Fasce deboli, Pollastri: “Evitare che siano escluse dal mercato del lavoro”

Il tema delle gravi conseguenze che, dal punto di vista occupazionale, la crisi economica internazionale ha prodotto soprattutto per i soggetti più esposti al rischio della disoccupazione aveva indotto Andrea Pollastri (PdL) a presentare un’interrogazione a cui ha risposto l’Assessore al Lavoro Patrizio Bianchi

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Il tema delle gravi conseguenze che, dal punto di vista occupazionale, il protrarsi della  crisi economica internazionale  ha prodotto soprattutto per i soggetti più esposti al rischio della disoccupazione e della precarietà come i giovani senza titoli di studio o particolari esperienze lavorative, gli over cinquantenni, le donne (soprattutto se monogenitrici), i soggetti in  condizioni di disagio, è molto sentito e aveva indotto Andrea Pollastri (PdL) a presentare un’interrogazione a cui ha risposto l’Assessore al Lavoro Patrizio Bianchi.

“La nostra Regione, negli ultimi anni, – ha detto l’esponente di Giunta – di concerto con tutti i principali attori economici, sociali  ed istituzionali è stata impegnata nella promozione di piani, politiche  ed interventi atti a fronteggiare gli effetti della crisi economica. Tra quest’ultimi un posto di rilievo è occupato dal piano giovani: un intervento straordinario a favore dell’occupazione giovanile, elaborato a partire dal’assunto che le criticità e le difficoltà che incontrano i giovani ad entrare in modo qualificato nel mercato del lavoro richiedono un intervento straordinario. Il piano ha previsto misure di incentivazione rivolte alle imprese per l’assunzione a tempo indeterminato e /o la trasformazione di altre forme contrattuali di giovani, con una diversa modulazione dell’incentivo a seconda del genere, dell’età e delle caratteristiche dei beneficiari. Ad oggi con questo intervento è stato possibile incentivare 1.725 assunzioni, o trasformazioni contrattuali.”

“La nostra Regione, inoltre, – ha proseguito – ha molto investito nell’innalzamento delle competenze dei giovani in linea con le indicazioni della Commissione europea, ha promosso lo sviluppo e la qualificazione dell’ infrastruttura formativa costruendo un sistema educativo che guarda al mercato del lavoro, strutturato, stabile e riconoscibile. Un sistema regionale di educazione e ricerca, articolato nell’istruzione e formazione professionale, nella rete politecnica, nelle opportunità di alta formazione, nel trasferimento tecnologico e creazione d’impresa”.

“Oltre alle iniziative fin qui descritte la Regione ha sostenuto l’attuazione del programma finanziato dal  Ministero del lavoro denominato “Welfare to work”. In particolare l’intervento ha previsto tre linee di azione:
1) erogazione di incentivi alle aziende per l’assunzione a tempo indeterminato delle seguenti tipologie di lavoratori/lavoratrici in condizione di svantaggio sul mercato del lavoro:
– disoccupati svantaggiati ovvero persone con gravi problemi sociali o sanitari certificati dalle competenti strutture pubbliche (es. dipendenza da alcolismo o tossicodipendenza, ex detenuti, area penale esterna, ecc.);
– mono genitori disoccupati ovvero persone che vivono sole con uno o più figli minori a carico.

2)    erogazione, su richiesta, di azioni formative personalizzate ai lavoratori/lavoratrici — oggetto dell’assunzione o della promessa di assunzione da parte dell’azienda;

3)    erogazione di azioni formative finalizzate all’auto impiego per i soggetti che intendano avviare un’impresa o un’attività autonoma e abbiano presentato apposita domanda accolta dalla Provincia di riferimento.

La Regione infine intende promuovere una sperimentazione condivisa e concertata con le Parti sociali della c.d. “staffetta generazionale” che consente l’inserimento occupazionale di giovani fino ai trent’anni d’età, con un contratto di lavoro stabile (tempo indeterminato o apprendistato) mediante il finanziamento, con fondi ministeriali,  della contribuzione volontaria da parte di lavoratori maturi vicini alla pensione che accettino di ridurre il proprio tempo di lavoro, passando ad un contratto di lavoro parttime. Per quanto attiene infine le assunzioni di lavoratori “over 50” sono previste delle agevolazioni contributive analoghe a quelle previste per le assunzioni a tempo determinato o indeterminato di lavoratori in mobilità. Ulteriori agevolazioni contributive sono previste per l’assunzione di donne prive di lavoro.”

“Sono tutti interventi utili – ha commentato Pollastri – ma non bisogna abbassare al guardia perché se le condizioni economiche non miglioreranno a breve le fasce più esposte rischieranno ancor più l’esclusione dal mercato del lavoro.”

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