“I cittadini non vogliono regalare 27 milioni a Iren”

Conferenza stampa del comitato Acqua Bene Comune di Piacenza. 

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“Siamo molto contrariati dall’incontro tra l’Ufficio di Presidenza del Consiglio Locale di Atersir ed i vertici di Iren” ha spiegato Paolo Lega del Comitato Acqua Bene Comune. “Solo 3 mesi fa il presidente Massimo Trespidi aveva previsto di procedere ad un’azione legale contro Iren per i mancati investimenti. Adesso, di fronte alla disponibilità di investire quattro soldi sulla nostra Provincia, l’idea é cambiata; si prospetta un accordo tra l’Ufficio di Presidenza di Atersir (quindi i nostri sindaci) e Iren”. Il Comitato ha espresso la sua contrarietà su quest’ultimo. “L’idea di Profumo é di investire 10milioni all’anno, per un totale di 30milioni nel triennio 2013-2015, tralasciando i 45 milioni (12 dei quali pregressi )  previsti dal Piano d’Ambito. In questo modo regaleremmo 27milioni ad Iren; ma non dimentichiamo che questi milioni li abbiamo già pagati in passato e li pagheremo in futuro con le nostre bollette!”.
 
“Rifiutiamo questa trattativa imbroglio – ha puntualizzato – Iren faccia questi 27milioni di investimenti con i quali, attraverso la trattativa si vuole rinunciare”. Secondo punto: “Siamo stufi di avere a che fare con un’azienda apparentemente pubblica ma privata, perché si comporta in modo privatistico, ed esigiamo che i nostri sindaci richiedano una gestione pubblica dell’acqua”. Gestione prevista dal referendum del 2011 e “possibilissima – ha aggiunto – come dimostrano tanti comuni come Napoli, Palermo, Reggio Emilia, Gorizia, Torino, Varese, Imperia, Savona”.
 
“Non viene preso in considerazione il risultato referendario – ha detto Marco Natali – E ció che é stato deciso dalla corte costituzionale che ha detto chiaramente che il referendum deve essere rispettato e deve essere immediatamente eseguibile”. Proprio per questo, sabato prossimo dalle 10 del mattino alle 17, in piazzetta San Francesco, il Comitato Acqua Bene Comune terrà un sit-in accompagnato da un digiuno; Nell’occasione verrà distribuito materiale informativo. Tutti i piacentini sono invitati a partecipare.
 
Presenti alla conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa anche Marco Zappia e Gianluca Cornelli.

IL COMUNICATO STAMPA
I cittadini non vogliono regalare 27 milioni a Iren!
La gestione pubblica ci costerà di meno.

L’utimo incontro dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio Locale di Atersir con il presidente Profumo di Iren ha conseguito dei risultati strabilianti sul fronte degli investimenti previsti dal Piano d’Ambito: dimenticati completamente i 12 milioni di euro non investiti nel 2011-2012, e concessi 30 milioni per il triennio 2013-2015 al posto dei 45 milioni previsti dal Piano d’Ambito; in tutto un regalo netto di 27 milioni ad Iren. Forse non ci si è ricordati nemmeno che tutti gli investimenti previsti dal Piano d’Ambito sono e saranno pagati integralmente dalle nostre bollette, cioè da noi cittadini, così come ogni altra attività di Iren nel Servizio Idrico integrato. Dunque l’accordo che si prospetta tra Ufficio di Presidenza di Atersir (quindi i nostri sindaci) e Iren prevede che noi cittadini regaliamo di tasca nostra con benevolenza 27 milioni ad Iren.

“E’ un accordo molto positivo” ha dichiarato Profumo, e che sia molto positivo per Iren non abbiamo alcun dubbio, ma noi non crediamo che “si siano create le condizioni per la soddisfazione di entrambe le parti”. Noi cittadini non siamo per niente soddisfatti, anzi, siamo molto arrabbiati, e chiediamo che anche i nostri sindaci che ci rappresentano lo siano. Alla prossima assemblea del Consiglio Locale di Atersir (cioè dei sindaci della provincia), l’accordo va rifiutato categoricamente, senza se e senza ma, e va preteso che Iren tenga fede agli impegni assunti con il Piano d’Ambito, peraltro approvato da tutti i sindaci.

Ci siamo definitivamente stancati di avere a che fare con una multiutility che decide sulla base del proprio interesse e sulla testa dei cittadini, che sono i suoi unici e fondamentali finanziatori; ci siamo stancati di una gestione privatistica di un bene essenziale e insostituibile per la nostra stessa esistenza, la nostra acqua! E’ veramente giunto il momento di rispettare gli esiti del referendum del 2011 ed esigiamo che anche i nostri rappresentanti, i sindaci, li rispettino: la gestione del servizio idrico deve essere pubblica, interamente pubblica, fuori dalle logiche del mercato e senza alcuna remunerazione del capitale investito.

Lo abbiamo già detto e lo ripetiamo: la gestione pubblica dell’acqua oggi è necessaria e possibile: non è vero che non ci sono i soldi, perchè i soldi ce li mettiamo noi con le nostre bollette, e i comuni, tramite Piacenza Infrastrutture, possiedono l’enorme capitale delle reti e degli impianti, che costituiscono entrambi la garanzia migliore per contrarre mutui bancari. Si vada dunque decisamente verso l’affidamento “in house” (reso nuovamente possibile in seguito al referendum del 2011) del servizio idrico ad una azienda interamente pubblica, controllata a fondo dai comuni e dai cittadini, così come hanno già fatto i comuni di Napoli e di Palermo, così come stanno già facendo i comuni di Reggio Emilia, così come hanno fatto i comuni di Imperia e di Gorizia, così come intendono fare i comuni di Vicenza, Varese, Torino, Savona ed altri ancora. Se una trattativa deve essere fatta con Iren, questa non deve certo riguardare gli investimenti già previsti dal Piano d’Ambito ed assolutamente dovuti da parte della azienda, ma piuttosto l’entità della “buona uscita” e cioè dell’indennizzo per gli investimenti già effettuati e non ancora ammortizzati: si rivedano i termini della convenzione siglata tra le parti e si rateizzi la restituzione negli anni, ricavandola dagli introiti delle bollette, esattamente come sarebbe successo se Iren avesse continuato nella gestione del servizio idrico a Piacenza.

Per testimoniare questa nostra fedeltà agli esiti del referendum e chiedere ai cittadini piacentini che lo hanno consapevolmente votato il 12 e 13 giugno del 2011 di associarsi alle nostre richieste, manifesteremo sabato 23 novembre dalle 10 alle 17 in Piazzetta S. Francesco con un digiuno simbolico e con un presidio con distribuzione di materiale informativo: tutti i piacentini sono invitati a partecipare!

Piacenza, 20/11/2013
Il Comitato “Acqua Bene Comune di Piacenza”

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