los Explosivos due anni fa, in arrivo un altro siluro dal Messico e dalla sua caliente scena garage. I Los Infierno (un nome che è tutto un programma) vivono il punk dei sixties con passione latina e la competenza di chi non si limita ad amare un suono, ma ne ha fatto una missione. Cose già sentite? E allora? La loro Cavernicola, al giusto volume, spazzerà via ogni dubbio: (garage) punk’s not dead!

MENTALETTES (GER)
Tre ragazze e quattro ragazzi, tre voci genuinamente sixties e una backing-band coi fiocchi. Shakerate Pipettes, Kinks e il meglio del beat moderno e otterrete il suono freschissimo delle Mentalettes. La band “planetaria” (in formazione cileni, spagnoli, americani, tedeschi e svedesi), di stanza a Berlino, rinnova la tradizione dei gruppi che negli anni d’oro del beat facevano ballare anche le sedie. Preparatevi a fare altrettanto.

IL PROGRAMMA DI DOMANI SABATO 29 GIUGNO
La giornata di domani, sabato 29 giugno, si aprirà alle ore ore 12 con il Beat Cafè with Monogawa Dj al Mad Cafè di viale Romagnosi 5. Alle 14.30 party in piscina con la Festival Beat Dj Crew (IN CASO DI MALTEMPO LA FESTA SI TERRA’ UGUALMENTE: IL PERGOLATO DELLA PISCINA SI TRASFORMERA’ IN PISTA DA BALLO). Alle ore 18, al caffè Desireè di Largo Roma aperitivo e presentazione del documentario “Che il mio grido giunga a te. Le sonorità beat ed il diffondersi delle messe beat nei mid 60’s italiani” alla presenza del regista Paolo Fazzini e lo scrittore Tiziano Tarli (proiezione nella sala conferenze dell’Hotel Regina). Alle ore 18.30, al Fontana Cafè di piazza del Popolo “Rock’n’Roll Spritz” con la Festival Beat Dj’s Crew. Alle ore 19, invece, al Devil’s Den Pub di viale Patrioti si esibiranno i piacentini Tough.

Nell’area live di Ponte Ghiara (ingresso 20 euro) saliranno sul palco gli Head and the Hares (ore 21.30), Jim Jones Revue (ore 22.15) e, a mezzanotte, i Fuzztones insieme a James Lowe degli Electric Prunes. Al termine delle esibizioni allnighter party con la Festival Beat Dj Crew. Nell’area, come da tradizione, verrà allestito l’expo del vintage.

LE SCHEDE DEI GRUPPI
JIM JONES REVUE (UK)
Il più esplosivo rock’n’roll act del momento: ladies and gentlemen, da Londra, Jim Jones e la sua rodata macchina da guerra! Pensate che il rock’n’roll dopo 60 anni non abbia più niente da dire? Bene, vi sbagliate. La pensate così perché non avete mai visto Jim Jones dal vivo. Mettete insieme MC5, New York Dolls, Heartbreakers, Cramps e ancora MC5, alzate i volumi, lasciatevi trasportare dal torrente di energia che esce dalle casse e partecipate a quel rito collettivo che, da Elvis in poi, eccita una generazione dopo l’altra senza perdere un colpo. Esagero? Uscite indenni da un concerto della Jim Jones Revue, se ci riuscite, e ne riparliamo.

FUZZTONES featuring JAMES LOWE from ELECTRIC PRUNES (USA)
Loro. Gli unici, veri, incontrastati, inarrivabili Cavalieri del Fuzz, da 30 anni depositari del verbo. Ci sono volute 21 edizioni ma alla fine mister Rudi Protrudi paga dazio al prestigio del Festival Beat e ci onora della sua presenza: finalmente. Sul palco di Salsomaggiore Rudi e i suoi Fuzztones infiammeranno la serata con i classici ultragarage che tutti amiamo. Con loro, nella sua unica apparizione europea, nientemeno che James Lowe, voce storica degli Electric Prunes, icona del garage psichedelico anni sessanta. Le note di Ward 81 e Bad News Travel Fast si alterneranno a quelle di I Had Too Much To Dream (Last Night) e Get Me To The World On Time in uno show unico nel suo genere. Imperdibile, superfluo ricordarlo.

HEAD AND THE HARES (ITA)
Si sono riformati da poco e l’evento andava festeggiato degnamente. Una leggenda del garage anni novanta (romani, ma conosciuti in tutto il mondo) come gli Head And The Hares non potevano che tornare al Festival Beat, a 15 anni dalla loro ultima apparizione, per proporre alle vecchie e nuove generazioni di sixties-maniacs la loro miscela perfetta di garage, folk-rock e psichedelia. Roba per palati fini.

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