Maratona di 24 ore per la Costituzione in piazza S. Francesco FOTO foto
"24 ore per la costituzione": questo il titolo della performance organizzata da un ampio cartello di associazioni piacentine, in corso oggi in piazzetta San Francesco, dalle 9 alle 24. Privati cittadini si alternano nella lettura degli articoli della Costituzione Italiana, commentandoli brevemente. L’iniziativa vuole preparare la manifestazione nazionale indetta per domani a Roma dal giurista Stefano Rodotà.
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“24 ore per la costituzione”: questo il titolo della performance organizzata da un ampio cartello di associazioni piacentine, in corso oggi in piazzetta San Francesco, dalle 9 alle 24. Privati cittadini si alternano nella lettura degli articoli della Costituzione Italiana, commentandoli brevemente. L’iniziativa vuole preparare la manifestazione nazionale indetta per domani a Roma dal giurista Stefano Rodotà.
’L’iniziativa nasce con l’obiettivo di far conoscere la nostra carta costituzionale: si parla sempre di riforme, ma nessuno l’hai mai letta – fanno notare i promotori della manifestazione -. Veniamo tacciati di conservatorismo, in realtà se si dimostra inefficace e’ colpa degli interpreti, non della costituzione stessa. Noi riteniamo che la presunta ingovernabilità del Paese dipende dai nostri politici. Uno degli attentati più grossi alla Costituzione e’ il personalismo della politica, ed e’ questo che ha causato il progressivo decadimento della politica italiana. Da decenni tutti i governi che si sono succeduti hanno voluto cambiare la carta costituzionale, creando solo dei danni, mentre continua ad essere attuale’.
Ecco l’adesione sottoscritta da Sel Piacenza e da Cgil Piacenza
Com’è scritto nell’appello del 12 ottobre “La Costituzione va difesa e applicata”, una pratica che richiede responsabilità collettive ed individuali. Siamo inoltre convinti che non sia concepibile una astratta separazione tra i “principi fondamentali” e il modello istituzionale e democratico che la Carta prefigura. Cambiamenti della seconda parte sono possibili, ma vanno esclusi stravolgimenti. In questo senso ci pare che vada la stessa elaborazione della CGIL. Soprattutto, è sbagliato pensare di alterare le procedure di revisione previste dall’art.138, svilendo il ruolo del Parlamento su questa fondamentale materia. Sono già troppe le modifiche alla Costituzione decise negli ultimi anni, che hanno prodotto alterazioni su punti fondamentali, del tutto contraddittorie con i principi ispiratori della Carta. Per tali ragioni ci riconosciamo nell’appello i cui primi firmatari sono Lorenza Carlassare, Don Luigi Ciotti, Stefano Rodotà, Gustavo Zagrebelsky, Maurizio Landini, e aderiamo alla manifestazione “Costituzione: la via maestra” che si terra’ a Roma il 12 ottobre.
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