Le opere inedite di Foppiani, presentato il progetto editoriale

L’intento del progetto è dunque di documentare e studiare, con il contributo di collezionisti e proprietari, il maggior numero di tavole inedite dipinte da Gustavo Foppiani, dagli inizi al ritorno dal fronte fino alla scomparsa, nel 1986

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Presso la sede della casa editrice piacentina Tip.Le.Co. ha preso il via l’ambizioso progetto editoriale “Gustavo Foppiani. Catalogo delle opere inedite”.

L’iniziativa è stata presentata dai due curatori, l’editore Leonardo Bragalini e il gallerista Enrico Mazzoni, alla presenza della figlia del pittore Paola Foppiani. Durante l’incontro sono emersi modalità e tempi di quella che si propone come l’ideale continuazione degli approfonditi studi compiuti negli anni ’80 e ’90 sull’indimenticato pittore piacentino. Dopo l’uscita del fondamentale studio del 1993 di Rossana Bossaglia edito da Galleria Braga, sono emerse sul mercato un gran numero di opere dell’artista, molte delle quali provenienti dagli Stati Uniti e dal Belgio.

“La fortuna critica e collezionistica di Gustavo Foppiani – ha spiegato Leonardo Bragalini – ha preso il via negli anni ’50 grazie all’interesse e al sostegno della importante Galleria dell’Obelisco di Roma, diretta da due figure di spicco come Gaspero Del Corso e Irene Brin. La Galleria era in quel momento all’avanguardia sia nell’accogliere i grandi nomi dell’arte del secondo Novecento che nell’individuare alcuni giovani promettenti, tra i quali Gustavo Foppiani che grazie al sodalizio con l’Obelisco vide crescere la sua fama anche oltre i confini nazionali, specialmente negli Stati Uniti con cui la Galleria romana intratteneva intensi rapporti.

“A questo proposito è interessante notare – ha proseguito Enrico Mazzoni, che ha conosciuto personalmente Gustavo Foppiani – come la produzione dell’artista degli anni ’50 sia caratterizzata da formati orizzontali, dall’altezza limitata, proprio per adeguarsi al crescente interesse del pubblico statunitense ‘alla conquista’ dell’Italia nel Dopoguerra, che doveva poter portare a casa le opere d’arte in valigia”.

L’intento del progetto è dunque di documentare e studiare, con il contributo di collezionisti e proprietari, il maggior numero di tavole inedite dipinte da Gustavo Foppiani, dagli inizi al ritorno dal fronte fino alla scomparsa, nel 1986: chi possiede una o più opere potrà mettersi in contatto con Edizioni Tip.Le.Co. o con la Galleria Mazzoni per partecipare al progetto.

In parallelo si procederà ad una ricostruzione di una vicenda critica il più possibile esaustiva, partendo proprio dal lungo sodalizio con la Galleria dell’Obelisco, su cui si focalizzeranno gli studi di Leonardo Bragalini; a Enrico Mazzoni il compito di fissare in un contributo i risvolti umani e personali di una figura così importante e incisiva per l’arte del Novecento e al tempo stesso fondamentale per la cultura piacentina.

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