Piacenza piange Ferdinando Arisi, giovedì i funerali foto

Piacenza piange Ferdinando Arisi, storico d’arte e scrittore, scomparso a quasi 93 anni per un improvviso aggravarsi delle sue condizioni di salute. I funerali si terranno con ogni probabilità giovedì nella chiesa di San Giovanni in Canale

Piacenza piange Ferdinando Arisi, storico d’arte e scrittore, scomparso a quasi 93 anni per un improvviso aggravarsi delle sue condizioni di salute. I funerali si terranno con ogni probabilità giovedì nella chiesa di San Giovanni in Canale. 

La redazione porge le condoglianze alla collega Laura Bricchi, per la scomparsa del caro nonno


CHI ERA
– Ferdinando Arisi era nato a San Polo di Podenzano nel 1920. Storico e critico d’arte è stato docente in Storia dell’Arte Medievale e Moderna presso la Facoltà di Magistero dell’Università Cattolica di Milano (sede di Brescia). Dal 1950 al 1983 ha diretto il Museo Civico di Piacenza; dal 1968 al 1993 ha diretto la Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi di Piacenza. Oltre ai cataloghi di questi due musei piacentini, sono da ricordare, tra la sua vastissima bibliografia, le monografie dedicate a Gian Paolo Panini, Felice Boselli, alla chiesa di Santa Maria di Campagna, a Francesco Ghittoni, alla Galleria Alberoni di Piacenza, alla “Natura morta tra Milano e Parma in età barocca (Felice Boselli, rettifiche e aggiunte)”. E ancora, le monografie dei pittori Luciano Ricchetti, Stefano Bruzzi, Lorenzo Toncini, Crivellone e Crivellino, Luigi Arrigoni, Osvaldo Bot, Giancarlo Braghieri, Siro Penagini. Ha collaborato con il “Dizionario biografico degli Italiani” (Edizioni Treccani); ha fatto parte della redazione della “Storia di Piacenza” per la quale ha compilato i capitoli della “Pittura” nei volumi dal Cinquecento al Novecento. Dal 1981 ha diretto la “Strenna Piacentina” dell’Associazione Amici dell’Arte di Piacenza, sulla quale ha pubblicato molti studi.

IL CORDOGLIO DELLE ISTITUZIONI – Il presidente della Provincia Massimo Trespidi e il vicepresidente e assessore alla Cultura Maurizio Parma – a nome dell’intera Amministrazione provinciale, della Giunta e del Consiglio – esprimono profondo cordoglio per la scomparsa di Ferdinando Arisi. “La nostra città e la nostra provincia – ricordano Trespidi e Parma –  perdono un vero punto di riferimento all’interno del panorama culturale locale oltre che una persona di altissimo valore, che ha saputo scrivere e trasmettere tanto alle nuove generazioni quanto all’intera comunità importantissime pagine di storia dell’arte”.

Particolarmente colpito per la scomparsa del professor Ferdinando Arisi, il sindaco Paolo Dosi: “E’ stato uno dei più grandi studiosi dell’arte piacentina – commenta il primo cittadino – di lui ricordo l’impegno e la preparazione, sia per quanto riguarda la catalogazione delle opere di Palazzo Farnese, di cui scrisse il primo catalogo nel 1960, ma anche per l’attenzione che ha sempre avuto verso la Galleria d’arte moderna Ricci Oddi, che ha retto per lunghi anni con competenza e dedizione. Arisi rimarrà nel cuore dei piacentini e nella storia della città. Uomo colto ma disponibile con tutti, ha saputo farsi voler bene e superare i momenti difficili. Anche a nome del Consiglio comunale esprimo tutto il mio cordoglio”. Prosegue Tiziana Albasi, assessore alla Cultura: “Con il suo prezioso lavoro critico e la sua competenza, il professor Arisi ha contribuito ad arricchire la cultura e l’arte piacentina. Il catalogo della Ricci Oddi è un esempio di partnership pubblico-privato realizzato in anni lontani, grazie anche alla sensibilità dell’Rdb. Non solo, la sua preparazione racchiude gran parte dell’arte del Novecento, di cui Arisi è stato interprete e protagonista”.

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