“Più equità”, appello dei sindacati verso la mobilitazione del 15 foto

Il segretario generale CGIL Emilia-Romagna Vincenzo Colla, intervenuto questa mattina alla Camera del Lavoro di Piacenza all’attivo dei delegati di fabbrica CGIL CISL UIL 

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“La vera debolezza della legge di stabilità è non aver creato equità nella distribuzione delle risorse: nasce qui lo scontro, che rischiamo di vedere qui e anche in Europa”. Così il segretario generale CGIL Emilia-Romagna Vincenzo Colla, intervenuto questa mattina alla Camera del Lavoro di Piacenza all’attivo dei delegati di fabbrica CGIL CISL UIL  in vista della mobilitazione unitaria del prossimo 15 novembre, quando è stato indetto uno sciopero generale delle ultime 4 ore del turno di lavoro. “Un punto di partenza, non di arrivo, perché la lotta sarà lunga”.  A Piacenza è previsto un presidio alle 15 nei pressi di piazza Cavalli, e a seguire, alle 16 in Sant’Ilario si terrà un incontro con l’onorevole Pd Paola De Micheli, con il sindaco Paolo Dosi e il presidente della Provincia Massimo Trespidi.

“Bisogna tassare le rendite – sostiene Colla – negli ultimi anni c’è stato un incremento degli investimenti negli immobili, mentre poco viene investito nelle imprese. Occore poi una rivalutazione delle pensioni: non è solo un fatto di giustizia sociale, ma anche di legge pensionistica. Se non offro una prospettiva a chi deve ancora andare in pensione, vuol dire che il nostro non è uno stato di diritto. Se non diamo garanzie su questo punto, i giovani possono chiedere allora di avere subito i soldi in busta paga, invece di avere accantonamenti per le pensioni”.  “Anche sugli esodati – aggiunge – manca una risposta nella Finanziaria, e anche questo è un tema che fa venire meno lo Stato di Diritto”.

“Se uno Stato non può disporre della propria pianificazione è la sconfitta della politica; troppi sono i vincoli imposti dall’Europa, anche per il patto di stabilità, in una regione come la nostra, dove invece le risorse da investire ci sarebbero”.

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