“Alle origini della democrazia”. Il convegno per i 70 anni dal Cln foto

Ricorre nel corrente mese di ottobre il 70° della costituzione del Comitato Nazionale di Liberazione piacentino. Il 13 ottobre 1943 infatti, nella Piacenza occupata dall’esercito hitleriano e nella quale i fascisti avevano ripreso le loro posizioni di potere

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Si è aperto con un ricordo di Mario Cravedi, lo storico presidente provinciale dell’Anpi scomparso recentemente, il convegno promosso in Provincia dall’Associazione nazionale dei Partigiani di Piacenza dedicato al 70esimo anniversario dalla nascita del Comitato di Liberazione Nazionale piacentino, “Alle origini della democrazia”. Dopo il saluto del sindaco Paolo Dosi e del presidente della Provincia Massimo Trespidi, i lavori presieduti da Agostino Covati sono entrati nel vivo con le relazioni di carattere storico-politico.

Dosi ha sottolineato come l’approfondimento storico sia una tutela essenziale per “la cultura della memoria che escluda ogni forma di negazionismo”: “Tutta la Liberazione è stata caretterizzata da un concorso di ideali diversi, caratterizzato dal confronto e dal rispetto reciproco. Ricordare questo sforzo comune è quanto mai necessario in questi tempi di fragilità culturale”. Massimo Trespidi ha ricordato la figura di Mario Cravedi e affermato la necessità di abbandonare l’indifferenza e disimpegno: “Di fronte alla situazione precaria del nostro paese sembra che i partiti non siano in grado di lavorare più insieme, per questo il modello di collaborazione del Cln deve costituire un riferimento”.

Romano Repetti ha fornito l’inquadramento storico della formazione del Cln a Piacenza, ripercorrendo le vicende e le principali figure politiche che animarono quella stagione storica cruciale per le nostre radici democratiche. 

Stefano Pareti ha rievocato la figura di Luigi Rigolli, esemplare parabola dello spirito etico della lotta di liberazione. Rigolli, socialista, antifascista attivo sin dal 1921 e membro del Cln piacentino durante la lotta di liberazione. Nel dicembre 1944 fu catturato dai fascisti e sottoposto a durissimi interrogatori, non rivelò nulla ai suoi aguzzini. Nel febbraio 1945 fu fucilato. Nel 1987 gli fu riconosciuta la medaglia d’argento al valore.

Mario Spezia, ritrae Francesco Daveri, figura carismatica dell’antifascismo cattolico piacentino, morto nel campo di concentramento di Mauthausen. Ha ricordato il rapporto stretto tra l’avvocato Daveri e il comunista Belizzi e l’importanza del contributo di daveri nella costruzione della Democrazia Cristiana. Spezia ha inoltre delineato le caratteristiche e le personalità cattoliche all’interno del Cln di Piacenza,con particolare riferimento a Molinari e Minoia.

Gianni D’Amo ha raccontato la storia di Paolo Belizzi, fondatore e componente del Cln piacentino in rappresentanza del partito comunista. Falegname antifascista della prima ora, organizzatore del primo sciopero delle bottonaie, fu anche inviato al confino. D’Amo affronta l’importanza dei rapporti personali e della stima personali al di là delle appartenenze partitiche come quella fra il comunista Belizzi, il cattolico Daveri e il sacerdote Giovanni Bruschi. Questo anche in considerazione della fragilità delle strutture dei partiti nei 20 mesi della resistenza.

La nascita del CLN piacentino – Il 26 ottobre un convegno dell’Anpi

Ricorre nel corrente mese di ottobre il 70° della costituzione del Comitato Nazionale di Liberazione piacentino. Il 13 ottobre 1943 infatti, nella Piacenza occupata dall’esercito hitleriano e nella quale i fascisti avevano ripreso le loro posizioni di potere, gli esponenti delle forze politiche antifasciste, in una riunione, in forma naturalmente clandestina, tenutasi presso lo studio dell’avvocato Francesco Daveri, nell’allora via Pavone, costituirono il CLNP quale strumento unitario per suscitare e guidare il movimento di resistenza.
Il 9 settembre, dopo che Roma era stata abbandonata dal re e dal governo Badoglio, il Comitato di Liberazione Nazionale, fra i rappresentanti di sei formazioni politiche antifasciste, si era costituito nella capitale chiamando gli italiani “alla lotta e alla resistenza“.

.A Piacenza ne furono promotori e primi componenti lo stesso avvocato Daveri per la Democrazia Cristiana, l’artigiano Paolo Belizzi per il Pci ed Emilio Canzi, libertario e anziano combattente antifascista appena tornato dal confino. Vi furono subito rappresentati anche i socialisti tramite Mario Minoia; un po’ più avanti vi entrarono gli azionisti. Nei mesi seguenti, fino alla Liberazione, si alternarono nel comitato altri esponenti delle forze politiche citate.

L’attività del CLN piacentino, essenziale per lo sviluppo del movimento di liberazione nella nostra provincia, fu contrassegnata da fasi di successo ma anche da periodi di drammatiche difficoltà. Non mancarono episodi di tensione con le stesse formazioni dei combattenti partigiani . Due dei componenti il Comitato pagarono con la vita il proprio impegno: Francesco Daveri ed il socialista Luigi Rigolli.
I vari aspetti della storia del CLNP, e le figure degli uomini di partito che ne caratterizzarono l’attività, saranno illustrati in un convegno promosso dall’Anpi provinciale, che, con diversi relatori, si terrà sabato mattina 26 ottobre nella sala consigliare della Provincia, con il programma allegato.

IL PROGRAMMA DEL CONVEGNO

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