Bosone di Higgs, Rossi “Anche il Cern meritava il Nobel”

"Al Cern - spiega il fisico piacentino - siamo molto contenti, abbiamo assistito in diretta all’annuncio da parte dell’Accademia svedese delle scienze, e nella motivazione dell’assegnazione del Nobel viene riconosciuto il nostro lavoro

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“Era un Nobel largamente atteso, la vera sorpresa sarebbe stata non veder premiata questa scoperta”. Il fisico piacentino Lucio Rossi, responsabile del progetto LHC ad Alta Luminosità al Cern di Ginevra, dove un anno fa è stato possibile verificare la teoria, avanzata quasi 50 anni fa quasi in contemporanea da Peter Higgs e Francois Englert, sull’esistenza del bosone, ribattezzato “la particella di Dio”. A questa scoperta è stato assegnato proprio oggi il premio Nobel per la fisica
 
“Al Cern siamo molto contenti, abbiamo assistito in diretta all’annuncio da parte dell’Accademia svedese delle scienze, e nella motivazione dell’assegnazione del Nobel viene riconosciuto il nostro lavoro” spiega il professor Rossi. Parole sincere, che lasciano tuttavia la porta aperta a un “ma”. “Da tempo si parlava della possibilità che la scoperta del Bosone venisse premiata con il nobel alla fisica, e io ero uno dei sostenitori della necessità di “rompere” la consuetudine dell’Accademia nel riconoscere i premi tecnici, come appunto il Nobel alla fisica, solo a persone fisiche. Accanto a Higgs e Englert, infatti, speravo che potesse essere premiato anche il Cern, riconoscendo la scoperta del bosone come un’impresa collettiva, frutto del lavoro di una comunità. Del resto, le tradizioni sono fatte per essere infrante, e invece il comitato è stato di altro avviso”. 
 
Tra i circa 10mila fisici in forze al Cern, circa mille sono italiani. Fermo restando le difficoltà che da affrontare per chi decide di dedicarsi alla ricerca, questo premio può dare nuova speranza ai futuri scienziati italiani? “Sicuramente potrà servire ad attirare l’attenzione dei nostri politici: quella realizzata qui a Ginevra è stata un’impresa, e il nostro acceleratore di particelle potrà essere utilizzato ancora per altri 30 anni. Chissà che non possa portare ad altri premi Nobel”.

Le congratulazioni del presidente della Provincia Massimo Trespidi 

“Condivido – ha sottolineato il presidente della Provincia di Piacenza Massimo Trespidi – con Lucio Rossi la gioia per l’assegnazione del premio Nobel per la Fisica 2013 alla scoperta del Bosone di Higgs, la particella grazie alla quale esiste la massa. Al piacentino Rossi vanno i complimenti per la realizzazione al Cern di Ginevra del progetto Lhc, che ha consentito al belga François Englert e al britannico Peter W. Higgs – i due vincitori del Nobel – di concretizzare la prestigiosa scoperta. Lucio Rossi è stato indicato da me personalmente all’interno del Consiglio generale della Fondazione di Piacenza e Vigevano come personalità di chiara fama. Il successo odierno conferma l’altissimo valore del ricercatore e fisico piacentino: il suo impegno rende 
orgogliosa l’intera comunità locale”.

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