Piacenza saluta Ennio Arzani, una vita spesa per la lotta all’Aids

Stamane gli amici hanno dato l’ultimo saluto ad Ennio Arzani, regista, scrittore e poeta. Arzani aveva 49 anni da una 30na era affetto da Aids: proprio questa malattia è stata al centro della sua attività artistica tesa a sensibilizzare la società sulla malattia.

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Stamane gli amici hanno dato l’ultimo saluto ad Ennio Arzani, regista, scrittore e poeta. Arzani aveva 49 anni da una 30na era affetto da Aids: proprio questa malattia è stata al centro della sua attività artistica tesa a sensibilizzare la società sulla malattia.

L’opera più nota è “Vita, Morte, Amore. I pensieri trasformati in parole di una persona sieropositiva” dalla quale è stato tratto lo spettacolo teatrale “Una Tundra di anime” messo in scena dall’associazione teatrale Crisalidi. Ha lavorato per anni a fianco degli operatori della Lila, lega italiana lotta Aids.

L’INTERVENTO DELL’AUSL SULLA MALATTIA:

Il tempo e i successi della terapia hanno spento i riflettori sull’Aids, su quella che per anni è stata la malattia col più alto successo mediatico del XX secolo. Il calo di interesse da parte dei media ha portato all’errata convinzione che il problema si sia estinto e che l’infezione da Hiv sia pressoché scomparsa. “Ma non è così: a Piacenza nel 2011 sono state registrate 27 nuove infezioni, in aumento rispetto all’anno precedente. È fondamentale non abbassare la guardia, perché coloro che scoprono oggi di essere sieropositivi sono persone che arrivano a una diagnosi tardiva perché non si ritenevano per nulla a rischio”.

Rispetto al passato il ritratto dei pazienti affetti da Hiv è mutato: un tempo appannaggio del giovane maschio tossicodipendente, ora l’infezione colpisce eterosessuali di età più avanzata e non risparmia le donne.

Ora l’infezione – se identificata per tempo – è stata trasformata dalle potenti ed efficaci terapie disponibili in una malattia cronica, di lunga durata.

A Piacenza, dove sono seguiti circa 600 pazienti di cui 420 in trattamento cronico, si registra, di anno in anno, un incremento delle nuove infezioni: nel 2012 se ne sono identificate 27, in leggero incremento rispetto all’anno precedente.

La stragrande maggioranza dei casi si è presentata con una severa compromissione del sistema immunitario. La trasmissione è risultata per quasi tutti attribuibile a contagio sessuale, prevalentemente etero (80 per cento).

Le statistiche confermano che il concetto di categorie a rischio, tradizionalmente identificate in tossicodipendenti e omosessuali, deve essere definitivamente abbandonato e sostituito da quello di comportamenti a rischio. Poiché il virus diffonde efficacemente attraverso la via sessuale, ne deriva che il problema dell’Hiv/ Aids riguarda tutta la popolazione sessualmente attiva, soprattutto ora che l’attività sessuale inizia prima e termina più tardi. La raccomandazione valida per tutti non può che essere di condurre una vita sessuale responsabile, adottando le giuste precauzioni per impedire la trasmissione.

L’esecuzione del test rappresenta l’arma principale per arginare questo fenomeno.

Guarda il nostro video informativo http://www.youtube.com/watch?v=AOCp1guQSgU

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