Patto sindaci energia, il confronto si allarga alle categorie foto

L’assessore Barbieri: “Senza una visione strategica e condivisa dal territorio non si può costruire una politica energetica seria”

Si apre una nuova fase per i Comuni piacentini che hanno presentato in forma associata la manifestazione di interesse rivolta ad enti pubblici per sostenere l’adesione al Patto dei sindaci e la redazione del Piano di azione per l’energia sostenibile. L’intesa, lo si ricorda, è finalizzata a ridurre entro il 2020 del 20% le emissioni di Co2, ad aumentare del 20% l’efficienza energetica e ad incrementare del 20% l’uso di fonti energetiche rinnovabili. Gli enti coinvolti stanno infatti aderendo ufficialmente al Patto dei sindaci, attraverso una delibera di Consiglio comunale, per poi realizzare il Paes.

“La Provincia – ha spiegato l’assessore provinciale alle Politiche ambientali e al Governo degli interventi in materia energetica Patrizia Barbieri – sta conducendo un’azione di coordinamento dei Comuni al fine di illustrare tutte le opportunità offerte dall’adesione al Patto, strumento che non offre solo risposte in termini ambientali ma anche in termini di sviluppo economico. Se non c’è la condivisione da parte del territorio su temi, come appunto la sostenibilità ambientale e lo sviluppo economico, non si potrà arrivare ad una politica energetica efficace. Una visione di insieme e una pianificazione su area vasta sono l’unica via possibile per ottenere un risultato ambientale e economico. Per questo motivo il prossimo 23 luglio la Provincia promuoverà un incontro operativo aperto alle categorie economiche, alle istituzioni e ai soggetti portatori di interesse al fine di costruire un progetto realmente condiviso in materia di sviluppo economico e tutela ambientale. L’incontro sarà preceduto da una riunione intermedia aperta anche ai tecnici dei Comuni”.

“Ad oggi – ha spiegato Alessandro Rossi dell’Anci regionale, che ha illustrato ai sindaci i principali meccanismi e strumenti finanziari a livello europeo a sostegno delle azioni che potranno essere incluse nel Piano di Azione – in regione sono complessivamente 30 i Comuni che hanno approvato il Paes: l’obiettivo è arrivare al 2014 con il 100% delle adesioni da parte dei Comuni”.

Ad avere iniziato il percorso sono state fino ad oggi: l’Unione dei Comuni della bassa Valtrebbia e Valluretta (Agazzano, Calendasco, Gossolengo, Gragnano e Rivergaro), l’Unione Valnure-Valchero (Carpaneto, Podenzano, San Giorgio, Vigolzone), la Comunità montana dell’Appennino piacentino (Bobbio, Cerignale, Coli, Cortebrugnatella, Ottone, Piozzano, Travo e Zerba) e, infine, la Comunitá montana del Nure e dell’Arda (Bettola, Farini, Ferriere, Gropparello, Lugagnano, Morfasso e Vernasca). Ai 23 Comuni si aggiungono, per il territorio piacentino, Piacenza, Caorso, Monticelli, Castelvetro e Ottone che hanno aderito singolarmente all’iniziativa.
La Regione Emilia Romagna ha annunciato la volontà di riaprire un bando per consentire ai singoli Comuni che ancora non hanno aderito all’iniziativa di ottenere contributi per la redazione del Paes. “Ma L’invito – ha concluso Rossi – è quello a costruire strategie e progetti su area vasta al fine di ottenere risultati concreti”.

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