Legambiente: “Il Brugneto rilasci altra acqua per il Trebbia”

Dopo la richiesta del Consorzio di Bonifica. "A fronte di un invaso oggi totalmente pieno non puó esistere alcuna giustificazione plausibile del concessionario a trattenere l’acqua". Ma per l’associazione servono anche opere infrastrutturalie il rispetto del deflusso minimo vitale

“La diga del Brugneto rilasci altra acqua a favore del territorio piacentino”. Anche Legambiente Piacenza, No Tube e Fipsas si schierano a fianco della richiesta fatta nei giorni scorsi dal consorzio di Bonifica e dai presidenti dei rivi alla Cabina di Regia per un ulteriore rilascio straordinario dell’acqua del Brugneto da parte di Mediterranea delle Acque. Il tutto considerando il bollettino meteorologico che non prevede precipitazioni per tutto il mese di agosto, ma soprattutto sulla base della disponibilità di un volume rilevante presso la stesa diga che ammonta a circa 19 milioni di metri cubi d’acqua

“A fronte di un invaso oggi totalmente pieno – spiegano le associazioni – non puó esistere alcuna giustificazione plausibile del concessionario a trattenere l’acqua e a non effettuare un ulteriore rilascio a favore del territorio piacentino, del Trebbia e dei bisogni irrigui”. “Il Tema centrale da porre ora e per il futuro – proseguono – è quello dell utilizzo dell’Acqua del Brugneto per i bisogni collettivi dei versanti Piacentino e Genovese, e non certo, come avviene oggi, quello del guadagno dei soci di Mediterranea Acque  ed Iren, unico motivo per il quale la diga è piena oggi e lo è stata lo scorso anno, nonostante la grave crisi idrica. Tutta l’ acqua che non è necessaria agli usi acquedottistici di Genova, deve tornare al versante piacentino e su questo tutti devono unire le forze”.

“L’ accordo siglato dalle due regioni il 12 luglio per il rilascio emergenziale di 1,5 milioni di metri cubi è stato certamente un segnale positivo di una volontà di modificare le cose, ma occorre andare ben oltre, non accontentarsi della quantità concordata, ma rinegoziare radicalmente il disciplinare, proprio alla luce della scadenza del 2014 di derivazione idroelettrica e partire con un serio progetto di Contratto di Fiume”.

“Vogliamo peró chiarire – specificano – che al di la della questione Brugneto, che non puo essere certo la panacea di ogni problema di bilancio idrico del Trebbia, restano aperti anche per questa stagione irrigua i temi del rispetto del Dmv e di tutte le opere infrastrutturali necessarie per risparmiare e accumulare acqua per le necessita del fiume e dall’agricoltura, gli stessi dello scorso anno. Ci chiediamo in primis se la Regione, Stb, Arpa e Forestale stiano effettuando i dovuti controlli sul rispetto del rilascio del minimo Deflusso vitale, come previsto dalla delibera regionale che ha istituito la Cabina di Regia. Se i controlli sono stati fatti, come auspichiamo, la nostra richiesta è quella di rendere pubblici i risultati delle misurazioni”.

“Inoltre vogliamo sperare che la Cabina di Regia stia ponendo mano a quel mix di misure infrastrutturali individuate dal Tavolo del Trebbia gia dal 2007 e purtroppo ancora nel nulla, senza le quali il bilancio idrico del Trebbia non sarà mai adeguato alle varie necessità: laghi di cava, laghetti consortili, revisione del sistema di distribuzione dell acqua nei rivi e nuovi sistemi di irrigazione ad alto risparmio idrico. Senza questo mix il Brugneto non sarà mai sufficiente. Lo stesso problema vale per il Nure dove il rispetto del Dmv ed il risparmio ed accumulo della risorsa Acqua, al di la delle assurde richieste di deroga dei Sindaci della Val Nure, devono andari di pari passo con una agenda ben definita che, secondo noi, dovrebbe essere trattata anch’essa dalla cabina di Regia regionale”.

“A fronte dell’evidente diminuzione dell acqua nel Nure in questi giorni – concludono – abbiamo richiesto a Stb, Regione, Arpa e Forestale di effettuare gli opportuni controlli del rispetto del Dmv, ma ad oggi non abbiamo avuto alcuna risposta. Siamo certi che anche in questo caso i controlli verranno fatti e resi pubblici, come per il Trebbia”.

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