“Trionfo di Bacco” in Val Tidone con l’Appennino Festival

Dalle danze europee popolari agli antichi canti dedicati al vino: è un programma letteralmente inebriante quello che l’Appennino Festival ha messo in calendario per giovedì 29 agosto alle 21.30 nel castello di Castelnovo Val Tidone. 

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Dalle danze europee popolari agli antichi canti dedicati al vino: è un programma letteralmente inebriante quello che l’Appennino Festival ha messo in calendario per giovedì 29 agosto alle 21.30 nel castello di Castelnovo Val Tidone.

Proprio lì infatti è prevista l’esibizione del ghirondista Paolo Simonazzi e del gruppo vocale Eudaimonia diretto da Maddalena Scagnelli, oltre che del liutista Massimo Visalli: a loro spetterà il compito di dare voce e soprattutto suono a “Il trionfo di Bacco”.

Questo è infatti il titolo della serata, che è organizzata nell’ambito del Valtidone Wine Fest e che punta a unire la valorizzazione dei vini e delle eccellenze enologiche del territorio piacentino a quelle musicali della tradizione popolare europea e non solo: ecco allora il contributo di Simonazzi, particolarmente noto anche per le sue collaborazioni con Guccini, Branduardi e Nannini, che al pubblico si presenterà con un programma legato innanzitutto ai baccanali e ai riti dedicati al vino, oltre che alle danze popolari europee. Nello specifico il ghirondista proporrà una scelta di ballate epico-narrative del Medioevo e dei canti dell’Appennino emiliano: grazie a un appassionato lavoro di ricerca condotto singolarmente e anche insieme ad altri studiosi e polistrumentisti come lui, Simonazzi attinge infatti a un ricco repertorio di danze tradizionali e canti, alcuni dei quali caratteristici delle valli comprese fra il territorio parmense e quello piacentino mentre altri meno stanziali e riscontrabili anche nei repertori del Nord Italia e persino del Nord Europa. Il tutto ovviamente sarà eseguito con uno degli strumenti più antichi che da sempre si legano all’immaginario collettivo del viandante: la ghironda.

Del resto Simonazzi, oltre ad essere uno dei costruttori di tamburi di vario genere più prestigiosi in Italia, rappresenta un raro esempio di versatilità strumentale suonando, tra gli altri, organetto diatonico, ghironda, mandola, diversi tipi di zampogna e cornamusa: cultore ed esperto del folk francese, ma anche della tradizione emiliana, provenzale e piemontese, non disdegna tuttavia collaborazioni estranee al “mondo folk”. È stato il fondatore dello storico gruppo “La Piva del Carner” e in seguito del gruppo “Desperanto” con il quale tuttora si propone e ha collaborato con Francesco Guccini nell’album “L’ultima thule”, Angelo Branduardi, Gianna Nannini, la Rimini Chamber Orchestra, I Matmos e tanti altri.
Tornando invece al concerto del 29 agosto, a fare da “contraltare” all’esibizione di Simonazzi saranno anche le voci degli Eudaimonia: il gruppo, che è composto da Anna Perotti, Elisa Dal Corso e Lucia Dal Corso e che si esibirà insieme a Massimo Visalli e Maddalena Scagnelli al liuto e al violino, si è fatto conoscere in questi anni per l’impegno costante nel proporre con fedeltà e rigore filologico i repertori sacri e popolari delle Quattro Province e non solo.
 

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